La municipalità di Detroit non ha avuto alcun problema nel vendere 484 milioni di dollari del proprio debito, relativo in particolare ai servizi idrici e alle fognature, nel mercato obbligazionario locale; in realtà, però, qualche preoccupazione vi dovrebbe essere, visto che la città americana vanta qualche difficoltà fiscale non certo indifferente. In effetti, il prezzo può essere sintomatico di questa situazione, con dei rendimenti compresi tra 0,6 e 1,8 punti percentuali al di sopra del benchmark dotato di tripla A a livello di bond municipali. Nel dettaglio, una tranche di questa offerta, il cui importo è pari a 225 milioni di dollari, giungerà a maturazione nel 2041 (la scadenza è di tipo trentennale), mentre il ritorno economico è stato fissato al 5,35%.
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Le opportunità di investimento offerte da Malta
La domanda sorge spontanea: perché investire in una piccola isola come Malta? L’e dominio britannico, uno dei crocevia più importanti di tutto il Mediterraneo, affida proprio alla posizione geografica così strategica il suo successo in campo economico: il ruolo della nazione è dunque fondamentale non solo in termini commerciali, ma anche finanziari. Un primo spunto interessante può essere rappresentato da due tipi di industria, vale a dire quella manifatturiera e quella dei servizi, ben sviluppate da queste parti. I soggetti stranieri si sono interessati in numero sempre più crescente e il trend sembra destinato ad aumentare in futuro. Di certo, vi sono degli elementi a cui si può fare riferimento quando si pensa a Malta come una diversificazione ulteriore del portafoglio finanziario.
Settore assicurativo Europeo controllato da Standard & Poor’s
Mentre di solito ci si stupisce per ogni nuovo settore sotto la lente delle agenzie di rating, questa volta si tratta di una semplice conseguenza di quanto fatto fin’ora, che almeno riesce a dare una certa coerenza alle decisioni prese qualche tempo fa’.
Ricordiamo infatti che alcuni debiti sovrani dell’Eurozona (tra cui quello Italiano) sono stati declassati dalle agenzie di rating USA (e Cinesi) e questo non ha solamente conseguenze dirette sugli investitori privati ed istituzionali che seguono il mercato dei titoli del debito, ma anche indirette su tutti gli altri comparti collegati. Uno di questi è sicuramente quello assicurativo, visto che l’esposizione negli ultimi anni sul mercato del medio-lungo termine (che è quello più a rischio) è cresciuta a dismisura.
Settore Farmaceutico sotto la lente di Fitch
Arrivati a fine 2011 si aprono le scommesse. Il toto-settore per il 2012 si presenta una vera sfida sul mercato e se a Milano a preoccupare è sicuramente il settore bancario, a livello globale si aprono infinite possibilità di analisi ed occasioni.
Lasciando da parte per un momento proprio i bancari che sono più una scommessa vista la poca trasparenza nel loro operato ed il momento fortemente speculativo, la lente di Fitch passa sopra al farmaceutico non senza sorprese.
Secondo l’agenzia di rating quest’ultimo sarà il comparto che presenterà grandi difficoltà nel nuovo anno per diversi motivi, anche se l’analisi non convince fino in fondo; se da un lato è infatti innegabile che verranno a scadere brevetti dall’altro è altrettanto vero che i nuovi prodotti lanciati potranno tranquillamente ricoprire la fetta di mercato che verrà persa, nonostante lo scetticismo degli analisti ed il fatto che la ricerca abbia subito un rallentamento.
Dubai Property Fund per investire sugli Emirati Arabi
Quando si parla di Dubai e degli Emirati Arabi in generale, si pensa immediatamente ai ricchi investimenti che coinvolgono il real estate: il Dubai Property Fund è una delle soluzioni più utili in questo senso, in quanto si tratta di uno strumento finanziario che punta a una crescita del capitale compresa tra il 15 e il 20%, in base a delle valutazioni realistiche e non esagerate. Ad esempio, se si parte con un investimento iniziale di 100mila dollari, il rendimento potrà essere pari anche a 225mila dollari nel giro di quattro anni. Ma a quali proprietà immobiliari bisogna fare riferimento in questo caso?
Caterpillar Financial Services aumenta l’offerta di bond
Caterpillar Financial Services Corporation rappresenta il braccio dei prestiti finanziari che fa capo all’omonima compagnia americana, celebre per i suoi macchinari industriali, molto sfruttati in ambito edilizio: ebbene, proprio questa società ha deciso di completare la propria vendita di titoli obbligazionari, una emissione che prevede un importo complessivo di seicento milioni di dollari e due scadenze specifiche, vale a dire due e tre anni. La cessione ha riguardato il mercato statunitense, come emerso da alcune indiscrezioni piuttosto accreditate. Le tranche saranno pertanto due: anzitutto, quattrocento milioni di dollari saranno l’ammontare relativo ai bond a tre anni, i quali beneficeranno di un ritorno economico pari a 1,125 punti percentuali, con uno spread di ottantacinque punti base rispetto ai medesimi strumenti messi a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce.
Previsioni sull’Eurozona: c’è da fidarsi?
Parliamo spesso dei down-grade delle agenzie di rating USA e praticamente sempre facciamo emergere il disappunto che regolarmente cresce vedendo lo stesso Stato che smerciava titoli tossici al mondo puntare il dito verso gli altri. Quanto valgono i down-grade e sopratutto sono questi ultimi che condizionano il mercato, oppure sono il frutto di previsioni sull’andamento del mercato stesso? Siamo pronti a scommettere sulla prima ipotesi, ed a ragion veduta.
