Credit Default Swap: la Turchia converge verso i Bric

La Turchia sta convergendo sempre di più verso le performance realizzate dai cosiddetti paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) in relazione al mercato del credito: come è stato possibile un simile andamento economico e quali possono essere le conseguenze per gli investitori finanziari? Anzitutto, bisogna conoscere le radici del momento positivo in questione e possono essere rinvenute nella forte espansione economica, la quale ha provocato un vero e proprio default nei costi assicurativi, giungendo fino ai minimi del 2010 nei confronti dei già citati paesi emergenti. La differenza più evidente si può notare nel costo dei Credit Default Swap (gli strumenti conosciuti anche con l’acronimo Cds) a cinque anni che prendono come riferimento principale i junk bond turchi, e i prodotti cinesi, visto che vi è stata una riduzione di ben settanta punti base nel confronto; tra l’altro, Moody’s e Fitch hanno provveduto ad innalzare fino a “positivo” l’outlook di Ankara.


Secondo Erkin Isik, economista presso la filiale di Istanbul di Fortis Bank, la Turchia e la Cina rappresentano due nazioni molto diverse tra di loro, ma il calo nel rischio finanziario che viene percepito altro non è che il risultato dell’attuale grado di out-performance; inoltre, la stessa Turchia è stata colpita sì dalla crisi, ma molto meno violentemente rispetto ad altre aree geografiche, tanto che ora sta emergendo relativamente meglio.

Gli investitori stanno nutrendo una fiducia maggiore nei riguardi dell’ex Impero Ottomano, quindi il sistema economico può crescere al secondo miglior ritmo del G20, subito dopo la Cina; i tassi di interesse, poi, sono al loro minimo storico e ciò influisce sulla domanda locale di consumo. Gli swap della mezza luna sono calati di ventuno punti base al di sotto di quelli russi, il minimo annuale, mentre il confronto con la State Bank of India ha messo in luce un calo di 37 punti. Ankara sta già progettando la riduzione del debito pubblico fino al 42,3% del prodotto interno lordo, un obiettivo da raggiungere entro la fine di questo mese.

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