Lubrizol: volumi da record per le opzioni call

Il trading relativo alle opzioni di Lubrizol Corporation è giunto ai suoi massimi livelli dell’ultima settimana: gli strumenti finanziari collegati alle performance della compagnia chimica statunitense sono stati infatti protagonisti di questo immediatamente prima che l’offerta di acquisto di Berkshire Hathaway facesse lievitare anche i titoli azionari (+28%). Volendo essere più precisi, le opzioni call sono aumentate fino a oltre 2.900 contratti e lo stesso discorso vale anche per gli strumenti relativi al mese di aprile, in netto rialzo. Collegare questo andamento positivo all’interesse di Berkshire è più che sospetto, così come ha anche sottolineato Ophir Gottlieb, analista presso la Livevol Inc. di San Francisco, il quale ha parlato espressamente di un acquisto “mascherato” di opzioni call.


L’acquisizione da parte della gigantesca creatura del miliardario Warren Buffett prevede l’esborso di circa nove miliardi di dollari, con la stessa Berkshire che provvederà a pagare 135 dollari in denaro cash per ogni azione, ventotto punti percentuali in più rispetto all’ultimo prezzo di chiusura di Lubrizol. La società di Wyckliffe non ha rilasciato alcun commento a tal proposito per il momento, ma si sa comunque con certezza che Citigroup e Evercore Partners sono stati in passato i principali consulenti finanziari per quel che riguarda operazioni simili. Il volume di affari generato dalle call di Lubrizol ha raggiunto dunque una quotazione da record. In effetti, sono state scambiate più di ventimila opzioni, una media notevolmente superiore a quella delle ultime quattro settimane e a quella delle opzioni put da vendere.

I contratti più gettonati sono stati quelli di settembre (135 dollari), i quali rappresentano i quattro decimi dell’intero volume, mentre un blocco di call relative ad aprile (110 dollari) è stato scambiato nel corso della mattinata. Ogni call fornisce l’opportunità di acquistare cento titoli azionari per un determinato ammontare, il cosiddetto “strike price”, a partire da una data ben precisa; gli investitori utilizzano questa soluzione per contrastare più efficacemente le fluttuazioni dei prezzi azionari.

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