Il delisting, vale a dire la revoca di una determinata società dalle negoziazioni finanziarie, è prevista nel nostro paese quando vengono meno i requisiti necessari per quel che concerne la permanenza sul listino, o anche quando la stessa compagnia richiede in maniera volontaria questo provvedimento: ebbene, un comunicato di cinque giorni fa di Borsa Italiana ha messo in luce proprio una situazione simile, con la richiesta di liquidazione di tre Exchange Traded Fund e il conseguente delisting. Nello specifico, si tratta di prodotti che fanno capo alla società Stoxx, più precisamente il Basic Resources Fund (il codice Isin è IE00B3CNH733), dell’Oil & Gas Fund (IE00B3CNH840) e dell’Utilities Fund (IE00B3CNH956).
Investimenti News
Indonesia, buon andamento per i sukuk a sette anni
L’Indonesia ha provveduto a vendere un miliardo di dollari in bond islamici, con un rendimento complessivo (4%) che rappresenta il 50% di quello fissato nel 2009, quando vi fu il debutto assoluto nel mondo dei sukuk: inoltre, questi prodotti beneficiano di un tasso di due punti percentuali inferiore a quello dei nostri titoli di Stato, dunque potrebbe rappresentare un ottimo supporto per gli investimenti della nazione asiatica. La scadenza che è stata scelta in questo caso è quella a sette anni, quindi gli strumenti in questione giungeranno a maturazione nel 2018. La quotazione di due anni fa, invece, venne caratterizzata da un importo complessivo di 650 milioni di dollari, una scadenza inferiore (cinque anni) e un ritorno economico pari all’8,8%.
Macquarie: previsto per domani il lancio delle Obbligazioni Butterfly
Macquarie Structured Securities, società che fa parte dell’omonimo gruppo finanziario australiano, sta potenziando con convinzione la propria presenza nel nostro paese: la giornata di domani di Borsa Italiana sarà caratterizzata infatti anche dall’emissione delle cosiddette “Obbligazioni Butterfly”, titoli che verranno negoziati appunto presso il mercato telematico dei bond, il cosiddetto Mot. Quali sono le caratteristiche salienti di tale prodotto? Anzitutto, c’è da dire che la modalità di negoziazione sarà quella del “tel quel” (termine con cui solitamente si indica proprio il prezzo dell’obbligazione), mentre i bond che verranno messi in circolazione saranno ventimila, con un valore nominale unitario di mille euro.
Le soluzioni per investire nelle valute straniere
Quando si parla di Forex, ovvero del mercato dei cambi valutari, spesso l’investitore si trova disorientato: i sentimenti che si provano sono sostanzialmente due, l’attrazione per i possibili guadagni, ma anche la confusione nello scegliere la modalità di investimento più conveniente e sicura. In pratica, si va a scommettere sui movimenti delle divise internazionali, i cambi tra le stesse e il puntare su una piuttosto che su un’altra può fare la fortuna dei trader coinvolti. Quali sono i metodi più adatti per puntare su un settore di questo tipo. Si può cominciare anzitutto con gli Exchange Traded Fund e gli Exchange Traded Notes. I fondi in questione sono piuttosto simili per quel che concerne le loro caratteristiche, ma comunque il loro acquisto e la loro vendita consente di focalizzarsi in maniera perfetta su tale segmento.
L’Arizona State University emette nuovi Education Bond
La Arizona State University, il maggiore ateneo dello stato federale americano, ha messo in vendita circa 31 milioni di dollari in titoli obbligazionari nel corso di questa settimana: l’emissione, la quale è volta a finanziare alcuni progetti relativi al settore delle costruzioni, è stata curata nel dettaglio dall’Arizona Board of Regents, l’organo governativo delle tre università pubblica locali. Si conosce già il rating che Standard & Poor’s ha affibbiato a tale debito, vale a dire AA- (l’ultimo gradino dell’affidabilità considerata “ottima”), mentre Moody’s ha optato per un giudizio inferiore, vale a dire A1 (il primo gradino dell’affidabilità “buona”). Inoltre, c’è da ricordare che questi strumenti finanziari beneficeranno di una scadenza decennale e di un rendimento pari al 3.18%.
