Investire nei paesi emergenti nel 2013 secondo Belgrave C.M.

I mercati emergenti restano senza dubbio quelli con una maggiore attrattività agli occhi degli investitori internazionali, grazie a un basso livello di indebitamento, finanze pubbliche sotto controllo e un elevato potenziale di crescita nei prossimi anni. Tuttavia, negli ultimi tempi qualche economista ha lanciato l’allarme di possibili bolle nel settore del credito, delle infrastrutture e degli immobili in alcuni paesi-chiave, come ad esempio la Cina. Secondo Mattia Nocera, ceo e chief investment officer di Belgrave Capital Management, il rischio bolla in Cina è smentito dai numeri.

L’esperto di Belgrave, appartenente al gruppo bancario svizzero Banca del Ceresio, ha dichiarato in un’intervista a Plus24 de Il Sole-24 Ore che “non si può pensare agli emergenti come a un blocco di paesi con economia e mercato omogeneo”. Nocera fa notare che lo sviluppo di Cina e India ha “stimolato più opportunità di investimento in Asia a scapito dei rimanenti mercati emergenti”. L’esperto allontana i timori di una possibile bolla in settori-chiave in Cina, ritenendo sostenibile il processo di sviluppo in atto ormai da oltre dieci anni.

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Nocera guarda con interesse anche al Giappone, a seguito dell’avvento del nuovo esecutivo guidato da Shinzo Abe e grazie alle mosse ultra-espansive della Bank of Japan. L’esperto sottolinea che “i fondamentali delle società giapponesi sono solidi”. Infatti, molte aziende sono profittevoli e con elevata liquidità in cassa. Inoltre, le valutazioni sono favorevoli in termini di rapporto p/b e di dividend yield. La Sicav Vitruvius di Belgrave ha tre comparti azionari che investono in paesi emergenti: uno globale, uno dedicato alla Cina e un altro pan-asiatico (Giappone e Australia inlcusi).

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Belgrave punta molto sul settore dei consumi, mentre tra le società più interessanti troviamo la coreana Samsung Electronics, Sberbank, Turkiye Halk Bankasi e Hsbc: si tratta di società con buona capitalizzazione, solidi bilanci e ben posizionate per sfruttare la crescita del credito al consumo e dei redditi del ceto medio delle rispettive aree geografiche. In Cina piacciono molto Uni-Presidente China (bevande e instant noodles), le internet company Sina Corp e Qihoo 360. Infine, Nocera segnala anche Beijing Capital International Airport (gestione logistica dell’aeroporto di Pechino).

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