Cala ancora la domanda di oro internazionale. A provocare una nuova ondata di vendite è stata la nuova discesa del prezzo dell’oro, finito al di sotto della soglia dei 1.400 dollari l’oncia, e tale da suscitare una nuova accelerazione delle offerte del prezioso metallo. L’oro sembra così entrato all’interno di una fase ribassista che – secondo parte degli analisti globali – potrebbe diventare presto molto pronunciata e duratura.
Metalli Peziosi
Oro sotto 1.500 dollari a fine 2013 secondo Morgan Stanley
Nelle ultime settimane il settore delle materie prime ha sperimentato pesanti flessioni, per un investimento in commodity deludente nel primo trimestre 2013. Le motivazioni alla base di questo andamento negativo psosono essere ricondotte alle aspettative di rallentamento economico, soprattutto dei due giganti Stati Uniti e Cina, e alla minore avversione al rischio degli investitori internazionali. Tra le materie prime maggiormente sotto pressione c’è l’oro, che qualche giorno fa ha evidenziato il peggior calo dal 1983 spingendosi fino a 1.321 dollari l’oncia.
Hedge funds comprano oro dopo il crollo
Dopo i violenti ribassi avvenuti tra il 12 e il 16 aprile, l’oro sta cercando di recuperare terreno. Il peggior calo degli ultimi trent’anni ha pèrò spinto molti hedge funds a riposizionarsi long sul metallo giallo, dopo che nelle settimane precedenti erano avvenuti forti riscatti dagli Etf su oro fisico e l’aumento di posizioni short. L’oro supera resistenza di 1.400 dollari e riesce a rimbalzare fino a 1.427 dollari. Dai bottom di periodo di 1.321 dollari, i prezzi hanno recuperato fino all’8% del valore perso nei giorni scorsi.
L’influenza degli Etf aurei sul mercato
Gli investitori finanziari stanno “celebrando” il decimo anniversario dalla prima emissione mondiale di un Exchange Traded Fund collegato all’oro fisico (vedi anche Mercato degli Etf compie 10 anni). A questo punto sorge spontanea una domanda: in che modo tale veicolo di investimento è riuscito a influenzare il mercato dei metalli preziosi? Già sette anni fa questi cambiamenti potevano essere avvertiti in maniera evidente. Ora si può invece dire che il lancio di quel prodotto ha avuto un impatto significativo sulla piazza aurea, diventandone progressivamente una parte integrante.
Investire in oro per difendersi dalle turbolenze dei mercati?
Il riacutizzarsi delle tensioni nell’area euro, nonostante il salvataggio di Cipro approvato dall’Eurogruppo domenica notte, ma anche l’instabilità politica in Italia e le eccessive spinte recessive in atto in Europa stanno spingendo gli investitori a riprendere in considerazione l’investimento in oro, sebbene da inizio anno l’andamento del metallo giallo è stato negativo. Con i listini azionari che iniziano a balbettare sui massimi storici (Wall Street) o pluriennali (Tokyo, Francoforte, Londra), potrebbe ben presto tornare di moda l’investimento in metalli preziosi, in particolare quello sull’oro.
Previsioni metalli 2013 – 2015 Barclays
Barclays, una delle banche più importanti d’Europa, ha formulato una interessante panoramica previsionale sull’andamento futuro delle quotazioni dei metalli. Cominciando dall’oro, gli analisti della banca ricordano come il metallo giallo abbia beneficiato delle incertezze legate al piano di emergenza del governo di Cipro, e come le stime siano ora pari a 1.646 dollari/oncia nel 2013, considerato che gli elementi che nel recente passato hanno spinto i prezzi del metallo sembrano ora affievolirsi.
Oro riscatti record sugli Etf deprimono i prezzi
Le quotazioni dell’oro continuano a mostrare segnali di debolezza sui mercati internazionali. Il metallo giallo soffre il crollo della domanda ad uso investimento, scesa sui livelli più bassi degli ultimi cinque anni, l’uscita di molti fondi speculativi e i riscatti record dagli Etf che investono in oro fisico. Sebbene molte banche centrali continuino a comprare oro sulla debolezza, in particolare le istituzioni monetarie asiatiche, l’oro non riesce ad allontanarsi dai minimi dell’anno toccati il 21 febbraio a 1.555 dollari l’oncia. I prezzi quotano sotto 1.600 dollari da inizio mese.