Pdvsa punta sui bond in dollari per risanare il debito
Petroleos de Venezuela Sa, compagnia sudamericana meglio nota con la sigla Pdvsa, potrebbe ripagare una parte del debito da tre miliardi di dollari attraverso l’emissione di titoli obbligazionari denominati in moneta verde: l’operazione riguarda da vicino la banca centrale venezuelana e potrebbe essere portata a compimento entro la fine di quest’anno. Il colosso in questione, celebre per la sua produzione di petrolio, darà quindi vita a un collocamento privato di bond, tentando di far fronte al forte buco di bilancio che la contraddistingue. I termini della transazione, quindi il rendimento, la scadenza e le eventuali tranche, sono ancora oggetto di negoziati tra le parti, ma dovrebbero comunque essere rese note a breve.
Swiss Re: il nuovo Cat Bond riguarda le tempeste
Swiss Re, seconda compagnia al mondo per quel che concerne il comparto assicurativo, ha reso nota la sua ultima vendita di Catastrophe Bond; si tratta, nello specifico, di una cessione da ben 130 milioni di dollari, la quale verrà sfruttata per coprire i rischi di potenziali perdite derivanti dalle tempeste americane ed europee. Volendo essere ancora più precisi, questa è la quinta transazione annua della società di Zurigo, una vera specialista per quel che concerne questi specifici strumenti finanziari. Questa quotazione obbligazionaria, in particolare, è molto maggiore rispetto a quanto era stato programmato in precedenza.
Le banche europee continuano a vendere bond sovrani
Bnp Paribas e Commerzbank sono due tra le principali banche europee che si stanno avventurando nella cessione di bond sovrani, in un momento così difficile come quello attuale: la crisi dell’eurozona non è più un mistero, eppure esistono anche occasioni di questo tipo, ma cosa viene offerto di preciso? L’istituto di credito francese, maggior banca del paese, ha ridotto in maniera sensibile le proprie holding in questione, con un importo complessivo pari a 812 milioni di euro in appena quattro mesi, mentre il gruppo tedesco si è visto costretto a cedere i propri bond greci, italiani, irlandesi, spagnoli e portoghesi di ben ventidue punti percentuali nel corso di quest’anno (tredici miliardi di euro in totale). Le vendite si sono rese più necessarie che mai, soprattutto alla luce dell’atteggiamento degli investitori internazionali, i quali hanno voluto punire le compagnie con le holding maggiori.
EuroMot: da domani la nuova obbligazione della Bei
La Banca Europea per gli Investimenti, uno dei principali organi finanziari dell’Unione Europea (la sua istituzione risale al 1957, in concomitanza col Trattato di Roma), ha trovato una collocazione ideale nell’EuroMot di Borsa Italiana: l’istituto lussemburghese ha infatti deciso di avviare le negoziazioni di un nuovo titolo obbligazionario presso questo segmento, un prodotto che cercherà di venire incontro alle esigenze di quegli investitori che vogliono focalizzare la loro attenzione sull’economia comunitaria. La quotazione vera e propria avverrà nel corso della giornata di domani. Si tratta, nello specifico, dell’Eib Eur 2,5 per cent Earns due 15 October 2018, una denominazione che sembra complicata, ma che in realtà ci fa già conoscere alcuni dettagli fondamentali dell’emissione.
Bahrain, un road-show per far conoscere il nuovo sukuk
Il Bahrain è fortemente intenzionare a venire incontro alle esigenze principali degli investitori stranieri: si tratta della prima volta che il regno asiatico si cimenta con una operazione finanziaria di questo tipo dopo le difficoltà socio-politiche degli ultimi tempi, con il 2011 che è stato macchiato dalle rivolte di piazza contro la gestione del paese. Volendo essere ancora più precisi, bisogna precisare che l’annuncio ha riguardato un vero e proprio road-show che andrà a coinvolgere dei titoli obbligazionari islamici denominati in dollari statunitensi e che saranno emessi entro e non oltre questo mese di novembre. La banca centrale dell’arcipelago arabo ha già provveduto a pianificare nel dettaglio la quotazione di questi specifici sukuk.
