Eni viene incontro anche agli investitori retail proponendo titoli obbligazionari destinati anche ad essi: l’operazione è stata resa possibile grazie a un importante incremento dell’importo da collocare, il quale passerà quindi dall’attuale miliardo fino a 1,35 miliardi di euro, come annunciato in via ufficiale dalla stessa spa. C’è comunque da precisare che la settimana in corso rimarrà ancora piuttosto nebulosa e oscura per quel che concerne i dettagli della domanda, visto che l’ente stesso ha intenzione di attendere fino a venerdì per svelare queste stime specifiche, anche perché si dovrà riconoscere un rendimento lordo a questi prodotti finanziari. Qualche indiscrezione, però, esiste già e parla di una domanda relativa al tasso fisso per un ammontare di 1,1 miliardi e il resto da destinare al tasso variabile.
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Investimenti nell’arte: il rischio delle bolle speculative
L’arte, così come l’oro e il mattone, viene considerato da sempre un bene rifugio per gli investimenti:è ancora valida questa certezza? Il mercato in questione rimane vivace grazie alle aste delle principali compagnie internazionali (in primis le celebri Sotheby’s e Christie’s), ma ci si chiede se sia conveniente puntare su questo settore anche con una cifra iniziale piuttosto modesta, visto quelle che circolano attualmente. Qualche opera d’arte è accessibile anche con poche migliaia di euro, dunque non si può dire che vi siano ostacoli all’entrata; ovviamente, non si potrà ambire agli artisti più famosi, ma soprattutto a quelli emergenti. Precisato questo aspetto, c’è da dire che il rendimento medio può arrivare anche a quindici punti percentuali.
Raffaele Caruso, buoni ricavi ma nessun dividendo
Non si sente molto parlare del Mercato Alternativo del Capitale, il sistema di Borsa Italiana nato appena quattro anni fa e che si rivolge espressamente alle piccole imprese che sono sorte nella forma di società per azioni: è questo il caso di Raffaele Caruso, attiva nel campo dell’abbigliamento, e che ha provveduto a stilare la propria relazione relativa ai primi sei mesi di quest’anno. Che cosa ha raccontato di preciso questo report, il quale è stato appunto approvato dal consiglio di amministrazione? Vi sono ovviamente dei dati che balzano agli occhi con maggiore evidenza: in particolare, bisogna sottolineare l’aumento dei ricavi (oltre quarantasette punti percentuali di rialzo e 30,18 milioni di euro totali), ma anche il buon incremento fatto registrare dal margine operativo lordo e il raddoppio della posizione finanziaria netta negativa.
Banca Popolare Spoleto addolcisce i clienti con i Chocobond
Investire in obbligazioni non è stato mai così dolce come in questo momento: questa citazione calza a pennello per il nuovo prodotto obbligazionario messo a disposizione dalla Banca Popolare di Spoleto, istituto umbro che ha beneficiato della contemporanea organizzazione dell’Eurochocolate di Perugia. Lo strumento in questione è appunto un bond, meglio sarebbe parlare di “Chocobond”, un titolo che già si presenta in maniera piuttosto particolare e che promette agli investitori di rendere più dolci i loro portafogli, fin troppo amareggiati dal pessimo andamento delle azioni e degli altri titoli attualmente disponibili sul mercato. Come è strutturata esattamente questa obbligazione? Lo slogan è piuttosto eloquente e recita appunto che questo bond non lascia l’amaro in bocca al risparmiatore: l’offerta in questione si basa su un collocamento che è stato avviato appena due giorni fa e che durerà per tutto il mese di ottobre.
Banca Etica: aumento di capitale da 500mila euro
Ci sono delle novità molto interessanti per quel che riguarda Banca Popolare Etica, l’istituto di Padova che per l’appunto è attivo nella finanza etica e alternativa: la banca veneta, infatti, ha approvato il proprio piano strategico, il quale prenderà come periodo di riferimento il triennio compreso tra il 2011 e il 2013. Questa operazione riguarda da vicino gli azionisti, anche perché è collegata a un aumento di capitale di mezzo milione di euro, il quale dovrebbe consentire un ampliamento importante della componente sociale della banca. Molto interessanti sono anche i movimenti delle partecipazioni, visto che Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha scelto di entrare a far parte del capitale con un buon 10%.
