Risparmio e investimenti: quando il conto corrente è tutto

In questi ultimi giorni non si è fatto che parlare di continuo dell’impatto che avrebbe avuto la manovra finanziaria sui risparmiatori italiani, di quanto saranno tassate le rendite, e quanto si dovrà pagare per il bollo sul deposito titoli. Però per la stragrande maggioranza dei cittadini italiani il problema è un altro, ovverosia quello per cui risparmiare è diventato sempre più difficile, e spesso anche sempre più rischioso. E allora, per non imbattersi in brutte sorprese, non sono rari oramai i casi per cui i risparmiatori preferiscono rimanere liquidi, magari “investiti” in un conto corrente che offre una remunerazione bassa, e che di conseguenza permette sostanzialmente di azzerare o quasi il rischio. L’unico rischio, in tal caso, è dato dall’eventuale fallimento della banca dove i soldi “giacciono” in conto corrente; ma c’è sempre il Fondo interbancario di tutela dei depositi che, nel caso malaugurato, può venire in soccorso al correntista per ottenere i propri risparmi.

Sul mercato tra l’altro non mancano i conti correnti remunerati, spesso online al 100%, ovverosia con operatività solo attraverso il canale telefonico oppure Internet. Spesso, per poter strappare un rendimento più elevato dalle giacenze libere in conto corrente, occorre sfruttare opportune promozioni che, quasi sempre, sono rappresentate dall’apporto di denaro fresco presso una nuova banca.

Ed allora in questo caso si può ottenere anche un tasso dell’ordine del 3% annuo lordo che di questi tempi, e con questi rischi, è tutto oro che cola. Al riguardo ricordiamo come la tassazione sulle giacenze libere in conto corrente sia attualmente al 27%. Questo significa, ad esempio, che sul 3% annuo lordo il guadagno netto su 10.000 euro medi di giacenza in conto è pari al 2,19%, ovverosia 219 euro di interessi al netto. E se l’imposta di bollo sul conto corrente non la volete pagare, ricordiamo che, in alternativa, ci sono anche i conti di deposito online che, in promozione, di norma offrono remunerazioni più elevate.

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