Mediobanca una una view negativa su Piaggio

Il titolo Piaggio sta evidenziando un andamento negativo a Piazza Affari, dopo aver perso più del 2% nella giornata di ieri. Le azioni della casa motociclistica di Pontedera perdono quasi mezzo punto percentuale e attualmente mostrano una quotazione intorno a 2,18 euro. Il titolo è, però, sceso sui minimi degli ultimi tre giorni a 2,13 euro, mentre solo due giorni fa i prezzi avevano toccato il livello più alto degli ultimi 7 mesi a 2,28 euro. A pesare sull’andamento del titolo sono i dati provenienti dall’India.

Ieri l’associazione dei produttori di veicoli indiani (Siam) ha pubblicato i dati sulle immatricolazioni in India nel mese di dicembre. Il risultato è stato poco convincente: il mercato delle tre ruote ha evidenziato una crescita del 6% su base annua, in netto rallentamento rispetto al progesso in doppia cifra mostrato nei due mesi precedenti. Il dato ha confermato quanto sia incerto e poco prevedibile il mercato indiano. Mediobanca ha espresso tutte le sue perplessità sul titolo.

PORTAFOGLIO AZIONARIO 2013 SECONDO EQUITA SIM

La banca d’affari ha confermato la sua raccomandazione sul titolo a “underperform”, ovvero farà peggio del mercato, mentre il target price assegnato è pari a 1,6 euro, cioè il 36% in meno rispetto ai valori correnti. Secondo Mediobanca, nell’ultimo mese Piaggio ha guadagnato il 15% circa alla borsa di Milano, ma contemporaneamente le stime di consensus sull’eps sono scese del 2,4% e il flusso di notizie sul titolo non è stato affatto positivo. Inoltre, il mercato delle due ruote in Italia continua a fare molto male: a dicembre c’è stato un calo del 33% su base annua, con maggiore debolezza nelle vendite di scooter e ciclomotori.

PIAGGIO E’ DA COMPRARE SECONDO CITIGROUP

L’anno fiscale 2012 si è chiuso con un calo del 27%, peggio delle stime di Mediobanca (-23,5%). Piagggio sta anche perdendo quote di mercato: nel 2012 la quota è scesa al 26% dal 28% circa dell’anno precedente, nonostante sia avvenuta la riorganizzazione del business. Secondo Mediobanca, le prospettive non sono incoraggianti, considerando le ultime rilevazioni Istat sulla fiducia dei consumatori e sul crollo del potere d’acquisto delle famiglie italiane.

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