Bank of America annuncia la propria cedola trimestrale

L’ultimo annuncio di Bank of America, uno dei principali istituti di credito degli Stati Uniti, interesserà sicuramente molti investitori finanziari: il consiglio di amministrazione del gruppo americano, infatti, ha reso noto l’ammontare della sua cedola trimestrale. Volendo essere più precisi, questa cedola è stata fissata a 0,01 dollari per ogni singolo titolo azionario che verrà pagato a partire dal prossimo 23 settembre dagli azionisti. Ma non è tutto, la più vasta banca commerciale a stelle e strisce ha pensato anche a un’altra cedola, una trimestrale da 1,75 dollari per azione, previsione che si riferisce alle azioni di risparmio denominate “7 percent Cumulative Redeemable Preferred Stocks serie B”. Anche con quest’ultimo dividendo occorrerà tenere d’occhio con la massima attenzione il prossimo calendario, visto che il versamento vero e proprio è previsto dal 25 ottobre.

Sun Valley, pronta l’emissione di un bond quinquennale

Il Consiglio della città di Sun Valley, nello stato americano dell’Idaho, ha finalmente trovato un fondamentale accordo su un piano obbligazionario da cinque anni: l’intento principale è quello di migliorare il capitale cittadino, anche se ora ci sarà bisogno di convincere gli investitori a pagare per questo specifico piano. Per il momento si sa che il costo stimato per la tranche in questione è di poco superiore ai quattordici milioni di dollari. Il sindaco Wayne Willich ha intenzione di focalizzare la propria attenzione soprattutto sulle infrastrutture, in primis strade e vie; non ci si dimenticherà comunque di altri assets di estrema rilevanza, come ad esempio le nuove torri aeree da realizzare. Un mese decisivo in tal senso sarà quello di novembre, anche perché il piano di bond ha bisogno almeno dell’approvazione di due terzi degli aventi diritto al voto, il quale si terrà proprio in quella occasione.

Titoli di Stato: 1° comunicazione BTP e CCTeu del 30 Agosto 2011

Altra emissione del MEF è stata comunicata ieri sera per quanto riguarda i titoli di stato, tornanto quasi a pieno regime dopo la pausa estiva che ha visto la cancellazione della precedente asta.

Nello specifico si tratta di CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi) con scadenza al 15 Aprile 2018 e tasso d’interesse semestrale lordo equivalente al tasso Euribor a sei mesi, appunto, maggiorato dell1%. Il codice ISIN è IT0004716319 ed il collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione. L’ammontare sarà comunicato con un comunicato stampa dopo la valutazione delle offerte ricevute.

La prenotazione da parte del pubblico dovrà essere effettuata entro il 29 Agosto 2011, mentre le domande in asta entro le 11:00 del 30 Agosto 2011 ed il regolamento delle sottoscrizioni è previsto per il primo Settembre 2011.

L’asta di BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) immette sul mercato 2 diversi strumenti con diverse scadenze e rendimenti: il primo, con scadenza il 1° Luglio 2014 e tasso di interesse annuo lordo al 4.25%, ha codice ISIN IT0004750409 e le date di prenotazione da parte del pubblico, presentazione della domanda e regolamento delle sottoscrizioni sono rispettivamente il 29 Agosto 2011, il 30 Agosto 2011 ed il primo Settembre 2011 come per i CCTeu.

Air Liquide, probabile quotazione di Dim Sum Bond

L’ora dei Dim Sum Bond è scoccata in maniera decisa: ne è una chiara testimonianza l’ultima operazione posta in essere da Air Liquide Sa, compagnia parigina attiva soprattutto nella fornitura di servizi industriali. Che cosa ha deciso esattamente la società in questione? A voler essere pignoli, bisogna precisare che i transalpini stanno pianificando nel dettaglio degli incontri tra investitori nelle sedi di Hong Kong e Singapore, in modo da comprendere la reale opportunità di un’emissione di tali titoli, i quali, come è noto, sono denominati in yuan cinesi. Queste fasi preparatorie, se così possono essere definite, vengono curate in ogni particolare da banche di una certa importanza, quali Bank of China, come appare evidente, Hsbc Investment Bank, Icbc e Standard Chartered.

Le auto d’epoca sono il nuovo bene rifugio?

