Metalli preziosi: il diamante gode di ottima salute

diamante4L’incremento che ha fatto registrare dall’inizio del 2010 il diamante ha del sorprendente, ma soltanto se si osserva in maniera distratta il mercato della preziosa pietra: in effetti, i 17 punti percentuali che sono stati guadagnati nel corso di questi mesi possono far ben sperare gli investitori internazionali, soprattutto quelli che decidono di focalizzare le strategie del proprio portafoglio su un bene di sicuro prestigio. Il successo del diamante può essere facilmente spiegato illustrando quello che è il contesto macroeconomico di riferimento. In questo senso, le notizie più negative sembrano provenire, in particolare, dalla Cina e dagli Stati Uniti, anche perché le performance delle materie prime risentono in modo profondo della recessione globale; appare evidente, pertanto, come il rallentamento dell’ex Impero Celeste favorisca totalmente quelle commodities di cui la nazione asiatica è per tradizione uno dei più grandi consumatori al mondo, tra cui, appunto, i diamanti.

 

Prosegue il rally dell’oro grazie alle performance degli Etf

02GoldBarGli ottimi risultati a livello finanziario da parte dell’oro possono essere spiegati illustrando nel dettaglio qual è il contesto di riferimento. In effetti, se si va a guardare l’andamento delle principali valute internazionali, ci si accorge che l’euro sta tornando a buoni livelli nei confronti del dollaro rispetto a quanto successo nei mesi scorsi: gli 1,23 dollari toccati proprio questa settimana hanno portato un po’ di entusiasmo tra gli investitori, ma di opportunità concrete per buoni rendimenti in questo senso non se ne vedono, anzi il mercato è caratterizzato da una fase di ipervenduto. I dubbi continuano a essere molti, soprattutto alla luce delle ultime notizie che sono giunte dalla Spagna, alle prese con una più che probabile crisi dei propri istituti di credito, il cui rilancio può partire solamente dai fondi della Banca Centrale Europea.

 

Ig Markets: materie prime ed oro resistono alla volatilità

goldI mercati internazionali sono contraddistinti in questo preciso momento da storico da un’eccessiva volatilità, eppure esistono alcuni comparti e i loro relativi investimenti che non sembrano risentire affatto di questa situazione: in effetti, sono state le materie prime quelle meno sofferenti in questo senso, così come è emerso dall’ultima attenta analisi di Ig Markets, compagnia leader nel nostro paese per quel che riguarda il trading con i Cfd (Contracts for Differences). In particolare, il grande protagonista è stato senza dubbio l’oro, il quale è riuscito ad avvicinarsi notevolmente ai record della scorsa settimana, chiudendo a quota 1.233,50 dollari per oncia. I principali effetti benefici sono giunti alla luce delle ultime notizie negative che hanno riguardato l’area dell’euro e il conseguente spostamento degli investitori verso il nobile metallo, così come era anche stato suggerito dal governo della Cina.

 

Mark Faber si sbilancia e sconsiglia obbligazioni e fondi liquidi

marc faberIl nome di Mark Faber, imprenditore e analista finanziario svizzero, nonché seguace della Austrian School of Economics, è legato soprattutto ai suoi scritti a carattere economico: l’autore della newsletterThe Gloom, Boom & Doom Report” si è finalmente sbilanciato su quelle che sono le sue convinzioni circa l’attuale situazione per quel che concerne la finanza internazionale. In particolare, Faber si è detto sicuro di una calma piatta sul fronte dei tassi di interesse e sulle modifiche apportate dagli istituti centrali. È proprio da questa certezza che l’analista elvetico ha tratto le conseguenze principali in relazione al mondo degli investimenti: una mancata crescita dei tassi vuol significare l’abbandono totale dei prodotti più liquidi e delle obbligazioni che presentano un arco temporale più lungo.

 

Unicredit: oro e argento per i due nuovi certificati

silver-gold-barL’ultima novità di cui si è resa protagonista Unicredit, una delle principali realtà bancarie del nostro paese, riguarda, nello specifico, il segmento dei certificati di investimento: il Sedex, il mercato specializzato appunto nella negoziazione degli strumenti derivati, potrà beneficiare pertanto di due nuovi prodotti targati dall’istituto di credito e che prenderanno come principale punto di riferimento le quotazioni dell’oro e dell’argento. Come funzioneranno dunque questi due certificati? Anzitutto, si tratta degli Open End Quanto Certificates e la società emittente è UniCredit Bank AG. Poi, c’è da aggiungere che ci troviamo di fronte a degli strumenti piuttosto affidabili, visto che sono stati in grado di ricevere un importante giudizio dalle principali agenzie di rating internazionale, vale a dire il rating A1 da Moody’s, e un rating A sia da Fitch che da Standard & Poor’s. È una conferma fondamentale, in tempi di crisi come questi, dato che l’investitore può puntare su dei certificati dal rendimento garantito a livello globale.