Barclays, un Tracker Certificate dal sapore americano
Barclays ha appena avviato la negoziazione italiana di un certificato che interesserà sicuramente gli amanti di questo specifico strumento di investimento: si tratta del Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index Tracker Certificate, il quale fa riferimento, come si intuisce piuttosto facilmente, al mercato azionario americano. Le caratteristiche del prodotto in questione sono presto dette. Anzitutto, c’è da precisare che il codice Isin per la sottoscrizione è GB00B3WSK572 e che la data di scadenza è prevista tra cinque anni, visto che è stata fissata alla data del 27 settembre del 2016. Inoltre, elemento non certo da trascurare, l’indice sottostante sarà lo statunitense Nasdaq Omx Emerging Markets Technology: quest’ultimo è stato progettato ed ideato in modo da replicare in maniera più fedele possibile l’andamento e le performance del settore tecnologico, in particolare di quelle compagnie che hanno sede nei paesi generalmente conosciuti come “mercati emergenti”.
Diaspora Bond, le difficoltà del mercato del Kenya
L’incertezza attuale sulla direzione effettiva dei tassi di interesse si sta facendo sentire in maniera pesante soprattutto nel mercato keniano dei cosiddetti Diaspora Bond, i titoli obbligazionari emessi da un paese per finanziare appunto la diaspora all’estero: le sottoscrizioni in questione soffrono infatti di livelli troppo bassi proprio dal momento in cui il Tesoro della nazione africana ha cominciato a vendere questi strumenti. In particolare, il governo di Nairobi ha appena terminato di quotare una obbligazione collegata al settore delle infrastrutture, un titolo della durata di dodici anni e per un ammontare complessivo di venti miliardi di scellini (circa 148 milioni di euro), anche se bisogna precisare che la gestione effettiva ha riguardato solamente il 66% di questa somma.
Commerzbank: il nuovo certificato è legato all’Eurostoxx Banks
Phoenix Autocallable Certificates on Eurostoxx Banks: è questa la denominazione scelta da Commerzbank per uno dei suoi ultimi prodotti finanziari che sono stati lanciati presso la nostra borsa. La scelta della banca di Francoforte, come si può facilmente intuire, è ricaduta su un certificato di investimento che è stato già collocato presso il segmento Sedex e che prenderà a riferimento le performance di uno specifico indice, appunto l’Eurostoxx Banks. Lo strumento in questione (il codice Isin è IT0006720020) avrà una durata quadriennale, dato che la scadenza è stata fissata alla data del 26 giugno 2015; il valore nominale è pari a mille euro, per un quantitativo di ventimila certificati e un ammontare complessivo di venti milioni di euro.
Mondo TV, aumento capitale per la famiglia Orlandi
Il consiglio di amministrazione di Mondo TV, la spa romana attiva nella produzione e distribuzione di audiovisivi animati, ha deliberato un importante aumento di capitale che potrà interessare tutti quegli investitori che detengono le azioni della compagnia in questione: nello specifico, il prezzo di emissione che è stato scelto in questo caso è pari a 5,20 euro. Gli obiettivi sono facilmente intuibili, visto che la stessa Mondo TV è fortemente intenzionata a tagliare l’entità del proprio debito interno, operazione possibile soltanto in tale maniera, visto che il quantitativo ammonta a 5,6 milioni di euro. Di conseguenza, l’aumento del patrimonio sarà identico all’indebitamento. L’operazione interessa da vicino la famiglia Corradi (in primis Orlando Corradi, presidente e amministratore delegato del gruppo), la quale porterà la propria partecipazione fino al 70%.
