Intel: primo bond non convertibile dopo ventiquattro anni

Intel Corporation, leader mondiale per quel che concerne i software informatici, non percorreva da tempo la strada dei titoli obbligazionari “puri”: per la precisione, l’ultima volta che la compagnia americana si era avventurata in una simile offerta si era verificata nel 1987. A ben ventiquattro anni di distanza, però, la musica cambia e ne è una chiara conferma la cessione di ben cinque miliardi di dollari in bond non convertibili. Come si spiega una simile decisione dopo così tanto tempo? L’intento del programma finanziario è quello di finanziare i riacquisti di azioni, con il colosso di Santa Clara che deve far fronte a un debito che va sempre tenuto sotto controllo, specialmente in un periodo economico molto delicato come quello attuale.

Pronti Contro Termine: InMediolanum Plus PCT

Investimenti semplici ed a basso profilo di rischio, con rendimenti garantiti. Questi sono i Pronti Contro Termine per definizione, con l’unico vincolo della liquidità nell’arco temporale scelto. Anche Banca Mediolanum propone la sua personale offerta di PCT adeguandosi agli standard di sicurezza che vengono richiesti dai clienti nei momenti di incertezza sul mercato come quello che stiamo attraversando.

L’investimento minimo di 15.000 euro è l’unica vera differenza importante rispetto alle altre offerte di pronti contro termine, ed effettivamente è un “muro” che terrà alla larga molti investitori da InMediolanum Plus PCT visto che non è una soglia bassissima se confrontata con le offerte dei concorrenti.

Dal lato suo, la proposta vanta scadenze a 3, 6 e 12 mesi che offrono rispettivamente rendimenti a 2.01% annuo netto, 2.41% annuo netto (tramite 2 operazioni trimestrali rinnovabili con tassi netti trimestrali su base annua pari a 1.90% e 2.90%) e per finire 2.77% annuo netto con 4 operazioni sui trimestrali rinnovabili con tassi netti su base annua a 1.80% e 3.75%.

Facebook rinvia la propria quotazione a Wall Street

Non più la prossima primavera, ma gli ultimi mesi del 2012: il celebre social network Facebook si è vista costretta a ritardare la propria Initial Public Offering (Ipo) a Wall Street, un’operazione finanziaria che era attesa con grande interesse e ansia da molti investitori sparsi in tutto il modo. Cosa ha provocato questo rinvio di ben sei mesi? Le principali motivazioni sono ascrivibili proprio a Mark Zuckerberg, fondatore della community, il quale non ha poi così fretta di dar vita a questa operazione così costosa e dovrebbe puntare sui mesi di novembre o addirittura dicembre per completare il tutto. Tra l’altro, il gruppo non ha alcuna intenzione di rischiare, quindi si prenderà altro tempo per sviluppare in maniera più efficiente la piattaforma.

Morgan Stanley: nuovo bond per proteggersi dall’inflazione

Mercato Telematico delle Obbligazioni ed Euro Tlx: sono questi i due mercati finanziari in cui, da cinque giorni a questa parte, è possibile negoziare il nuovo titolo obbligazionario lanciato da Morgan Stanley. L’istituto di credito americano ha infatti deciso di mettere a disposizione degli investitori interessati un bond agganciato al tasso di inflazione, così come si evince facilmente dalla stessa denominazione del prodotto, vale a dire “Morgan Stanley Inflazione Turbo”. Quali sono le caratteristiche peculiari dello strumento in questione? Di questi tempi, l’andamento dei prezzi al consumo è piuttosto preoccupante, quindi la banca newyorkese ha deciso di offrire una adeguata protezione in tal senso, la quale potrà essere ottenuta attraverso delle cedole indicizzate all’inflazione dell’eurozona. La durata complessiva del prodotto è di cinque anni, quindi bisogna guardare con la massima attenzione al 2016 come termine naturale.

