Fed alza ancora i tassi dello 0,75%

La Fed continua per la sua strada di normalizzazione dei tassi, aumentandoli dello 0,75% per la seconda volta di seguito. Portandoli al 2,25-2,5% e decidendo di muoversi con piĆ¹ lentezza per i prossimi mesi.

Fed pronta a modificare ritmo rialzo tassi

Non ha stupito questo atteggiamento della Federal Reserve: era stato ampiamente annunciato. Ā Ma come sottolineato, dopo questa accelerazione iniziale, il ritmo sarĆ  differente per quel che concerne i prossimi mesi. Il presidente della Fed Jerome Powell ha spiegato, nel corso della conferenza stampa dedicata, che non si esclude un altro rialzo simile il prossimo 21 settembre.

Una decisione che verrĆ  presa in base ai dati che verranno raccolti, tenendo conto che se lā€™orientamento diventerĆ  piĆ¹ restrittivo, la banca centrale americana punterĆ  a un rallentamento dei rialzi.

Gli esperti sottolineano che pur aumentando i tassi d’interesse, la Fed ĆØ comunque diventata piĆ¹ cauta rispetto a prima rimuovendo la forward guidance. Il ritmo dei rialzi sarĆ  piĆ¹ tenue,Ā  soprattutto se gli Stati Uniti dovessero cadere in uno stato di recessione.

Bisogna tenere conto, tra le altre cose, che ad agosto non sono previste altre riunioni della Fed e quindi i dati del prossimo mese potrebbero avere unā€™influenza importante. La Federal Reserve, secondo gli analisti, si ĆØ messa in una posizione che le consente di accelerare o decelerare in base ai dati che verranno raccolti.

Il comunicato del Fomc ha comunque sottolineato che “i recenti indicatori di spesa e produzione hanno rallentato, ma l’aumento dei posti di lavoro rimane robusto e il tasso di disoccupazione basso, con un’inflazione che resta elevata“. Un contesto che spinge la Fed a lavorare per far scendere lā€™inflazione allā€™obiettivo del 2%.

Possibile recessione sul medio termine

ƈ importante sottolineare che al momento la curva dei tassi 10-2 anni non cambia, segno di una recessione che potrebbe essere dietro le porte.Ā  E il fatto che manchi una indicazione chiara futura crea incertezza nei mercati che potrebbe portare a una piĆ¹ alta volatilitĆ  su breve termine. E si aspettano che nel medio termine, nel caso in cui la Fed continuasse a rialzare i tassi a un ā€œlivello restrittivoā€, si possa raggiungere effettivamente una recessione.

Qualcosa che i mercati hanno giĆ  visto negli anni ’80 sotto la presidenza Fed di Paul Volcker e con Ronald Reagan come presidente degli Stati Uniti.Ā  In quel caso il tasso dei Fed Funds arrivĆ² al 15,9% con un picco del 19,1% nel giugno del 1981. Non si pensa perĆ² che ora possa verificarsi una simile congiunzione. Sia perchĆ© non ci si trova nello stesso periodo storico sia perchĆ© al rialzo dei tassi corrisponde anche un taglio di bilancio.

 

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