General Electric emette due tranche di bond

General Electric Company, la celebre multinazionale americana attiva nel campo della tecnologia e dei servizi, ha provveduto ad emettere 3,1 miliardi di dollari di nuovo debito nel corso della giornata di ieri: si tratta della maggior offerta finanziaria per quel che riguarda il colosso di Fairfield nel secondo trimestre del 2012, a dimostrazione che gli acquirenti si trovano a maggiora agio con i titoli obbligazionari societari. Entrando maggiormente nel dettaglio, una parte della quotazione, 1,1 miliardi di dollari, ha contemplato titoli a tasso variabile, mettendo a disposizione degli investitori un rendimento che è 0,70 punti percentuali al di sopra del Libor (London Interbank Offered Rate) a tre mesi.

GENERAL ELECTRIC EMETTE QUATTRO MILIARDI IN OBBLIGAZIONI
In aggiunta, i restanti due miliardi di dollari sono andati nella direzione di una cedola pari al 2,30%, con la scadenza fissata in cinque anni e 1,50 punti di spread per quel che concerne i medesimi prodotti offerti dal Tesoro americano. C’è però da sottolineare come originariamente fosse prevista soltanto l’offerta quinquennale, ma la sottoscrizione in eccesso è andata così bene che si è scelto di puntare anche su una ulteriore tranche. Tra l’altro, la stessa General Electric ha riportato un declino di ben dodici punti percentuali nei primi tre mesi di questo anno; l’amministratore delegato Jeff Immelt ha fatto sapere agli investitori quali sono le sue aspettative in merito al breve termine, in particolare quelle relative ai margini industriali, destinati ad accelerare grazie a delle buone performance.

GENERAL ELECTRIC: LE NUOVE OBBLIGAZIONI CAPITAL EUROPEAN FUNDING

A dire la verità, però, la positiva accoglienza che è stata riservata ai bond della multinazionale deve essere collegata al fatto che si tratta dell’unica emittente del mercato in questione, almeno secondo quanto accertato da analisti e ricercatori. D’altronde, l’emissione a cui si sta facendo riferimento rappresenta la maggiore in assoluto per quel che riguarda le obbligazioni da quando Volkswagen ha lanciato sul mercato i suoi 3,3 miliardi di dollari.

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