La Libia prova a focalizzarsi sulla finanza islamica

La cattura e l’uccisione di Muammar Gheddafi è già storia, la Libia dovrà dimostrare di sapersi riprendere dopo questa feroce guerra civile, un rilancio che potrebbe essere soprattutto di tipo economico: in effetti, la banca centrale della nazione africana sta preparando nel dettaglio una legge che consenta ai prestatori e agli emittenti di vendere bond islamici (i celebri sukuk) come parte degli sforzi per lo sviluppo di nuovi servizi bancari. Il legislatore ha già provveduto a formare un apposito comitato, in modo da porre in essere una scelta equilibrata e giusta. La Libia può vantare quindici istituti di credito sul proprio territorio, tutti ben attivi nell’ambito dell’emissione di sukuk, i titoli obbligazionari conformi alla legge della Shariah.

Alcune di queste banche, tra l’altro, hanno espresso il desidero di aprire delle filiali che si occupino esclusivamente di questi prodotti, senza dimenticare quegli investitori locali che sono intenzionati a puntare su tale struttura. Quindi, occorre attendersi un sistema creditizio impostato sul modello islamico, con qualche altro gruppo estero che comunque sarà sempre specializzato su tali strumento, come l’Albaraka Banking Group, istituto di credito del Bahrain destinato a operare in Libia grazie a una opportuna licenza. Le vendite internazionali di sukuk sono salite fino a 18,9 miliardi di dollari nel corso di quest’anno, un dato che deve essere confrontato con i 13,5 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno, un incremento davvero importante.

I bond islamici, inoltre, dovrebbero trovare ottima linfa anche in altri paesi dell’Africa settentrionale, nei quali sono divampate rivolte e tensioni politiche; l’Egitto, ad esempio, è pronto a istituire un testo normativo che consenta queste quotazioni e lo stesso discorso vale anche per la Tunisia. Soltanto tre emittenti sovrani arabi, comunque, beneficiano di bond simili: il rendimento del titolo triennale di Dubai è giunto fino al 5,12% in calo di 0,62 punti base, uno dei valori più bassi dell’ultimo mese.

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