Di tutte le previsioni che sono state fatte e di tutti i rischi di cui siamo stati avvertiti nel corso degli ultimi anni non si salva praticamente nulla e finisce tutto nel “dimenticatoio”. Chi ha previsto la crisi dei sub-prime? Chi ci ha messo in guardia sui titoli tossici prima del 2007? Qualcuno forse si, ma è abbastanza facile se ognuno dice la sua che qualcuno prima o poi ci prenda, per pura fortuna. Allora, che rischio stiamo realmente correndo in questo momento? Se tante supposizioni sono vere, vero è anche che qualcuno esagera con i catastrofismi e lo fa’ da molto tempo, tanto che il crack dovrebbe già essere successo da un pezzo ed invece siamo ancora qui.
Il prezzo dell’Oro e la tendenza degli investitori
Con l‘Euro/Dollaro che scende sotto i minimi a 2 mesi mentre il Brent sfonda la soglia di 110$ per poi ritornare parzialmente sui suoi passi, la situazione sui Mercati è più complessa di quel che si pensava e le correlazioni non rispondono più come hanno fatto fino a poco tempo fa’.
Gli equilibri si spostano anche sul Gold che in giornate come queste sarebbe dovuto salire per fermare l’indecisione del Mercato e consolidare i livelli raggiunti frutto di un up-trend ultra-decennale. In realtà la formazione a triangolo che vediamo nell’immagine è stata violata poco prima del vertice (che resta comunque un punto temporale di setup) al ribasso, vanificando così le ipotesi rialziste che vedevano un ritorno in area 1906 come inizio di una nuova fase di up-trend.
Acea distribuisce il dividendo per l’esercizio 2011
L’esercizio 2011 di Acea beneficerà di una distribuzione dei dividendi piuttosto interessante per gli azionisti della multiutility romana: nello specifico, infatti, è stato deciso di mettere a disposizione un acconto pari a diciannove centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario. Il calcolo e gli importi sono invece differenti se si vanno a considerare i dati della cedola complessiva, visto che la differenza da versare a saldo sarà posta in essere nel corso del primo trimestre (gennaio-marzo) del prossimo anno. Secondo gli analisti di Deutsche Bank si può già ipotizzare l’ammontare in questione, il quale non sarà superiore ai trentaquattro centesimi di euro per azione.
Taqa si affida alle obbligazioni per ripianare il debito
La Abu Dhabi National Energy Company, ente degli Emirati Arabi meglio noto col nome Taqa, è salito pochi giorni fa alla ribalta delle cronache finanziarie grazie a una emissione di bond piuttosto consistente: nello specifico, l’importo complessivo è stato pari a 1,5 miliardi di dollari, mentre le due scadenze che sono state fissate sono quelle a cinque e dieci anni. Inoltre, l’obiettivo che si intende perseguire con questo lancio obbligazionario è quello di rifinanziare in maniera adeguata il debito della compagnia asiatica.
Ford propone un dividendo trimestrale da cinque centesimi
Cinque centesimi di dollaro: è questo l’importo complessivo del dividendo trimestrale proposto dal consiglio di amministrazione di Ford Motor, il colosso automobilistico americano che aveva infatti preannunciato che i titoli azionari avrebbero beneficiato di questa quota. Come ha spiegato la stessa multinazionale di Dearborn, la cedola in questione potrà essere pagata il prossimo 1° marzo a tutti gli azionisti del gruppo. Per la precisione, comunque, questi ultimi devono aver effettuato la registrazione in qualità di titolari di azioni ordinarie, oltre che di classe B (hanno un trentesimo dei diritti di quelle di classe A) alla data del 31 gennaio 2012. La nota in questione contiene anche altri dettagli importanti.
Prosolidar chiede di poter continuare la propria raccolta in lire
Prosolidar, il fondo nazionale che si occupa del settore creditizio per dar vita a interessanti progetti di solidarietà, è fortemente intenzionato a concludere la sua ultima iniziativa: si tratta della racconta di fondi in lire, la quale dura ormai da quasi due mesi e che fa parte integrante della campagna “L’ultima lira”, la quale si avvale, tra le altre, anche del patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Le lire in questione sono ancora in circolazione, visto che i cittadini italiani sono stati invitati a donare le vecchie monete e banconote di cui erano in possesso per il finanziamento di alcuni eventi culturali e solidali. Ecco perché sono stati molti coloro che si sono recati in banca e hanno versato il loro contributo, anche se ora l’iniziativa rischia di terminare anzitempo.
Quarta tranche miliardiaria per i bond di Ecolab
Ecolab Incorporated, società americana attiva nel campo della sostenibilità ambientale e nella pulizia delle acque, ha completato la quarta parte della propria emissione obbligazionaria, immettendo nel mercato americano dei bond una tranche da ben 3,75 miliardi di dollari: si tratta delle prime indiscrezioni che sono giunte in tal senso, ma che dovrebbero comunque essere confermate a breve. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la compagnia a stelle strisce ha puntato su bond senior, con l’importo complessivo che è stato suddiviso a seconda delle varie scadenze e date di maturazione.
Twin Win Certificates su Eurostoxx per Deutsche Bank
Deutsche Bank, una delle principali banche tedesca ed europee, ha deciso di affidarsi nuovamente ai cosiddetti Twin Win Certificates, strumenti derivati in cui il prezzo dipende in larga misura dal livello del sottostante, dalla volatilità dei mercati e dai dividendi attesi: stavolta si fa un gran affidamento sull’indice per eccellenza del Vecchio Continente, vale a dire l’Eurostoxx 50. La negoziazione di questi specifici prodotti è avvenuta proprio nel corso della giornata di ieri e ha beneficiato della collocazione presso il comparto Sedex di Borsa Italiana.