Raiffeisen lancia un innovativo fondo obbligazionario globale

Innovazione è senza dubbio la parola d’ordine preferita per i fondi comuni che vengono lanciati in questo periodo. Ne è un chiaro esempio il prodotto finanziario messo a punto da Raiffeisen International Fund Advisory GmbH, la quale fa parte dell’omonima compagnia austriaca attiva nella gestione degli assets. Nello specifico, si sta parlando di un fondo obbligazionario che verrà collocato nel nostro paese dopo aver ricevuto la necessaria autorizzazione. Raiffeisen Obbligazionario Fondamentale Globale, questa la denominazione precisa dello strumento in questione, prevede una focalizzazione mirata sui titoli di Stato di tutto il mondo ed espressi nella moneta di quei paesi che vantano le migliori condizioni di questo momento storico.

Pramerica Life: i rendimenti del primo semestre 2011

Il ramo assicurativo è uno dei più intricati per quel che concerne gli investimenti finanziari: a quali rendimenti si può fare affidamento con maggiore sicurezza? Alcuni dati interessanti in tal senso sono quelli che si riferiscono a Pramerica Life, una società per azioni attiva in questo settore per conto di un gruppo americano, la Prudential Financial Incorporated. Ebbene, si conoscono i ritorni economici dei fondi di questa società, più precisamente quelli che sono stati registrati nel corso dei primi sei mesi di quest’anno (quindi tra gennaio e giugno scorsi), vale a dire una media superiore ai tre punti percentuali. Come può essere letta e interpretata questa stima? Secondo i vertici della stessa Pramerica, ci troviamo di fronte a dei dati che sono sostanzialmente in linea con le tendenze degli ultimi anni, quindi delle performance che non hanno sorpreso del tutto.

Bancoposta Investimenti: assicurazione sulla vita Postafuturo Certo

Il nome fa intendere già qualche caratteristica del prodotto: Postafuturo Argento è uno degli strumenti più interessanti messi a disposizione dal ramo vita del gruppo Poste Italiane (Poste Vita spa per l’appunto). Di cosa si tratta esattamente? In pratica, le prestazioni che vengono garantite da questo specifico contratto vengono a rivalutarsi ogni singolo anno a seconda di quanto può aver reso la gestione interna separata di attivi. La durata prevista in questo caso, vale a dire quella compresa tra la decorrenza e la scadenza naturale della polizza assicurativa, è pari a quattro anni; tra l’altro, i sottoscrittori in questione hanno l’opportunità di porre in essere dei riscatti di tipo parziale.

Ubi Banca pensa ai più giovani col conto “I want tubì”

Essere risparmiatori non vuol dire soltanto avere una certa età ed esperienza: Ubi Banca lo ha capito più di altre banche, proponendo un’offerta che è tagliata su misura proprio gli adolescenti. Si tratta, nello specifico, del prodotto “I want tubì” (una storpiatura voluta della frase inglese che vuol significare “voglio essere”), il quale prevede, tra le tante opzioni, un libretto di risparmio (denominato Clubino) e un’apposita carta di credito, Enjoy. Non è un caso che il lancio avvenga in concomitanza con l’inizio delle scuole, dato che l’istituto di credito bergamasco si presenterà proprio agli alunni delle medie e delle superiori per venire incontro alle loro prime esigenze dal punto di vista finanziario. Il programma ha l’obiettivo di regalare una certa indipendenza ai giovani, una serie di passioni che possono essere condivise con chiunque.

Microsoft alle prese con l’aumento del dividendo

Microsoft, maggior produttore al mondo di software, è in procinto di aumentare il proprio dividendo del 19% non più tardi di questa settimana: si tratta di una mossa che ha l’obiettivo di scoraggiare gli investitori che stanno richiedendo a gran voce un maggiore pagamento dalla scorta di denaro cash (pari a 52,8 miliardi di dollari). Il progetto in questione prevede che il prezzo per ogni singola azione passi da sedici a diciannove centesimi, in modo da allineare la quotazione a quella dello scorso anno. Tra l’altro, bisogna ricordare che gli investimenti di breve termine del colosso statunitense sono aumentati di ben quarantatre punti percentuali nel corso dell’ultimo anno fiscale.

Petrolio ed Euro/Dollaro: il confronto non giustifica i rincari sulla benzina

Ogni volta che i derivati del Crude Oil subiscono un rincaro e le agenzie dei consumatori lo fanno presente, le giustificazioni sono sempre diverse e solo a distanza di tempo ci si rende conto che sono false.

