Dividendo L’Espresso in calo nel 2012

Contestualmente alla pubblicazione dei risultati di bilancio dello scorso anno, il Gruppo editoriale L’Espresso è diventato protagonista anche di un’altra operazione molto attesa dagli azionisti: in effetti, il consiglio di amministrazione della società proporrà all’assemblea dei soci del prossimo 23 aprile la distribuzione di un dividendo ben preciso per quel che concerne l’anno attualmente in corso. Volendo essere più precisi, esso ammonterà a 0,0629 euro per ogni singolo titolo azionario, una quota che si ottiene andando a considerare il valore lordo delle ritenute di legge. Tra l’altro, il monte dividendi che il gruppo in questione si può permettere sfiora i venticinque milioni di euro (24,98 milioni per la precisione).

►BILANCIO GRUPPO L’ESPRESSO 2011

Alla luce di quanto è stato appena spiegato, gli stessi azionisti dovranno segnare con un cerchio rosso la data del prossimo 24 maggio nel calendario finanziario: si tratta del giorno che è stato prescelto per il pagamento del dividendo, mentre per tre giorni prima è previsto lo stacco della quattordicesima cedola. Come deve essere letto questo dividendo dell’Espresso? Secondo la visione di gran parte degli analisti finanziari, si tratta dell’unica delusione in mezzo a tanti risultati buoni per quel che concerne il bilancio del 2011, visto che ci si attendeva più che altro una conferma di quanto era stato distribuito nel corso del 2010, vale a dire un dividendo pari a 0,074 euro per ogni azione.

►MANFELLOTTO NUOVO DIRETTORE DELL’ESPRESSO, PUBBLICITA’ ANCORA IN CALO

Il ribasso è quindi un dato di fatto, ma può essere giustificato con il consistente calo che è stato subito dalla raccolta relativa alla pubblicità (3,2 punti percentuali in meno, addirittura di poco superiore nei primi nove mesi). Il 2012 dovrebbe comunque essere caratterizzato da un risultato migliore, ma pur sempre in diminuzione rispetto ai precedenti 365 giorni. Non basteranno nemmeno gli attesi venticinque milioni di euro di risparmi per quest’anno per riuscire a porre un freno all’erosione del risultato netto.