Il titolo azionario di Parmalat sta vivendo una situazione davvero particolare: l’ultimo rialzo di ieri è stato davvero prodigioso, addirittura pari a 5,46 punti percentuali, con la quotazione complessiva che si è attestata sugli 1,68 euro e i volumi in costante aumento. In pratica, oltre all’asta di volatilità, bisogna considerare il fatto che si sta parlando in maniera sempre più diffusa della possibilità del delisting, anche se l’azienda di Collecchio ha smentito in diverse occasioni, così come anche l’azionista di maggioranza, la francese Lactalis. Che cosa c’è di vero allora? Tutto sembra essere nato subito che la famiglia Benetton ha lanciato l’offerta pubblica di acquisto (opa) sul gruppo omonimo, il tutto finalizzato appunto all’uscita dal listino titoli.
Investimenti News
Dividendo Snam Rete Gas esercizio 2011 da 0,24€
Snam Rete Gas si appresta a vivere un 2012 da protagonista, con la nuova presidenza affidata a Lorenzo Bini Smaghi e un ruolo preponderante dettato dalle liberalizzazioni del governo: il 2011, invece, è già stato messo alle spalle, ma i risultati non sono stati meno lusinghieri. In particolare, i dati preliminari hanno messo di buonumore Piazza Affari, tanto che il titolo ha sfiorato i due punti percentuali di guadagno. Nel dettaglio, il dato più importante che è emerso in tal senso è l’utile netto rettificato, in calo da 1,1 miliardi a 978 milioni di euro, ma comunque maggiore rispetto a quanto preventivato da alcune società di intermediazione mobiliare e da Mediobanca.
Investimenti e valute: la volatilità ai minimi dal 2008
La misura della volatilità delle valute è scesa al suo livello più basso dall’agosto del 2008: si tratta di un segnale importante in ambito finanziario e che testimonia come l’economia globale sia in fase di miglioramento, tanto che gli investitori nutrono ora maggiore fiducia nei confronti dell’acquisto di assets, in particolare quelli che sono in fase di apprezzamento. Nel dettaglio, bisogna sottolineare come la volatilità delle opzioni a tre mesi relative alle divise ufficiali del cosiddetto “gruppo delle sette valute”, almeno secondo quanto è stato registrato dall’indice JPMorgan G7 Volatility, sia sceso al 9,79%, una percentuale che non si ricordava appunto da oltre tre anni a questa parte. Tra l’altro, questa quotazione era giunta anche molto vicina ai dieci punti percentuali (il 9,92% per la precisione).
Il governo svedese emette un bond ventennale
Lo Swedish National Debt Office ha pubblicato tutti i dettagli relativi alla sua ultima emissione di bond governativi: si tratta di titoli obbligazionari che fanno ovviamente riferimento al governo di Stoccolma e che andranno a beneficiare di una durata complessiva piuttosto lunga, vale a dire venti anni. In effetti, la stessa Svezia ha deciso di puntare su una data di maturazione ben precisa, il 1° giugno del 2023, con l’introduzione ufficiale che avverrà nel corso delle aste che sono in programma per il prossimo 12 marzo. In pratica, la procedura è stata scandita dall’iniziale acquisto di altri strumenti simili, ma a otto e dieci anni, per poi provvedere alla vendita a cui si sta facendo riferimento. In aggiunta, gli investitori coinvolti da questa quotazione avranno la possibilità di scegliere una delle combinazioni relative ai due bond appena menzionati.
Walt Disney Company emette bond a cinque e dieci anni
La Walt Disney Company ha emesso due tranche di titoli obbligazionari per un importo complessivo di 1,4 miliardi di dollari: entrando maggiormente nel dettaglio, si tratta di un miliardo di dollari per quel che concerne la porzione di bond in scadenza tra cinque anni, con tanto di ritorno economico che sarà superiore di quarantasette punti base rispetto ai medesimi titoli messi a disposizione dal Tesoro americano, mentre i restanti quattrocento milioni sono stati destinati a una scadenza superiore, vale a dire dieci anni. Tra l’altro, bisogna anche aggiungere che la quotazione a cui si sta facendo riferimento è stata sensibilmente migliorata da una guida preventiva.
Buone performance nel 2011 per il Dionysos Art Fund
Gli investimenti nell’arte sono sempre attuali e redditizi? Se si fa riferimento al Dionysos Art Fund, la risposta è senza dubbio affermativa: si tratta di uno strumento finanziario di diritto lussemburghese, le cui performance sono state tutto sommato positive nel corso dell’ultimo anno. Volendo essere più precisi, c’è da dire che l’andamento dell’esercizio 2011 è stato caratterizzato da un lieve incremento rispetto all’anno precedente, vale a dire 0,124 punti percentuali in più, come rilevato prontamente dai gestori. Il segno positivo fa intendere come l’investimento in questo fondo sia un’alternativa molto interessante per quel che concerne il vasto universo finanziario.
Ipo e social network: la quotazione di Glam Media
Come se non fossero bastati Facebook e Zynga, ora è il turno di un nuovo social network per quel che concerne le offerte pubbliche iniziali del New York Stock Exchange: si tratta di Glam Media, il quale si è specializzato nel tempo in contenuti di tipo editoriale e pubblicitario, con una data imminente in relazione a questo evento, vale a dire il prossimo mese di aprile. Altri dettagli non sono però noti, tranne alcune caratteristiche dell’ipo in questione, come ad esempio il ruolo di advisor assegnato a due banche, Morgan Stanley e Goldman Sachs, oltre alla valutazione complessiva della compagnia stessa, vale a dire un miliardo di euro. Per quale motivo si sta andando in questa direzione?
