La Ctfc introduce nuovi limiti alle operazioni dei broker

La Commodity Trading Futures Commission, commissione americana meglio nota con la sigla Cftc, sta tenendo sotto stretta sorveglianza i titoli di Stato che fanno capo al Vecchio Continente: è vero, tutto questo potrebbe apparire come un controsenso, visto che si sta parlando di un’autorità di nazionalità statunitense e che di solito viene incaricata di regolare nel dettaglio il settore dei contratti futures (come ricorda anche la sua denominazione), ma le ultima approvazioni sono state chiare e perentorie. In effetti, è stato deciso di votare in maniera unanime alle limitazioni degli investimenti di tutti quei broker e operatori per quel che concerne i futures stessi e con l’impiego di depositi dei clienti.

Standard & Poor’s minaccia la tripla A di Germania e Francia

Nuove “minacce” dall’agenzia di rating che fa’ tremare l’Eurozona; Standard & Poor’s, che prima puntava al rating del debito Francese, ora allarga le vedute fino alla Germania puntando il dito su quei Paesi dell’Eurozona che fin’ora non sono stati menzionati come a rischio. Secondo la più importante agenzia di rating USA (e siamo pronti a scommettere che le altre seguiranno a ruota come sempre) la tripla A che caratterizza il debito Francese e quello Tedesco da tempo non è più rappresentativa del rischio legato ai titoli del debito e non solo; S&P guarda anche agli istituti di credito che in buon numero rischiano, secondo Moritz Kraemer, il credit crunch

Repsol si affida a una emissione obbligazionaria a quattro anni

Repsol Ypf, celebre colosso spagnolo attivo nel settore petrolifero e in quello del gas naturale, ha deciso di trarre il massimo vantaggio dalle condizioni di finanziamento del proprio debito: in effetti, la compagnia iberica ha emesso ben 850 milioni di euro in titoli obbligazionari a quattro anni, con la scadenza effettiva che è stata fissata a febbraio del 2016. Questo prezzo finale, inoltre, equivale a circa 250 punti base oltre i midswap con la medesima maturazione. La negoziazione è stata curata nel minimo dettaglio da un pool di banche ben affermato e composto da JPMorgan, Deutsche Bank, Citigroup, Bbva, Caixabank e Bnp Paribas, così da ottenere la miglior struttura possibile dal punto di vista finanziario.

Borsa Italiana: Amundi propone cinque nuovi Etf

Amundi ha deciso di battere il cinque agli investitori: il gruppo transalpino ha infatti scelto la giornata di domani per quotare presso Borsa Italiana cinque Exchange Traded Fund, i quali saranno negoziati all’interno del segmento EtfPlus, più precisamente nel comparto relativo agli Oicr (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) Indicizzati. L’offerta in questione è piuttosto variegata e ricomprende diversi sottostanti piuttosto interessanti. In effetti, si è deciso di focalizzare l’attenzione su due indici della famiglia Msci, più precisamente quelli che osservano da vicino le performance della Spagna e del Regno Unito, ma anche del mercato obbligazionario iBoxx e del Vecchio Continente.

Investimenti valutari: il punto sulle corone islandesi

Quali sono le strade da seguire per tentare la “fortuna” con gli investimenti in bond denominati in corone islandesi? Della piccola isola scandinava non si sono mai perse le tracce da almeno tre anni a questa parte, cioè dal momento in cui la crisi finanziaria si è fatta sentire in tutta la sua violenza: anzitutto, bisogna considerare l’andamento delle aste sul cambio. Pochi mesi fa, l’istituto di credito centrale del paese ha provveduto a indire proprio queste aste in cui dar vita al riacquisto delle corone. Nel dettaglio, si è trattato di due appuntamenti in cui il cambio prefissato dalla banca è stato pari a 218 e 216 corone per quel che concerne il confronto con l’euro.

Apg focalizza gli investimenti su diritti musicali e legname

Apg è la società olandese che si occupa dei più importanti fondi pensione del proprio paese di appartenenza: le strategie che sono state attuate ultimamente e che vengono sempre più spesso consigliate sono quelle relative agli investimenti nei diritti musicali e nelle foreste di legname. Forse qualcuno strabuzzerà gli occhi nel leggere questa affermazione, ma in realtà si tratta di due classi di assets finanziari che non bisogna disdegnare, soprattutto in questo preciso momento storico, visto che il loro riferimento va al lungo termine. Inoltre, una gestione previdenziale di questo tipo consente di ottenere dei rendimenti economici che sono molto costanti nel tempo e in grado di ridurre al minimo i principali rischi che possono essere presenti in portafoglio.

Beni rifugio: l’alternativa dei terreni agricoli

I dati relativi agli ultimi venti anni sono inequivocabili: le aree agricole del nostro paese non si sono svalutate, anzi sia il nord che il sud hanno fatto registrare degli incrementi percentuali piuttosto importanti. Questo vuol dire che tali terreni devono essere considerati dei beni rifugio su misura per gli investitori? Il fatto che l’inflazione e l’erosione non hanno intaccato minimamente questi beni fa riflettere, ma bisogna anche ricordare che l’andamento del mercato fondiario è stato caratterizzato da un declino, pur non troppo vistoso, delle compravendite, almeno secondo quanto rilevato dall’Inea (Istituto Nazionale di Economia Agraria). Nel corso del 2010, infatti, tali valori sono cresciuti di 0,8 punti percentuali a prezzi correnti, un incremento che non è stato in grado di compensare le perdite degli ultimi anni.