Grecia: quali scenari si prospettano per gli investitori privati?
L’agonia della Grecia dura da più di un anno ormai, uno stato di “coma” che non sta ovviamente facendo bene a nessuno: sembra però giunto il momento anche per l’ultima scena dell’ultimo anno e coloro che sono in possesso di titoli governativi che fanno capo ad Atene conosceranno il loro destino. La svalutazione a cui si potrebbe andare incontro dovrebbe essere pari a circa la metà dei titoli obbligazionari in possesso, ma bisogna anche aggiungere che il rimborso in questione sarà garantito solamente a rate, con un nuovo bond che provvederà a cambiare quello che si è sottoscritto. Gli investitori privati rimangono comunque in un’angosciante incertezza, ma si sa per il momento che il nuovo bond dovrebbe beneficiare di una scadenza di lungo termine, vale a dire trenta anni, mentre la cedola verrà fissata al 6%, col valore nominale pari al 35%.
Mercati emergenti: il fascino dei bond governativi al 6,5%
I titoli obbligazionari dei cosiddetti mercati emergenti potrebbero rappresentare un investimento raro in grado di conquistare i sottoscrittori più diversi anche in questo periodo così difficile: è il rendimento a dettare legge e l’attuale 6,5% potrebbe conquistare, ad esempio, l’investitore più aggressivo, affascinato dall’alto rischio e più interessato a paesi di questo tipo che a quelli maggiormente “tranquilli”, come gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito. L’investitore più timido, al contrario, avrebbe interesse a sfruttare i rapidi miglioramenti del credito da parte dei mercati in questione, visto che allo stato attuale sono soprattutto le economie sviluppate a lottare duramente per controllare le loro finanze.
Insurance Marketing Awards: nuovo premio per Filo Diretto
Il Gruppo Filo Diretto è attivo sin dal 1987 nel campo assicurativo ed ha sempre puntato sull’innovazione e l’avanguardia dei propri prodotti: non è quindi un caso se la società di Agrate Brianza ha ricevuto una menzione speciale e prestigiosa nel corso degli ultimi Insurance Marketing Awards, l’evento finanziario che premia proprio le eccellenze nel campo del marketing assicurativo. Quali motivi hanno spinto la giuria a un simile riconoscimento? Nel 2010, l’award venne conquistato grazie alla proposta di una specifica polizza, “Amidonna”, pensata appositamente per venire incontro alle donne e i minori vittime di reati riprovevoli come la violenza e lo stalking. Quest’anno, invece, ha avuto la meglio Filo Diretto Onlus, il quale ha consentito al gruppo di trionfare nella categoria “Social Responsability”.
Munich Re propone un Cat Bond con scadenza nel 2015
Munich Re, gruppo assicurativo specializzato in soluzioni adatte per qualsiasi tipo di rischio, ha lanciato un nuovo Catastrophe Bond: la compagnia di Monaco di Baviera ha infatti puntato su una obbligazione che beneficia di una scadenza quadriennale (il termine preciso è stato fissato il 9 aprile del 2015), con tanto di quotazione che è stata garantita da un veicolo finanziario speciale, vale a dire Queen Street IV Capital (la registrazione di quest’ultimo è stata effettuata in Irlanda). Per quel che concerne, poi, i vari modelli di rischio collegati a questo bond, essi sono stati sviluppati nel dettaglio dalla Air Worldwide. Tale prodotto è in grado di coprire la stessa Munich Re dalle perdite derivanti da eventi estremi, con tanto di un periodo di rendimento statistico combinato pari a cinquanta anni.