Il debutto di Agricultural Bank apre la strada a nuovi investimenti

Guardare alla Cina in questo momento per quel che concerne gli investimenti finanziari può dar luogo a due visioni differenti: si tratta, infatti, della terza economia a livello mondiale, un ottimo punto di approdo dunque e soprattutto un paese dalle dimensioni vaste e per tale motivo ancora più appetibile. Allo stesso tempo, però, l’ex Impero Celeste è uno stato forse troppo lontano per i risparmiatori del nostro paese, nonostante le sue promesse allettanti. Le capitalizzazioni globali sono guidate in modo deciso da compagnie della nazione asiatica (PetroChina, Icbc, China Mobile e China Construction Bank sono degli esempi formidabili), ma l’accesso non è sempre agevole. Una conferma in tal senso è giunta alla luce dell’ultima Ipo, ovvero quella che ha coinvolto Agricultural Bank, il quarto istituto di credito cinese appena quotato sul listino di Shanghai, anche se senza grandissimi entusiasmi (ma molto probabilmente con il tempo questo atteggiamento cambierà in modo radicale).


La partecipazione italiana alla maxi-operazione è stata praticamente nulla, ma non si può proprio approfittare del collocamento più consistente della storia della finanza (il valore di mercato potrebbe arrivare anche a 22,1 miliardi di dollari)? Il problema non è la nuova banca, dato che anche per i mercati di Shenzen e Shanghai l’accesso è piuttosto limitato e lo stesso discorso vale per Hong Kong. Nemmeo trader evoluti come Iwbank e Fineco sono in grado di risolvere questa situazione di “blocco”.

Un rimedio interessante può essere quello dell’acquisto di fondi comuni che sono autorizzati ad operare in territorio cinese o che svolgono le proprie attività principali sulla piattaforma di Hong Kong. Anche in questo caso, però, si deve prestare la massima attenzione: le autorità cinesi richiedono spesso la qualifica di Investitore Istituzionale Estero Qualificato. Secondo Morningstar, poi, i settori più appetibili sono quelli dei fondi comuni di investimento (Gam Star China Equity) e gli Etf (Db X-Trackers Ftse/Xinhua China 25 e Lyxor Etf China su tutti).

Lascia un commento