I prezzi delle opzioni in India sono aumentati fino al loro livello massimo degli ultimi due anni e mezzo: di conseguenza, anche i volumi finanziaria sono incrementati in maniera sensibile, dato che gli investitori sono alla ricerca di maggiore protezione contro gli ulteriori declini registrati nei prezzi dei titoli azionari. Un esempio illuminante su tutti è quello dell’India Vix, strumento che è stato strutturato per proteggersi dalle perdite dell’S&P Cnx Nifty Index: questo riferimento è infatti cresciuto di ben venticinque punti percentuali nel corso degli ultimi due anni e mezzo, un rialzo che non può certo essere casuale. I premi, i prezzi e i volumi, inoltre, stanno crescendo a causa della persistente crisi del debito europeo e del rallentamento dell’economia americana; in particolare, la volatilità non sembra voler abbandonare i mercati, quindi questo vuol dire che i trader stanno acquisendo nuovi tipi di certezze.
Opzioni
Saxo Bank lancia sei nuove opzioni binarie
Una nuova offerta finanziaria permette di parlare anche di una realtà ben presente anche nel nostro paese, anche se forse poco pubblicizzata: si tratta di Saxo Bank, istituto di credito svizzero che ha deciso di lanciare presso Borsa Italiana una serie di opzioni binarie. I prodotti in questione sono sei per la precisione e appartengono alla tipologia Touch. In pratica, tali strumenti sono la scelta ideale per quegli investitori che intendono puntare sugli incroci tra le principali valute presenti a livello internazionale: in effetti, è possibile sfruttarel’incrocio tra euro e dollaro, quello tra moneta verde e yen giapponese, tra dollaro e sterlina britannica, tra euro e yen, tra euro e sterlina e infine tra il dollaro americano e quello australiano, a conferma di una buona diversificazione disponibile per il portafoglio. La piattaforma in cui scambiare le opzioni, poi, non poteva che essere SaxoTrader.
Lubrizol: volumi da record per le opzioni call
Il trading relativo alle opzioni di Lubrizol Corporation è giunto ai suoi massimi livelli dell’ultima settimana: gli strumenti finanziari collegati alle performance della compagnia chimica statunitense sono stati infatti protagonisti di questo immediatamente prima che l’offerta di acquisto di Berkshire Hathaway facesse lievitare anche i titoli azionari (+28%). Volendo essere più precisi, le opzioni call sono aumentate fino a oltre 2.900 contratti e lo stesso discorso vale anche per gli strumenti relativi al mese di aprile, in netto rialzo. Collegare questo andamento positivo all’interesse di Berkshire è più che sospetto, così come ha anche sottolineato Ophir Gottlieb, analista presso la Livevol Inc. di San Francisco, il quale ha parlato espressamente di un acquisto “mascherato” di opzioni call.
Le opzioni call di KKR scommettono su un rally delle azioni
Kkr Financial Holdings, società californiana dalla spiccata attitudine agli investimenti finanziari, è il nome che maggiormente sta caratterizzando la piazza azionaria statunitense; in effetti, le opzioni call della compagnia sono aumentate di volume in maniera esponenziale, tanto da triplicare addirittura la media settimanale. Si tratta, comunque, di un risultato piuttosto sorprendente, visto che è stato ottenuto proprio mentre i titoli azionari della stessa azienda americana erano in fase di declino. Più di ottomila call improntate all’acquisto dei prodotti in questione è passata di mano, 2,6 volte il numero di opzioni put improntate invece alla vendita: questo ampio scambio ha rappresentato di fatto una strategia volta a far acquisire 1.500 call relative al mese di aprile e a vendere lo stesso numero di put a un prezzo di dieci dollari.
Bank of America, possibile acquisizione con strategia buy-write
Bank of America, General Electric e Oracle Corporation sono tre delle migliori compagnie in grado di poter sfruttare in maniera efficace la cosiddetta strategia di “buy-write”: almeno, questo è quanto emerge dall’ultimo report di Goldman Sachs, la quale ha voluto condurre un’indagine approfondita sugli investimenti finanziari. Ma cosa si intende esattamente col termine buy-write? Di solito si va a coinvolgere l’acquisto di un determinato titolo azionario e la cessione di una opzione call. In particolare, secondo gli strateghi John Marshall e Maria Grant, la procedura può essere considerata più che attraente, visto che una vendita della opzione call pari al 12% al di sopra del prezzo dell’azione consentirebbe ai risparmiatori di guadagnare circa sei punti percentuali per quel che concerne il rendimento totale.
L’opzione su Kraft e i prezzi del grano aumentano le scommesse bearish
I trader finanziari di opzioni hanno provveduto a potenziare le loro scommesse di tipo bearish (al ribasso) su Kraft Foods: tra l’altro, bisogna anche sottolineare come moltissimi azionisti stiano vendendo i propri titoli, visto che il colosso alimentare deve far fronte alla difficile situazione relativa ai costi delle commodities, oltre che alla nota integrazione della britannica Cadbury. Le opzioni put, nel dettaglio, hanno subito un rialzo di 1,2 punti base, il livello più alto da tre anni a questa parte; intanto, il titolo Kraft è sceso fino a quota 29,13 dollari (-6,2%). L’azienda statunitense deve anche affrontare l’ostacolo non indifferente degli alti prezzi del grano e del frumento di questi ultimi tempi (si tratta dei maggiori rialzi dal 2008): gli elementi negativi, dunque, non mancano e stanno influendo di conseguenza sui principali strumenti da investimento, con il relativo hedge fund che si è visto costretto a tagliare dell’1% le holding.
