Investire in tempi di crisi puntando sulla solidità degli emittenti

L’attuale fase di mercato, avvolta in un alone di incertezza a causa della crisi dei debiti sovrani europei, porta gli investitori a muoversi con la massima prudenza restando lontando dagli asset storicamente più rischiosi in tempi di crisi. In certi frangenti di estrema volatilità, l’ansietà rischia di giocare brutti scherzi amplificando la fantasia nelle scelte di investimento e aumentando contestualmente il rischio di errore. Tuttavia, secondo quanto afferma Manuela D’Onofrio, direttore investimenti di Unicredit Private Banking, il problema non è scegliere la tattica, cioè se restare sulla difensiva o passare improvvisamente all’attacco, bensì capire che tipo di approccio bisogna tenere oggi sui mercati.

Intervistata da Il Sole-24 ore Plus, l’esperto di UBP ritiene che innanzitutto non dovrebbe esserci più un approccio basato sul domestic bìas, “ovvero la tendenza a investire in cose che conosciamo o crediamo di conoscere meglio, come i titoli italiani”. La globalizzazione e l’interconnessione tra i vari mercati finanziari dovrebbe aver spazzato via questa tendenza, anche se qualche investitore di vecchia data tende a privilegiare sempre il mercato domestico. L’esperto fa notare come da inizio anno la borsa di Francoforte sia stata finora positiva, seppur di pochi punti percentuali, mentre la borsa di Milano abbia mostrato una performance negativa di oltre dieci punti percentuali.

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Investire a senso unico nel mercato domestico avrebbe comportato perdite o comunque grande fatica per ottenere un risultato positivo dai propri investimenti. La morale per la D’Onofrio è che “per investire in modo profittevole non bisogna considerare lingua, passaporto o passioni, ma prima di tutto le valutazioni quantitative”. L’esperto di UBP ritiene che oggi i migliori indicatori di rischio (una sorta di “termometro della crisi”) siano da ricercare nello spread Btp-Bund e nello spread Bonos-Bund.

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Secondo la D’Onofrio, il faro da osservare per investire oggi sui mercati è “la solidità degli emittenti obbligazionari e delle società di cui sottoscrivere azioni”. Insomma, bisogna prestare attenzione ai fondamentali quali basso indebitamento, utili e dividendi costanti, diversificazione sui mercati, buoni fatturati. Infine, la D’Onofrio regala una “chicca” sulla tattica da seguire in futuro. L’esperto afferma che è fondamentale “cambiare opinione e strategia”, senza restare attaccati alle certezze del passato. Secondo il direttore investimenti di UBP “anche per la gestione dei portafogli vince chi sa adattarsi ai cambiamenti”.

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