Una elegante Ferrari datata 1957 è diventata l’autovettura più costosa per quel che concerne le vendite d’asta: si tratta di un modello Testa Rossa che ha visto crescere il suo prezzo fino a 16,4 milioni di dollari presso la casa Gooding & Company, ma anche di un chiaro segnale che viene lanciato al mondo degli investimenti finanziari. In effetti, l’ultima settimana è stata caratterizzata da vendite più consistenti di auto invece che di titoli azionari o obbligazioni. Siamo dunque di fronte a una nuova presa di posizione in merito ai cosiddetti “beni rifugio”? Quello che occorre sottolineare è che, nonostante la recente tempesta delle piazze finanziarie, molti investitori sono ancora disposti a porre in essere acquisti così impegnativi.

Equita Sim consiglia: azioni per resistere alla nuova recessione

Tanti sono i consigli degli istituzionali, dei personaggi famosi e delle banche d’affari in questo momento di grande tensione per la paura dell’avvio di una nuova fase di crisi globale. Anche Equita Sim non si tira indietro ed esegue un test sul listino italiano per trovare quei titoli che, nell’eventualità di un nuovo crollo dei listini, hanno più probabilità di tenere il prezzo di Mercato riducendo le perdite al minimo. Ovviamente la ricerca mette in evidenza anche quei titoli da evitare assolutamente, ed i risultati sono molto interessanti; tra i consigliati per la rotazione del proprio portafoglio troviamo Pirelli, Prysmian, Eni (sempre tra  le preferite) Telecom Italia (anche se qui avremo da ridire) e Atlantia.

Al contrario, gli analisti sconsigliano vivamente di avere in portafoglio Ansaldo Sts, Danieli, Saipem, Campari, Marr, Tod’s, Diasorin, Recordati e Save perchè in caso di nuova recessione saranno quelli più esposti alle vendite.

Tsmc lancia dei nuovi bond a cinque e sette anni

La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company può vantare due record, vale a dire quello di maggiore fonderia al mondo per quel che riguarda i semiconduttori e quello di più grande società produttrice di chip in relazione al reddito conseguito ogni anno: ebbene, il nome della compagnia asiatica è tornato alla ribalta in queste ore a causa di una importante operazione finanziaria che la riguarda da vicino. In effetti, la società, la quale ha sede presso l’Hsinchu Science Park, ha deciso di vendere ben diciotto miliardi di nuovi dollari taiwanesi (circa 621 milioni di dollari americani) in titoli obbligazionari, così come è emerso da uno dei soggetti incaricati della sottoscrizione a cui stiamo facendo riferimento. Come è stata strutturata di preciso questa vendita?

Spread bund-btp: è solo una “bolla” o salirà ancora?

Grandi salite e grandi discese, acquisti di massa e sell-off vertiginosi…questo è diventato il Mercato, riportando gli orologi indietro fino al 2008 quando per mesi interi su tutti gli strumenti finanziari l’altalena di rialzi e ribassi aveva costretto i più a cedere sotto la pressione psicologica di variazioni da capogiro.

Azionari in subbuglio, commodities veloci nei movimenti e valute che prendono il fiato dopo mesi di alta volatilità, pronte a ricominciare da un momento all’altro. E lo spread btp-bund tanto discusso nelle ultime settimane? Sembra non fare eccezione.

Dai grafici si vede come nell’ultimo anno lo spread si è mosso tra l’1% ed il 2% senza particolari movimenti direzionali; la stabilità dei titoli di stato italiani paragonati al Bund decennale come punto di riferimento per quanto riguarda la sicurezza e la stabilità, non ha tradito gli investitori fino a pochi mesi fa’, quando l’allargamento dello spread ha messo sull’attenti gli investitori.

Poste Italiane: la soluzione di Postafuturo Certo 2011

È possibile proteggere i risparmi accumulati durante tutta la vita e guadagnarci sopra una somma interessante? Le Poste Italiane hanno progettato un prodotto che viene incontro a queste due esigenze fondamentali: si tratta di Postafuturo Certo 2011, dunque uno strumento introdotto proprio nel corso di quest’anno. Quali sono le sue caratteristiche peculiari? Se si dovesse riassumere il tutto, si potrebbe parlare in sintesi di una opportuna garanzia del capitale che è stato investito e di una certezza importante per quel che concerne la rivalutazione che avviene ogni anno. Postafuturo Certo viene consigliata, in particolare, per quei soggetti che hanno intenzione di assicurare, sia ai propri cari che direttamente a loro stessi. In pratica, questa protezione non è altro che un contratto di stampo assicurativo che è in grado di offrire la certezza di un rendimento minimo garantito e la sicurezza di un capitale che si rivaluta, ovviamente prendendo sempre spunto dal rendimento messo a disposizione dalla Gestione Separata delle Poste.