 

Carmignac vira con decisione verso i mercati emergenti

4517116308Mercati finanziari e titoli azionari, c’è qualcuno che nutre ancora una seria fiducia in essi? Lo scoppio della crisi della Grecia e il relativo coinvolgimento degli altri paesi dell’area dell’euro sono stati un duro colpo in questo senso, ma gli investitori non devono disperare, visto che esistono delle novità importanti per venire incontro alle loro perplessità. L’innovazione decisiva è stata quella di Carmignac Investissement, società finanziaria francese che consente in questo specifico momento di coprire le posizioni del Vecchio Continente con un acquisto equivalente in dollari: ciò è reso possibile dal fatto che il portafoglio della stessa compagnia è esposto al biglietto verde e alle monete dei principali mercati emergenti. Anzitutto, Carmignac ha provveduto a potenziare la presenza dei propri titoli relativi alla Cina, puntando soprattutto su due società, vale a dire Wynn Macao (attivo nel business dei giochi) e Byd Co., produttrice di batterie al litio.

 

Calano gli investimenti in oro: nuovo appeal per alluminio e pepe

passivazione-metallo-300x253Parlare del momento attuale dell’oro e degli investimenti ad esso relativi non è certo agevole: la domanda del “biondo metallo” è infatti in costante calo e molto vicina a una situazione di crisi vera e propria. Le informazioni in questo senso giungono da Fortis Bank, istituto di credito belga, il quale ha recentemente provveduto a pubblicare un apposito documento, denominato appunto “Fortis Bank Metal”: ebbene, in base a questa pubblicazione, il 2010 dovrebbe concludersi con un sopravanzo per quel che riguarda le riserve auree, un surplus eccessivo rispetto all’equilibrio di domanda e di offerta. Si tratta comunque di una situazione piuttosto singolare, visto che gli Etf quotati sull’oro stanno andando molto forte e hanno aumentato gli acquisti del metallo.

 

Commodities: comprare energia e metalli con gli Etf

etf-commoditiesInvestire sull’energia e sui metalli ha rappresentato negli ultimi anni, e probabilmente lo sarà anche in futuro, una buona occasione per ottenere performance superiori sia all’azionario, sia all’obbligazionario. Pur tuttavia, l’accesso diretto a materie prime come il gas, l’argento e l’oro, impone l’acquisto dei relativi contratti su mercati come il Nymex, il Cbot ed il Cme, mentre acquistando strumenti finanziari derivati senza leva si può sia mediare il rischio, sia accedere ai beni legati all’energia, ai metalli preziosi ed ai prodotti agricoli in maniera semplice ed a basso costo. Sul circuito telematico di Borsa Italiana S.p.A. c’è uno strumento di questo tipo, ed è nello specifico un Etf, emesso da Lyxor International Asset Management S.A., chiamato Lyxor Etf Commodities Crb, con codice ISIN FR0010270033; lo strumento finanziario è armonizzato e non prevede la retrocessione dei dividendi, in quanto questi sono soggetti a capitalizzazione.

Quotata a Londra una Etc garantita da lingotti d’oro

1F59C4C38BC4EE563F1F8963CF8A4C’è un’importante novità per quel che riguarda il mondo delle Exchange Traded Commodities (Etc): il London Bullion Market ha infatti provveduto a quotare una gold Etc che viene espressamente garantita dai lingotti d’oro che sono custoditi nelle banche svizzere. Per essere più precisi, questi lingotti d’oro massiccio si trovano nei caveau di Zurigo e rispettano tutti gli standard “Good Delivery” del mercato londinese. L’iniziativa è stata promossa da Etf Securities, società globale che ha svolto un vero e proprio ruolo pioneristico nell’ambito delle Etc e delle Etcp (Exchange Traded Currency Pairs): essa può vantare quasi 17 miliardi di dollari di attivo gestito, grazie soprattutto agli oltre 170 prodotti che vengono quotati a livello internazionale. La nuova Etc che stiamo descrivendo è la Etfs Physical Swiss Gold: il suo codice Isin è JE00B588CD74.