Enel precisa la sua nuova politica dei dividendi
I risultati preliminari di Enel sono ormai noti, ma è stata proprio questa comunicazione a rappresentare il momento più propizio per dettagliare la politica dei dividendi: che cosa devono attendersi nello specifico gli azionisti dell’ente energetico? Il saldo che si riferisce all’esercizio del 2011 verrà messo in pagamento tra quattro mesi, più precisamente il prossimo 21 giugno, mentre la data dello stacco della cedola è prevista tre giorni prima. Si tratta di informazioni preziose, tanto più che l’opportunità va colta al volo, se non altro perché Enel non distribuirà nessun acconto sui dividendi maturati nel corso di questo esercizio per tutta la durata del 2012. Fulvio Conti, numero uno dell’Enel, ha però lasciato aperto un altro spiraglio, vale a dire la distribuzione di un saldo nella forma di un dividendo pari al 60% dell’utile relativo alle attività ordinarie.
Anche Wells Fargo emette dei bond a tre anni
Wells Fargo & Company, tra le più famose compagnie finanziarie di tutti gli Stati Uniti, ha messo in vendita dei titoli obbligazionari a tre anni presso i mercati americani del credito: si tratta di una emissione piuttosto interessante per quel che concerne il vasto universo dei bond, tanto più che la scadenza è fissata nel breve termine e l’importo complessivo è pari a due miliardi di dollari, secondo quanto trapelato dalle indiscrezioni relative a questa trattativa ormai entrata nel vivo. C’è poi un altro elemento che vale la pena ricordare, una di quelle caratteristiche che tutti gli investitori finanziari vogliono conoscere prima di tutto: si tratta del ritorno economico o rendimento che dir si voglia, in questo caso stabilito in 1,347 punti percentuali, vale a dire cento punti base al di sopra dei medesimi titoli messi a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce.
Tutti i vantaggi e i pregi degli Etf valutari
Gli Exchange Traded Fund che sono collegati a una valuta internazionale meritano senza dubbio un buon approfondimento: in effetti, questo strumento finanziario così particolare ha beneficiato negli ultimi tempi di una “rivoluzione” improntata alla semplicità, visto che mai come ora può essere sfruttato in un modo così poco complesso. Nello specifico, non c’è bisogno di fare confusione come spesso avviene con i contratti futures, oppure aprire un conto Forex, oppure ancora acquistare la valuta che sembra godere delle migliori condizioni di salute per ottenere i principali benefici.
Bond decennali in dollari per Dolphin Energy
Dolphin Energy, società con sede ad Abu Dhabi e con un controllo azionario da parte di Occidental Petroleum Corporation e Total Sa, ha lanciato dei bond decennali per un importo complessivo di un miliardo di dollari: il rendimento in questione è stato fissato al 5,5%, mentre la domanda si è dimostrata davvero massiccia. Gli ordinativi che fanno riferimento a questo specifico strumento finanziario, infatti, sono stati sei volte superiori all’offerta (quindi, si tratta di un ammontare pari a sei miliardi di dollari), con il mercato americano che ha rappresentato il luogo ideale per il collocamento in questione. Il prezzo finale, inoltre, è stato addirittura inferiore rispetto a quanto era stato preventivato nelle trattative iniziali, vale a dire circa 5,75 punti percentuali.
X-Trade Brokers propone delle opzioni binarie Up&Down
Il nome di X-Trade Brokers non può che essere associato al trading online: in particolare, questo broker si è nel tempo specializzato in diversi segmenti, quali quello valutario, quello dei titoli azionari e delle commodity, elementi da utilizzare come sottostanti dei propri prodotti. L’ultima offerta va come di consueto nella stessa direzione e rende ancora più appetibile la gamma a disposizione per gli investitori finanziari che prediligono questi scambi. Si tratta, infatti, delle opzioni Up&Down, le quali potranno beneficiare di scadenze temporali nuove di zecca e piuttosto appetibili di questi tempi. La piattaforma in cui sono state rese disponibili queste opzioni è la xOption, con gli archi temporali di riferimento che sono variabili e vanno da un minimo di dieci a un massimo di sessanta minuti.
Brasil Telecom emette bond decennali denominati in dollari
Brasil Telecom Sa, una delle sussidiarie del gruppo brasiliano attivo nelle telecomunicazioni Oi, ha provveduto a emettere 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari decennali: la vendita in questione ha riguardato i mercati americani del credito ed è per questo motivo che l’importo totale è denominato in moneta verde. Secondo quanto annunciato dal direttore finanziario della società sudamericana, Alex Zornig, la risorse reperite all’estero dovrebbero ritornare utili per alcuni tra i più importanti scopi aziendali, in particolare l’estensione del profilo debitorio della stessa compagnia. Un numero crescente di gruppi brasiliani si sta cimentando con questi bond sin dall’inizio del 2012, alla ricerca di un rinnovato interesse da parte degli investitori nei confronti dei mercati emergenti.
Eni colloca il suo bond a tasso fisso sull’ExtraMot
La giornata odierna rappresenta un momento molto importante per l’Eni e le emissioni obbligazionarie: si tratta infatti della data che è stata scelta dall’Ente Nazionale Idrocarburi per lanciare su Borsa Italiana il proprio bond a tasso fisso. Quali sono le caratteristiche principali di questo prodotto finanziario? Anzitutto, bisogna precisare che il collocamento avverrà presso l’ExtraMot, vale a dire il sistema multilaterale di negoziazione di Piazza Affari che è stato istituito per gli strumenti di questo tipo. Inoltre, i termini di liquidazione sono previsti per il terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Dopo aver ricordato che il codice Isin di riferimento del titolo in questione è XS0741137029 e che l’emittente è ovviamente Eni spa, si possono citare gli altri elementi rilevanti per gli investitori interessati a una sottoscrizione.