Ansaldo STS vince gara per sistemi di segnalamento

Nuova commessa in casa Ansaldo STS, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed appartenente al Gruppo Finmeccanica. In data odierna, giovedì 18 agosto del 2011, Ansaldo STS ha infatti reso noto d’essersi aggiudicata la gara Berlino-Rostock per i sistemi di segnalamento ERTMS/ETCS 2. Trattasi, nello specifico, di una commessa che ha un controvalore pari a quasi 14 milioni di euro, e che rientra nell’ambito di un accordo quadro che nel corrente anno è stato stipulato tra Deutsche Bahn AG e Ansaldo STS Deutschland. La commessa prevede che, lungo la linea Rostock-Berlino, Ansaldo STS si occupi della fornitura, dell’installazione ma anche della messa in opera dei sistemi di segnalamento ERTMS/ETCS di livello 2. La linea, che fa parte del Trans-European Networks – Transport (TEN-T), unisce Rostock, che uno dei più importanti porti in Germania, con l’asse di trasporto che da Berlino porta fino a Palermo passando per Verona, Milano, Bologna, Napoli e Messina.

Pronti contro termine di Banca Sella: rendimenti e vantaggi

Un rendimento a tasso fisso, chiaro e certo, a fronte di un basso rischio e nessuna brutta sorpresa legata a variazioni ed oscillazioni di mercato lungo tutto il periodo di investimento. E’ questa la “sicurezza” offerta dai pronti contro termine, prodotti per investire la liquidità che offrono un tasso fisso, e che a scadenza restituiscono il capitale investito più gli interessi; il tutto fermo restando, è bene saperlo, che l’investimento non è svincolabile prima della scadenza prevista. Anche Sella.it propone alla propria clientela i Pronti Contro Termine, con sottostante i titoli di Stato, ad esempio i Bot, a fronte di una durata dell’investimento che parte da un minimo di uno ad un massimo di sei mesi in funzione della tipologia dell’emissione. Il tasso è fisso e predeterminato, quindi senza sorprese a scadenza quando si riceve il capitale più l’interesse noto alla stipula.

Sarkozy e Merkel blindano l’euro

Chi pensa di affondare l’euro con la speculazione, come visto oramai a più riprese da quasi due anni, rischia di scottarsi. Questo almeno stando alla posizione del Presidente francese Nicolas Sarkozy, e del cancelliere Angela Merkel in un vertice tanto atteso dai mercati. Insomma, come loro stessi hanno congiuntamente dichiarato, Francia, Germania e gli altri Paesi dell’Eurozona sono fermamente ed assolutamente determinati a difendere la moneta unica, ed a tal fine per l’Europa hanno proposto una governance comune, un governo europeo sovranazionale, forte ed autorevole, che prevenga sul nascere le crisi ma che soprattutto fornisca ai mercati credibilità di lungo periodo.

Lettera Bce: Codacons contro Trichet

Sembra che i provvedimenti contenuti nella nuova manovra finanziaria del Governo italiano, pari a complessivi 45 miliardi di euro, siano stati in qualche modo dettati a grandi linee dalla Bce, la Banca centrale europea attualmente presieduta da Jean Claude Trichet. Insomma, a conti fatti la Bce, intervenuta massicciamente in questi giorni sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico, per comprare i nostri Btp, prima di agire ha voluto acquisire le giuste “garanzie” affinché l’Italia con la manovra riconquistasse la fiducia dei mercati azionari e di quelli obbligazionari. Chi segue i mercati avrà visto non a caso nei giorni scorsi come nel mirino siano prima finiti i Btp, e poi le azioni delle banche sul FTSE MIB, ovverosia sul listino milanese dei titoli a più elevata capitalizzazione.

Azioni: short selling, Consumatori valutano class action

Nei giorni scorsi la Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ha imposto, per una durata pari a 15 giorni, il divieto del cosiddetto short selling, ovverosia la vendita allo scoperto di azioni. Questa decisione è maturata dopo la pesante speculazione finanziaria che ha colpito il nostro Paese, sia sulle azioni quotate a Piazza Affari, sia sui titoli di Stato italiani, a partire dai Btp, i Buoni del Tesoro Poliennali che rispetto al Bund avevano fatto registrare differenziali di rendimento fino a ben 400 punti base. Appena è circolata nelle sale operative l’indiscrezione relativa al blocco dello short selling, i mercati hanno cambiato direzione e sono risaliti di prepotenza. Ma si poteva evitare tutto ciò?