Assogestioni amplia l’offerta dei fondi obbligazionari italiani

Assogestioni tenta di ampliare ulteriormente la proposta di fondi comuni che vengono messi a disposizioni normalmente dei risparmiatori: in effetti, l’associazione ha deciso di venire incontro alle principali esigenze di quei prodotti che investono nel nostro paese con una categoria nuova di zecca. Di cosa si tratta esattamente? Il suggerimento è giunto direttamente dal portale del Salone del Risparmio e consiste in pratica nel lancio di un apposito sistema di classificazione degli strumenti finanziari in questione, i quali beneficeranno della denominazione di “Fondi Obbligazionari Italia”.

Per Baosteel un’emissione massiccia di Dim Sum Bond

Baosteel Group Corporation, seconda maggior azienda di tutta la Cina per quel che riguarda la produzione di acciaio, ha ridotto di almeno 1,5 punti percentuali il proprio indebitamento, un dato che deve essere raffrontato con i rendimenti registrati alla Borsa di Shanghai: il tutto è avvenuto grazie a una delle più grandi operazioni obbligazionarie denominate in yuan che abbiano mai riguardato l’ex Impero Celeste. Nel dettaglio, l’emissione a cui si sta facendo riferimento ha previsto un importo complessivo di 3,6 miliardi di yuan (565 milioni di dollari). Si tratta dei cosiddetti Dim Sum Bond, titoli che in questo caso beneficeranno di varie scadenze, vale a dire, per quel che concerne questo caso, due, tre e cinque anni.

Aig aumenta la protezione relativa ai Cat Bond

L’American International Group, uno dei principali gruppi assicurativi degli Stati Uniti e a livello internazionale, sta aumentando la protezione da ricevere attraverso i cosiddetti Catastrophe Bond: la certezza è giunta con la quotazione di 575 milioni di dollari in titoli di questo tipo, i quali fanno capo alla unità immobiliare della compagnia in questione. Due porzioni da 250 milioni di dollari renderanno l’11,25% e il 10,25% oltre i titoli del Tesoro a stelle e strisce, mentre una terza tranche da settantacinque milioni di dollari renderà nove punti percentuali al di sopra dei medesimi titoli.

Novità Libretti Postali Ordinari: salgono i rendimenti

Con un comunicato stampa appena diffuso la Cassa di Depositi e Prestiti rende noto che dal 1° Gennaio 2012 saranno attivate nuove offerte sui rendimenti dei libretti postali di risparmio ordinari tanto amati dagli italiani.

Nuove regole anche per l’accesso alla classe “Oro” con l’offerta “Tasso Oro per Tutti” ed un nuovo bouns per chi aggiunge liquidità, ma prima di tutto un promemoria sulle caratteristiche dei libretti ordinari; si tratta di strumenti di deposito per la liquidità sottoscrivibili negli uffici delle Poste Italiane e garantiti dallo Stato Italiano. L’emissione è della Cassa Depositi e Prestiti ed offrono un rendimento sul deposito, permettono un massimo di 4 intestatari e consentono tutte le funzioni di prelievi e versamenti oltre che l’accredito della pensione INPS.

Acea: dividendo “natalizio” per gli azionisti

La deliberazione più importante dell’ultimo consiglio di amministrazione di Acea ha riguardato il dividendo della spa romana: in effetti, l’acconto in questione è stato fissato a 0,28 euro per ogni singolo titolo azionario, con il pagamento che comincerà a diventare concreto il prossimo 22 dicembre, mentre lo stacco della cedola avrà luogo tre giorni prima. Visto anche il periodo attuale, si può parlare a ragione di un vero e proprio “regalo di Natale”. Un’altra decisione importante è stata quella della sostituzione di Aldo Chiarini, consigliere dimissionario per il cui ruolo è stato cooptato Giovanni Giani, amministratore non esecutivo e non indipendente.

Walt Disney Company: terza emissione annuale di bond

La Walt Disney Company, celebre operatore americano famoso per i suoi parchi tematici e di divertimenti, ha lanciato la sua terza offerta obbligazionaria del 2011: si tratta di una conseguenza diretta della pubblicazione dei dati relativi al quarto trimestre, con i profitti che hanno notevolmente battuto le stime degli analisti, grazie soprattutto alla crescita in due settori, quello televisivo e quello turistico. La compagnia statunitense ha emesso un miliardo di dollari in titoli a tre anni e con un rendimento pari allo 0,875%, mentre la scadenza maggiore (trentennale) ha beneficiato di seicento milioni di importo complessivo e di un ritorno economico che è stato fissato al 4,125%.

Collezione di monete: un buon investimento?

Sempre più persone stanno rimpiangendo le vecchie valute che erano in vigore prima del varo della moneta unica europea, l’euro: ora, si possono rivalutare le banconote e le monete del passato come un vero e proprio bene rifugio, visto che la necessità di diversificare il portafoglio e i timori per l’attuale crisi finanziaria stanno sostenendo le performance dei coni in questione, senza far troppo caso al metallo utilizzato (oro e argento sono preferibili, ma non si disdegnano nemmeno il bronzo e il nichel). Come si può acquistare in maniera corretta una moneta? Regole precise e prestabilite non esistono in questo caso, ma bisogna sempre ricordare di realizzare ogni operazione in maniera razionale e attenta, altrimenti si rischia di commettere errori gravissimi.