Mot: con Mediobanca va in scena il Quarto Atto

È sempre molto difficile scegliere nel variegato mondo dei prodotti finanziari, soprattutto se la società emittente è italiana: una novità importante in questo senso è quella messa a disposizione da Mediobanca. Si tratta delle obbligazioni Quarto Atto che prevedono un tasso variabile (c’è un limite massimo e uno minimo), titoli finanziari che sono stati lanciati da alcuni giorni presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni di Borsa Italiana. Che cosa hanno di così speciale questi bond? Anzitutto, bisogna specificare che il livello minimo del tasso è pari al 4,5%, mentre non può andare oltre il 7,5%. Come si evince facilmente, inoltre, lo strumento è di tipo bancario e prevede una scadenza decennale, visto che la data di maturazione è stata fissata al 2021.

Danske Bank: covered bond danneggiati da Basilea

Danske Bank, istituto leader nell’Europa settentrionale e soprattutto in Danimarca, ha ammesso le proprie debolezze nei confronti della supervisione finanziaria: l’ultimo annuncio del gruppo scandinavo, infatti, non è stato improntato all’ottimismo e ha messo in luce come il Comitato di Basilea e l’agenzia di rating Moody’s non abbiano capito a fondo la struttura delle obbligazioni emesse. Anzi, è stato precisato che le attività dell’ente e dell’agenzia potrebbero seriamente danneggiare il mercato dei covered bond. L’unità ipotecaria del gruppo in questione potrebbe anche decidere di interrompere i finanziamenti a favore della stessa Moody’s per ottenere i giudizi sui propri prodotti, una decisione che è stata adottata a causa del possibile declassamento della valutazione AAA, un taglio che non terrebbe conto dei 6,2 miliardi di dollari di capitale in eccesso.

Autostrade per l’Italia vince ricorso in Francia

Importante vittoria di Autostrade per l’Italia, società del Gruppo Atlantia, in Francia. Il Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari, venerdì scorso, 24 giugno del 2011, ha infatti reso noto che è stato accolto il ricorso di Autostrade per l’Italia, da parte del Consiglio di Stato francese, in merito al “Progetto Eco-Taxe”, una gara che la società italiana si era aggiudicata dopo che questa era stata indetta dal “MEDDTL”, il Ministero francese dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile, dei Trasporti e dell’Edilizia Popolare. La gara poi era stata annullata a causa di un ricorso che era stato presentato da “Alvia”, il consorzio che si era classificato al secondo posto, quindi dietro ad Autostrade per l’Italia, e di cui facevano parte Siemens, Sanef, Atos Origin, ed anche Egis Projects e la Caisse Depots et Consignations. L’11 marzo scorso il Tribunale Amministrativo di Cergy-Pointoise aveva dato ragione ai secondi classificati nella gara con un’apposita ordinanza; ma ora, come annunciato venerdì scorso dal Gruppo Atlantia, l’ordinanza del Tribunale Amministrativo di Cergy-Pointoise è stata cassata dal Consiglio di Stato francese.

La Croazia pianifica un bond denominato in euro

Novità in vista dalla Repubblica di Croazia per gli investitori: la nazione balcanica sta infatti pianificando nel dettaglio una emissione obbligazionaria denominate in euro, un’occasione importante per poter puntare economicamente su un paese di cui non si sente parlare molto spesso. L’offerta è molto accurata, tanto che il lancio in questione verrà perfezionato soltanto al termine di una serie di meeting e tavoli con gli investitori del reddito fisso, i quali cominceranno proprio domani. Volendo specificare le caratteristiche che si conoscono di questo bond, c’è da dire che tre sono le banche incaricate della gestione; si tratta, più precisamente, di Deutsche Bank, Hsbc e Unicredit, sempre ben presente nell’Europa dell’est.

Sarawak Energy inaugura le proprie emissioni di sukuk

Sarawak Energy Bhd è celebre in tutta la Malesia per essere la principale compagnia attiva nella distribuzione e nella vendita di elettricità: i business aziendali potrebbero diventare ora più sostanziosi grazie all’ultima offerta finanziaria, vale a dire la quotazione di tre miliardi di ringgit (694 milioni di euro) in bond islamici, la prima tranche di un programma specifico che prevede il raggiungimento di una quota vicina ai quindici miliardi. Questo primo lancio di sukuk è suddiviso in varie parti, a seconda della scadenza di riferimento: in effetti, cinquecento milioni del totale riguarderanno i titoli a cinque anni e con un rendimento pari al 4,4% annuo, mentre altri 700 milioni beneficeranno della scadenza settennale e di un ritorno economico leggermente superiore, vale a dire il 4,7%.

