L’Egitto emette bond decennali dopo oltre un anno

L’Egitto è riuscito a vendere titoli obbligazionari a dieci anni per la prima volta dall’inizio della rivoluzione di oltre un anno fa: questo evento così storico è stato caratterizzato da elementi ben precisi, in primis il rendimento medio, il quale è stato fissato oltre il 17%, in linea con le previsioni degli analisti finanziari e con la nazione che cerca di stabilizzarsi da diversi punti di vista. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da precisare che il governo del Cairo ha emesso un milione di sterline egiziane in bond che giungeranno a maturazione nel mese di aprile del 2022, secondo quanto reso noto dalla banca centrale. L’ultima quotazione di questo tipo risaliva addirittura al gennaio del 2011, quanto il ritorno economico fu più basso (il 13,04% per la precisione).

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In aggiunta a questa negoziazione, il paese africano ha anche immesso sul mercato titoli a tre e sette anni. L’offerta in questione non è altro che una tranche del piano predisposto dal ministero locale delle Finanze; il dicastero economico, infatti, è intenzionato a ricavare circa 27,5 miliardi di sterline egiziane dalle vendite di obbligazioni nel corso del quarto trimestre fiscale, un periodo temporale che è cominciato proprio ieri. La nazione ha da tempo bloccato queste specifiche cessioni, in particolare quelle di lungo termine, puntando maggiormente su strumenti a breve , un obbligo che si è reso necessario alla luce della rivolta che ha spodestato l’ex presidente Hosni Mubarak.

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L’obiettivo finanziario è stato quello di scongiurare il pagamento di rendimenti più alti e di indebitarsi ulteriormente. I bond decennali sono stati accolti con un deciso entusiasmo dagli analisti, i quali hanno considerato l’evento come una notizia positiva, in quanto sintomatica della rinnovata fiducia relativa agli investitori. C’è però da sottolineare come tali prodotti risultino per il momento appetibili soltanto per gli acquirenti domestici.