Si era data la colpa al prezzo del Petrolio quando nel 2008 la benzina ed il gasolio toccavano il massimo prezzo in Italia (massimo anche in rapporto al costo della vita) ed effettivamente poteva anche essere vero in parte. Se non consideriamo il cambio Euro/Dollaro (in blu/bianco nel grafico a fianco) che era nettamente a favore dell’Europa in quel momento, la “scusa” per il rincaro poteva anche starci.

Quando la bolla è scoppiata ed il petrolio è tornato sotto a 70 $ il prezzo della benzina è calato considerevolmente, anche se è rimasto ben superiore al periodo precedente il rally del crude oil, quando proprio l’oro nero quotava intorno a 100$ al barile. E già in quel periodo (si parla di fine 2008, inizio 2009) cominciava ad emergere un quadro piuttosto strano che non trovava collegamento tra la finanza e l’economia reale, se non quando la situazione era sfavorevole ai consumatori. 

Agenzie di rating: le novità del giorno ed il settore bancario Francese

Dopo l’annuncio di possibili downgrade per gli istituti di credito Francesi che nella giornata di ieri ha contribuito al sell-off Europeo l’attenzione ai voti delle agenzie di rating ed a quelli delle banche d’affari triplica nella giornata di oggi.

Che i giudizi siano affidabili o meno la loro influenza sul mercato (sopratutto in un momento in cui la bussola è stata smarrita) è altissima ed i report vanno assolutamente tenuti sotto controllo per gli investimenti; per quanto riguarda l’Italia la notizia del giorno colpisce Atlantia, con il downgrade di Nomura da buy a neutral che però “costa” solo 1 punto percentuale di perdita nella giornata di oggi.

L’abbassamento del target di Mediobanca da parte di Ubs da 8.1 a 7 euro invece non indice particolarmente sul settore (anche se forse è merito del ridimensionamento generale della giornata di ieri) anche perchè il giudizio buy non è cambiato ma c’è stata solo una rettifica del target price.

Wind, una semestrale dominata dalla telefonia mobile

Il bilancio della prima metà di un anno rappresenta sempre un momento fondamentale per una compagnia, specie se quest’ultima ha un prestigio e una rilevanza internazionale: stiamo parlando di Wind, celebre società attiva nel campo delle telecomunicazioni, la quale ha reso noti i propri risultati relativi al primo semestre del 2011. In che condizioni di salute versa la spa romana? Anzitutto, i ricavi aziendali sono sostanzialmente aumentati, anche se non in maniera così evidente; nello specifico, il rialzo è stato pari a 1,6 punti percentuali, con il totale complessivo che si è attestato a quota 2.750 milioni di euro. Tali stime, inoltre, sono state favorite soprattutto dal buono andamento dei servizi di telefonia, il cui incremento ha superato i due punti percentuali.

Satorp firma il primo programma di sukuk dell’Arabia Saudita

Saudi Aramco Total Refining and Petrochemical Company, compagnia araba meglio nota con l’acronimo Satorp, ha annunciato il lancio di una offerta pubblica di certificati sukuk: l’emissione è stata curata da un’altra società saudita, vale a dire l’Arabian Aramco Total Services Company, specializzata proprio in questo settore. Nel dettaglio, le dimensioni complessive dell’emissione verranno determinate in una fase successiva. Sono infatti necessari alcuni giorni di meeting per perfezionare tutti gli elementi di questi prodotti finanziari, ma con tutta probabilità il prossimo 13 settembre dovrebbe già essere una data campale. C’è comunque da precisare che ben tre aziende, nello specifico la Deutsche Securities Saudi Arabia, la Samba Capital & Investment Management Company e la Saudi Fransi Capital, come a voler sottolineare che l’unione fa davvero la forza.

Morgan Stanley aggancia il proprio bond all’inflazione europea

Morgan Stanley, una delle principali banche d’affari di New York e di tutti gli Stati Uniti, si sta affidando a Borsa Italiana per lanciare il suo nuovo titolo obbligazionario, il quale sarà legato all’andamento dell’inflazione: Eur 15.000.000 Inflation Linked Notes due 2016, questa è la denominazione ufficiale del prodotto, è stato negoziato tre giorni fa presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni e si presenta come uno degli strumenti finanziari più interessanti per quel che concerne il proprio comparto. Nello specifico il nome fa già intuire molte caratteristiche dell’offerta.