Oro trend rialzista ormai finito secondo Goldman Sachs
E’ un brutto momento per l’oro, che a febbraio ha registrato il più forte calo mensile da maggio 2012 e una delle peggiori sequenze ribassiste dal 1997 a oggi. Anche marzo è cominciato con un leggere calo e con i prezzi che si sono avvicinati ai minimi del 21 febbraio scorso a 1.555 dollari l’oncia, ovvero il livello più basso registrato dalla scorsa estate. Intanto, prosegue il disinvestimento dei grandi hedge funds mentre gli Etf stanno sperimentando riscatti record.
Oro quinto mese consecutivo in calo
Momento difficile per i metalli preziosi, che continuano a mostrare un andamento negativo perdendo così il loro status di “bene rifugio” che li aveva caratterizzati per diverso tempo a partire dallo scoppio della crisi finanziaria del 2008. L’oro ha chiuso in rosso anche il mese di febbraio. Il rosso ha sfiorato il 5% e ha spinto il metallo giallo sotto la quota psicologica di 1.600 dollari l’oncia. Si tratta, però, del quinto mese consecutivo di ribasso, iniziato a ottobre 2012 quando prezzi quotavano poco sotto 1.800 dollari.
I grandi hedge fund escono dall’oro
Importante svolta per il mercato dell’oro, che nella seduta di venerdì 15 febbraio è tornato sotto la soglia dei 1.600 dollari l’oncia scendendo sui livelli più bassi da agosto scorso. Il quadro tecnico del metallo giallo è in costante deterioramento, ma vanno molto male le cose anche da un punto di vista fondamentale. Giovedì scorso il World Gold Council ha comunicato i dati sulla domanda nel 2012: per la prima volta negli ultimi tre anni si è verificato un calo delle richieste di gioielli e preziosi.
In rialzo i futures sul platino e sul palladio
I contratti futures sul platino sono cresciuti nel corso delle contrattazioni di ieri come non accadeva da ben diciassette settinane: le performance dei derivati collegati al metallo prezioso sono schizzate verso l’alto a causa del calo produttivo fatto registrare dalla Anglo American Platinum Limited, maggior produttore al mondo. Allo stesso tempo, il palladio ha proseguito il proprio rally, raggiungendo la quotazione più alta dal settembre del 2011 (un ulteriore rialzo dunque). Il colosso industriale sudafricano ha riportato una perdita piuttosto evidente nel corso del 2012, vale a dire 8,8 punti percentuali in meno, con i costi che sono invece aumentati in modo deciso.
Source certifica il successo degli Etp legati all’oro
Source, uno dei più importanti fornitori di Exchange Traded Products (Etp), ha reso noti gli ultimi dati relativi agli afflussi sull’oro da inizio 2012: in pratica, sono stati sfiorati i sette miliardi di dollari (6,8 per la precisione), con un aumento complessivo di 15,4 punti percentuali rispetto a un anno fa. Il patrimonio totale, inoltre, è di 44,2 miliardi di dollari americani, senza dimenticare i nove punti percentuali che sono stati conquistati dal prezzo a pronti del biondo metallo (quello rapportato al peso). Tre mesi fa, tra l’altro, Source ha scelto ancora la Svizzera per i suoi Etf, proprio in una nazione in cui i lingotti aurei sono ben custoditi nelle banche.
Investire in oro con gli Etf
Gli Etf in oro sono strumenti finanziari ibridi emessi da società create allo scopo di raccogliere capitali e investirli nel metallo prezioso, sia “fisico” che “sintetico” (futures oppure opzioni). Gli Etf che investono sulle materie prime si chiamano Etc, acronimo di Exchange traded commodity. L’obiettivo degli Etc sull’oro è quello di replicare il più fedelmente possibile l’andamento del prezzo dell’oro spot o del future sull’oro. Si tratta di fondi di investimento a gestione passiva, che si differenziano anche dagli altri fondi auriferi per le basse commissioni di gestione.
Previsioni prezzo oro 2013-2014 secondo Bnp Paribas
La banca francese Bnp Paribas resta ancora ottimista su possibili forti rialzi delle quotazioni dell’oro nei prossimi dodici mesi, ma a partire dal 2014 si aspetta un’inversione della tendenza. Gli specialista della banca transalpina sono convinti “il sentiment del mercato nei confronti dell’oro nel 2012 è stato particolarmente incerto”. Due giorni fa la quotazione dei futures sull’oro sul mercato Comex è scesa sotto 1.685 dollari l’oncia, sui livelli più bassi da quasi un mese. Lo scorso 28 novembre, invece, l’oro è stato interessato da un clamoroso sell-off.