EGShares: debutto ufficiale per undici Etf

Emerging Global Shares è divenuta famosa negli Stati Uniti, ma non solo, per i propri Exchange Traded Fund, strumenti finanziari spesso focalizzati sui consumi e sulle infrastrutture delle nazioni in via di sviluppo: la gamma in questione si arricchisce ora di alcune novità interessanti. La compagnia newyorkese ha fatto debuttare pochi giorni fa i suoi fondi Gems (l’acronimo identifica i Global Emerging Markets Sectors), una linea finanziaria che consente ai soggetti interessati di acquistare gli assets di alcune compagnie internazionali, in particolare quelle che sono localizzate nei mercati emergenti, come si evince chiaramente dalla denominazione degli strumenti e che fanno capo a dei precisi settori. Quest’ultima emissione ha riguardato ben undici Etf, otto dei quali sono brand nuovi di zecca. Come funzioneranno esattamente questi fondi?

Finmeccanica: Alenia Aermacchi, commessa da Singapore

Nuova commessa in casa Finmeccanica, stavolta nel settore aeronautico con la società controllata Alenia Aermacchi. Il nuovo contratto, in grado di generare complessivamente un fatturato pari a 170 milioni di euro circa, è stato siglato con la società ST Aerospace. Trattasi, nello specifico, di contratti di supporto logistico per una dozzina di addestratori che, alla fine dello scorso mese di settembre, sono stati acquistati dalla Forza Aerea di Singapore nell’ambito del programma denominato “Fighter Wings Course”. Secondo quanto recita una nota emessa in data odierna dal Gruppo Finmeccanica, la commessa si basa su due specifici contratti: il primo, tra Alenia Aermacchi e ST Aerospace, è finalizzato alla gestione congiunta dei fornitori, e prevede la contestuale condivisione, tra le due aziende sopra citate, sia dei ricavi, sia dei profitti. Il secondo contratto prevede invece, da parte di Alenia Aermacchi, il supporto tecnico ingegneristico e l’assistenza tecnica al cliente.

Venezuela: Pdvsa pianifica un’offerta miliardaria di bond

È il petrolio venezuelano a dominare le emissioni obbligazionarie del paese sudamericano: l’ultima offerta di questo tipo è quella di Petroleos de Venezuela Sa (nota anche come Pdvsa), la quale ha deciso di lanciare bond per 1,5 miliardi di dollari, in modo da ripagare un prestito relativo alla banca centrale della nazione. Altri prodotti simili verranno poi venduti nel corso del secondo semestre di quest’anno. Pdvsa è la tipica compagnia statale del Venezuela e la sua scelta è ricaduta su una scadenza ultradecennale (l’anno preciso è il 2022); inoltre, i titoli in questione potrebbero scadere nel 2014 e nel 2017 (si tratta di collocamenti privati). La banca centrale è solita cedere i propri prodotti mediante il mercato valutario, che da queste parti si chiama Sitme (acronimo che identifica il Sistema de Transacciones con Títulos en Moneda Extranjera), il tutto a un tasso di cambio pari a 5,3 bolivar per ogni dollaro.

Tobacco Bond, la disputa tra stati e compagnie

La disputa tutta americana tra stati federali e produttori di sigarette vale circa sette miliardi di dollari e potrebbe prevenire nuove legislazioni per il futuro, oltre che dei Tobacco Bond dai ricavi interessanti: questi particolari titoli obbligazionari stanno vivendo un rally importante proprio grazie a queste discussioni, le quali stanno coinvolgendo quelle compagnie che lamentano una erosione della quota di mercato necessaria per pagare 46 stati. Secondo Richard Larkin, direttore dell’analisi creditizia presso la Herbert J. Sims & Co., l’intesa non può che essere positiva, anche perché pone fine a una questione che si è protratta troppo a lungo. Gli stati in questione detengono circa 107 miliardi di dollari in questi strumenti finanziari, mentre le società che sono attive nel settore hanno garantito pagamenti pari a sei miliardi quest’anno, in calo rispetto a quanto registrato nel 2010.

