Futures: ottimo rialzo del mais a Chicago

Gli investitori che hanno sottoscritto futures sul mais si staranno sicuramente fregando le mani: i contratti relazionati alla commodity alimentare sono infatti riusciti ad avanzare in maniera decisa presso il Chicago Board of Trade, grazie soprattutto alle piogge che hanno colpito il Midwest americano (per intenderci, si tratta della regione che comprende stati come l’Ohio, l’Indiana e l’Illinois). C’è comunque da dire che anche il grano e i semi di soia sono stati capaci di rialzi importanti. I futures sul mais, più precisamente le spedizioni relative al mese di luglio, hanno guadagnato 1,2 punti percentuali, innalzando la loro quota fino a 7,68 dollari per ogni bushel, prima di essere scambiati a 7,67 dollari a Singapore. Gli strumenti che osservano da vicino le performance del grano e dei semi di soia hanno invece conseguito aumenti più contenuti, rispettivamente dello 0,6% e dello 0,2%. I prossimi dieci giorni non promettono nulla di buono per il Midwest, anzi si parla con insistenza di probabili alluvioni: lo stesso discorso non può invece essere valido per l’Europa e per i suoi relativi raccolti.

Come hanno spiegato molti analisti, il rally in questione non può che essere una continuazione delle tematiche legate al clima, sia per quel che concerne gli Stati Uniti, sia in relazione al Vecchio Continente. Le temperature del mese di maggio dovrebbero calare al di sotto dello zero, soprattutto nelle Grandi Pianure nordamericane: in questa zona, infatti, il clima è più rigido rispetto al resto del territorio, dunque non si può non associare questo elemento ai raccolti di mais.

Tra l’altro, la commodity non è in grado di germogliare al di sotto dei cinquanta gradi, secondo quanto riferito dall’Università dell’Iowa, pertanto bisogna prestare la massima attenzione alle temperature del terreno. Vi sono alcune zone, poi, in cui il mais ha bisogno di essere piantato dal 12 aprile al 2 maggio, in modo da raggiungere una performance compresa tra il 95 e il 100%.