Grecia, il crollo dei bond preoccupa i risparmiatori

Continua senza sosta il ribasso dei titoli di stato greci. La speculazione che si sta ritorcendo con veemenza sulle borse, non risparmia nemmeno Atene, su cui si è tornati a colpire a piene mani mettendo in evidenza la crisi nel dialogo fra creditori internazionali e governo sulle riforme in via di approvazione al parlamento.

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I bond decennali si sono attestati sotto quota sessanta per un rendimento che ora oltrepassa l’11%, come durante l’estate dello scorso anno. In picchiata anche il bond triennale 4,75% 2019, fra i più scambiati, che rende oltre il 13%, mentre il bond 3,375% 2017 in scadenza fra 18 mesi è sceso a 86 e rende il 14,5%. Sullo sfondo c’è il tonfo della borsa di Atene, trascinata al ribasso dal crollo delle quotazioni delle banche, un po’ come in tutto il resto d’Europa.

Dal punto di vista strettamente politico, la Grecia e i creditori internazionali devono concludere al più presto la prima revisione del terzo piano di salvataggio del Paese.

La Grecia ritiene che l’esame dei creditori internazionali sul progresso delle riforme, condizionali al terzo programma di ‘bialout’, riprenda la settimana prossima per concludersi dopo altre due settimane. Lo dice al parlamento il ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos. “Il nostro compito è di convincerli [i creditori] sulla possibilità di arrivare a un avanzo primario pari a 3,5% del Pil ogni anno” spiega. “A questo contribuiranno le riforme delle pensioni e del fisco nel 2018″. “Pensiamo che [i capi della missione] tornino a tempo debito, non questa settimana ma un giorno della prossima. Le squadre dei tecnici continuano a discutere delle dimensioni del ‘buco’ di bilancio. Una volta che le istituzioni avranno fatto ritorno avremo due settimane per arrivare all’accordo definitivo” conclude.

 

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