Altroconsumo: Conto Extra di Sparkasse per i soci

Altroconsumo e gli investimenti finanziari, il connubio presenta molti vantaggi. La celebre associazione milanese dei consumatori consente infatti ai propri soci di aderire a una offerta interessante, vale a dire il Conto Extra messo a disposizione da Kärntner Sparkasse AG, uno degli istituti di credito di primo piano in Austria: oltre al normale tasso di interesse, soci e abbonati hanno diritto a delle maggiorazioni di sicuro interesse, vale a dire 0,20 punti percentuali in più rispetto al tasso base per i soci stessi e 0,25 punti percentuali per gli abbonati alla rivista Soldi Sette, quasi un premio per la loro fedeltà. Come è possibile far parte di questa convenzione? Anzitutto, come appare ovvio, bisogna associarsi ad Altroconsumo; con il numero di tessera che si riceve, poi, diventa davvero semplice aprire il conto in questione, mentre nel caso dell’abbonamento è sufficiente utilizzare il relativo codice che si ha a disposizione.

Argo Group colloca Cat Bond per cento milioni di dollari

Argo Group International Holdings, società americana specializzata nella sottoscrizione di prodotti assicurativi, non si smentisce: in effetti, sono stati collocati giusto qualche giorno fa ben cento milioni di dollari in Catastrophe Bond, le obbligazioni che consentono di trarre profitti persino da terremoti e uragani. Loma Reinsuramce Capital Limited Series 2010-2011, questa la denominazione ufficiale degli strumenti, è stato quotato presso il Cayman Islands Stock Exchange e rappresenta la prima emissione di questo tipo per quel che concerne la compagnia di Hamilton. Tra l’altro, bisogna sottolineare un dato curioso, visto che il gruppo in questione ha seguito da vicino la quotazione posta in essere da un’altra società delle Bermuda, vale a dire Alterra.

Intesa Sanpaolo cede 25% Findomestic a BNP Paribas

Il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo a breve, ed in particolare entro la fine della corrente settimana, perfezionerà la completa uscita dal capitale sociale di Findomestic, società leader in Italia nel settore del credito al consumo. Questo dopo che il Gruppo Intesa Sanpaolo, in accordo con quanto reso noto in data odierna, mercoledì 22 giugno del 2011, ha siglato l’accordo di cessione del rimanente 25% di Findomestic, posseduto attraverso la Banca CR Firenze, al Gruppo bancario BNP Paribas; a fronte del perfezionamento dell’operazione che, come sopra accennato, è atteso entro il corrente fine settimana, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo  riceverà un corrispettivo pari a 629 milioni di euro; l’operazione, in accordo con quanto precisato dal Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari, non è soggetta ad approvazione da parte degli organi regolatori.

Barclays: Ftse Mib e Dax per i nuovi certificati

Barclays, tra le più celebri banche del Regno Unito, ma con una forte presenza anche nel nostro paese, ha avviato proprio ieri la negoziazione di una serie di Leveraged Certificates presso Borsa Italiana; in pratica, gli investitori potranno beneficiare di certificati finanziari in grado di replicare in modo perfetto le performance di indici azionari. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. Il comparto scelto all’interno di Piazza Affari è ovviamente il Sedex, con il classico tipo di liquidazione monetaria e una modalità europea di esercizio. Gli strumenti in questione sono, nello specifico, gli Index Linked Mini Long e gli Index Linked Mini Short, certificati che appunto andranno a prendere come principale riferimento due indici molto importanti a livello continentale, vale a dire il Dax tedesco e il Ftse Mib

Anche l’Azerbaigian si avvicina al mondo della finanza islamica

C’è posto anche per la repubblica dell’Azerbaigian nel vasto mondo della finanza islamica: lo stato eurasiatico intende infatti allinearsi al Kazakistan per quel che concerne l’introduzione di strumenti finanziari rispettosi della legge della Shariah. Le previsioni più attendibili parlando dei mesi autunnali come quelli probabili per il lancio in questione, con l’impegno in prima persona della Banca Internazionale, il principale istituto di credito del paese. Si tratta della conferma che la nazione azera si sta evolvendo parecchio da questo punto di vista, anche se in maniera lenta. Nel dettaglio, la International Bank of Azerbaijan aprirà a breve un proprio ufficio specializzato proprio nell’offerta di servizi bancari islamici, in modo da venire incontro alla maggioranza della popolazione, la quale è di religione musulmana sciita.