Gli hedge fund potenziano le loro quote nei futures petroliferi
La settimana che si è appena conclusa ha portato con sé un’importante eredità per quel che riguarda gli hedge fund: i fondi speculativi, infatti, hanno incrementato le loro holding relative ai futures e alle opzioni sul petrolio greggio, tanto che si è arrivati fino al livello più alto degli ultimi tre mesi. In particolare, c’è da sottolineare come l’oro nero sia aumentato di ben 6,5 punti percentuali, dato che i fondi, insieme all’attività degli altri grandi speculatori, hanno potenziato le proprie posizioni all’interno del New York Mercantile Exchange (+24%): una conferma in tal senso è giunta dalla Commodity Futures Trading Commission. Che cosa è successo dunque di preciso? Gli hedge fund hanno sostanzialmente incrementato le posizioni nette, vale a dire le scommesse sugli aumenti del petrolio, per la quarta settimana consecutiva, dando così vita a uno dei più lunghi periodi di questo tipo.
Nuovo mutuo di Bpm: introdotta opzione per un Cap al 5%
Il Gruppo Banca Popolare di Milano sta rinnovando in maniera profonda il comporto relativo ai propri mutui immobiliari, rinnovando di frequente le proprie offerte in questo senso; rientra proprio in queste novità l’ultimo strumento della banca lombarda, il quale presenta, tra le sue caratteristiche più importanti, un tasso variabile che non oltrepassa il limite del 5%. Già verso la fine dello scorso anno, comunque, era stata presentata un’iniziativa abbastanza simile, vale a dire il mutuo con un Cap, in quella occasione fissato al 5,5%. Stavolta, però, si è voluto migliorare ulteriormente la struttura del prodotto, provvedendo a ridurre ancora lo stesso Cap: si tratta di una decisione importante, la quale dimostra chiaramente come vi sia l’intenzione di venire incontro a chi deve effettuare un acquisto così importante come quello dell’immobile.
CME lancerà a giugno i nuovi futures sul prezzo del formaggio
Il colore giallo associato al mondo della finanza non sarà breve un’esclusiva dei soli lingotti d’oro: il gruppo CME (Chicago Mercantile Exchange) ha infatti intenzione di lanciare tra un mese nuovi futures ed opzioni che prendono come riferimento il formaggio. L’obiettivo principe, in questo caso, è quello di puntare sulle grandi multinazionali del cibo che hanno a che fare con l’andamento dei prezzi dell’alimento in questione e che non hanno vissuto momenti facili dal punto di vista economico negli ultimi mesi. Il problema principale, in questo caso, risiede nei contratti relativi al latte, i quali non tengono attualmente conto dei prodotti del processo di lavorazione del formaggio. I contratti future di questo tipo andranno a rappresentare circa 20.000 libbre (novemila tonnellate) del formaggio semi-stagionato interno; gli strumenti finanziari verranno stabiliti dal punto di vista finanziario, il che significa che non vi sarà la possibilità di detenere l’opzione della spedizione fisica.
Vrway esercita seconda opzione di vendita per 1,4 milioni di euro
VRWay Communication è una media company con sede in Lussemburgo, che opera in prevalenza nel settore mobile, online e offline, soprattutto per quel che riguarda la pubblicazione di immagini panoramiche per aziende e pubbliche amministrazioni: la quotazione di riferimento di questa società è quella del mercato AIM Italia (Alternative Investment Market). L’ultima comunicazione effettuata dalla stessa VRWay assume una certa rilevanza per gli investitori, visto che è stata esercitata la seconda e ultima tranche relativa all’opzione di vendita. Quello che bisogna sottolineare, in particolare, è che la principale azionista della compagnia sopracitata, vale a dire VRWay International Ltd, si era impegnata già da tempo nell’acquisto, a seguito di semplice richiesta scritta ed in una o più soluzioni, fino a un massimo di un milione di azioni detenute dal comparto relativo alle comunicazioni e a un prezzo per ogni azione fissato, in maniera irrevocabile, a 2,80 euro.
Prima Industrie: offerta in opzione e warrant 2009-2013
Il cda di Prima Industrie, società per azioni leader mondiale per quel che riguarda il settore delle macchine laser, ha approvato nel corso della scorsa settimana un aumento di capitale: quest’ultimo è principalmente finalizzato a dotare la stessa compagnia dei finanziamenti necessari al sostegno del processo di riorganizzazione, consolidamento e sviluppo. Al di là dei dati prettamente economici, ciò che interessa è il fatto che questo aumento di capitale riguarderà oltre due milioni di azioni ordinarie, le quali avranno un valore nominale di 2,50 euro ciascuna; il totale di 5.600.000 euro sarà poi offerto in opzione a un prezzo di 6,80 euro, per un controvalore complessivo massimo, includendo anche il sovrapprezzo, pari a oltre 15 milioni di euro.