Cina supererà l’Europa nella produzione di auto nel 2013

Il 2013 potrebbe rappresentare una svolta nel mercato automobilistico mondiale. Infatti, la Cina dovrebbe superare l’Europa nella produzione di auto. E’ quanto emerge dalle proiezioni effettuate da tre società di consulenza internazionali (Ihs, Lmc Auto, PricewaterhouseCoopers) e due grandi case d’affari svizzere (Ubs e Credit Suisse). Secondo quanto pubblicato dal Financial Times questa mattina, la Cina produrrà 19,6 milioni di auto e veicoli commerciali leggeri contro i 18,3 milioni di Unione Europea, Russia e Turchia. In base alle ultime proiezioni, il mercato dell’auto dovrebbe crescere del 2,2%.

Nel 2012 la crescita della produzione mondiale di auto era avvenuta a un ritmo del 4,9%. Nel 2013 l’Europa non dovrebbe produrre più di un quinto delle automobili messe sul mercato su scala globale, ben al di sotto del 35% del 2011. Bisogna ricordare che nel 1970 quasi un auto su due veniva prodotta negli stabilimenti industriali delle aziende europee. Rispetto al 2000 in Cina la produzione di auto sarà di ben 10 volte maggiore.

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Nel Duemila in Cina veniva prodotto solo il 3,5% del mercato globale dell’auto. Nel 2013 la percentuale salirà intorno al 23,8%. E’ chiaro che il boom della Cina dovrebbe favorire i grandi colossi automobilistici europei, soprattutto quelli tedeschi ma anche il marchio italiano Ferrari, che da tempo sta crescendo nell’ex Impero Celeste, tanto che Pechino è ormai il secondo mercato mondiale della casa di Maranello. I dati rilasciati dal Financial Times hanno messo il turbo alle azioni automobilistiche tedesche alla borsa di Francoforte. Volkswagen, che in Cina ha costruito da tempo il suo primo mercato mondiale, guadagna più del 3%, mentre Porsche segna un rialzo del 4,5%.

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Ottimo andamento anche per Bmw, che sale del 3,7%, e per Daimler (+2,3%). Queste ultime due case automobilistiche teutoniche gosono di un’ottima posizione sia sul mercato cinese che su quello americano, dove il via libera del Parlamento USA alla legge di bilancio dovrebbe favorire molto i costruttori di auto tedeschi. In Italia, invece, ci sono ancora molte incognite su Fiat, che oggi sale del 2,8% a 3,896 euro.

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