ENI: risultati Q1 2011 eccellenti

Nel primo trimestre del 2011, un periodo segnato dagli eventi in Libia, il colosso del cane a sei zampe ENI ha riportato comunque degli ottimi risultati con una crescita a due cifre dei principali indicatori economici. Non a caso l’Amministratore Delegato di ENI, Paolo Scaroni, ha dichiarato come i risultati Q1 2011 siano stati sostenuti dallo scenario petrolifero nonostante le incertezze legate alla ripresa delle attività in Libia. Di riflesso, ha aggiunto l’Ad della società, le prospettive di crescita e di redditività di ENI rimangono positive in virtù dei propri progetti di sviluppo presenti e futuri, della qualità del proprio portafoglio di asset, e della confermata solidità a livello patrimoniale. Nel dettaglio, l’utile Q1 2011 operativo adjusted è balzato del 18,4% a 5,13 miliardi di euro rispetto al periodo gennaio-marzo 2010; ottima progressione, con un +21,6%, anche per l’utile netto adjusted, che si è attestato a 2,22 miliardi di euro.

Di riflesso, l’utile netto è cresciuto del 14,6% a 2,55 miliardi di euro a fronte di un cash flow a 4,19 miliardi di euro. A livello operativo, a causa proprio della sospensione delle attività in Libia, la produzione di idrocarburi nel Q1 2011 è scesa dell’8,6%. Di contro, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna dalla società del cane a sei zampe, le vendite di gas, in linea tra l’altro con le attese, sono in ripresa con un +6% rispetto al Q1 2010.

Per quel che riguarda i fatti salienti che hanno riguardato Eni nel primo trimestre del 2011, la società ricorda come siano state acquisite in Ucraina due importanti licenze esplorative e di sviluppo, così come sono stati registrati nuovi successi, sempre a livello esplorativo, in Ghana, nel Mare del Nord britannico, e nel Mare di Barents. A livello di effetti di cambio, Eni ha inoltre precisato come l’influenza sui risultati del Q1 2011 sia stata marginale in quanto, con un -1,2%, il cambio tra l’euro ed il dollaro è rimasto sostanzialmente invariato.