Albaraka Banking, la filiale turca venderà nuovi sukuk
Albaraka Banking Group, maggior prestatore islamico di tutto il Bahrain, e la sua filiale presente in Turchia, potrebbero emettere a breve dei sukuk per un importo totale di cinquecento milioni di dollari: l’operazione, infatti, è prevista entro il termine di quest’anno, come spiegato chiaramente dall’amministratore delegato del gruppo, Adnan Ahmed Yousif. L’unità presente nella nazione anatolica, la cui denominazione precisa è Albaraka Turk Katilim Bankasi As, dovrebbe gestire la vendita in questione nel corso del mese di novembre, con la prima tranche che sarà probabilmente pari a duecento milioni di dollari. Non è un caso che siano stati scelti i bond che rispettano la legge della Shariah, visto che non sono poche quelle istituzioni che in questo momento preferiscono diversificare il loro portafoglio con questa soluzione finanziaria.
Enel, acconto sul dividendo dopo la semestrale
Il calo che è stato conseguito da Enel per quel che riguarda il proprio utile netto al 30 giugno del 2011 (si tratta quindi di una semestrale) non ha impedito al consiglio di amministrazione di assicurare un acconto sul relativo dividendo: il prospetto contabile della società energetica ha ricevuto l’approvazione proprio nel corso della giornata odierna, con una situazione patrimoniale ed economica che non desta comunque preoccupazioni, visto che ha consentito questa novità interessante nei confronti degli azionisti dell’ente stesso. Nel dettaglio, il dividendo in questione ammonta a dieci centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario, con il pagamento che verrà garantito a partire dal prossimo 24 novembre, attraverso lo stacco della cedola, evento che si verificherà invece tre giorni prima. Come già anticipato, l’utile netto di Enel è calato di quasi cinque punti percentuali (4,9 per la precisione) rispetto allo stesso periodo del 2010.
Petrolio, previsioni al ribasso per la domanda del 2012
Il petrolio sarà pure l’oro nero, ma sono in molti a sperare che le previsioni per il 2012 di questa commodity non siano dello stesso colore: battute a parte, cosa bisogna attenderci dal prossimo anno in questo senso? Ci si può affidare soprattutto a organizzazioni, banche e compagnie, le quali si sono cimentate di recente proprio in questo compito. Non si può non cominciare dall’Opec, l’organizzazione internazionale che raggruppa i paesi esportatori di petrolio: secondo i suoi calcoli, le previsioni relative alla domanda devono essere ritoccate al ribasso, così come è stato fatto appunto nei giorni scorsi, anche perché la situazione viene resa piuttosto critica dalla guerra civile in Libia che sembra non finire mai. Il rapporto mensile dell’Opec, inoltre, ha messo in luce come il prossimo anno sarà caratterizzato da 89,26 milioni di barili al giorno, mentre soltanto due mesi fa lo stesso dato era pari a 89,44 milioni.
Ing Direct propone i Pronti Contro Termine Arancio
Ing Direct è la banca online olandese che siamo ormai abituati ad associare al celebre Conto Arancio: ma le sue offerte non si limitano ovviamente soltanto a questo prodotto, quindi non deve stupire più di tanto se lo stesso gruppo di Amsterdam ha deciso di ampliare la propria gamma di strumenti, lanciando nel nostro paese degli interessanti pronto contro termine. Di cosa si tratta esattamente? La banca, la quale vanta proprio in Italia più di un milione di clienti, sta stringendo un legame molto stretto con la penisola; in effetti, sono previste a breve nuove filiali, ma soprattutto i già citati prodotti, i Pronti Contro Termine Arancio, i quali sono stati progettati e creati per venire incontro alla clientela privata e che possono essere sottoscritti con l’omonimo conto citato in precedenza.
Genertellife, i vantaggi della polizza Sicuramente
Genertellife, la scelta assicurativa per chi è propenso a navigare su internet, oltre che parte integrante del gruppo Generali, sta proponendo proprio in questi giorni Sicuramente, un investimento che punta alla protezione dei risparmi: quest’ultimo obiettivo si potrà ottenere, inoltre, senza alcun rischio di perdere il capitale versato al momento iniziale, senza dimenticare che la sottoscrizione in questione non prevede alcun tipo di costo. Quali sono le caratteristiche principali di tale strumento?