Il nuovo rating spagnolo fa calare i futures petroliferi

Il petrolio è calato dopo aver toccato il suo livello più alto delle ultime quattro settimane a New York: il ridimensionamento del rating creditizio della Spagna ha inciso in maniera profonda su queste quotazioni, tanto da influire in modo decisivo sulla domanda di carburante per quel che riguarda il continente europeo. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che i contratti futures collegati al greggio sono scesi di oltre 0,8 punti percentuali al momento dell’annuncio del declassamento della nazione iberica da parte di Standard & Poor’s. La qualità petrolifera West Texas Intermediate potrebbe subire la stessa sorte nel corso della prossima settimana, in particolare alla luce della minore fiducia nei confronti dell’area dell’euro e della crescita inferiore alle attese dell’economia americana.

I FUTURES SUL PETROLIO CRESCONO GRAZIE AI BENI DUREVOLI AMERICANI
Secondo la maggior parte degli analisti, l’outlook economico è leggermente peggiorato rispetto a qualche mese fa nell’eurozona, ragione per la quale gli attuali livelli dovrebbero rimanere inalterati fino al prossimo mese di giugno. Questo vuol dire che il rischio geopolitico la sta facendo da padrona sui prezzi di qualsiasi commodity. Le spedizioni di greggio relative al mese di giugno hanno ceduto ottantuno centesimi di dollaro presso il New York Mercantile Exchange, attestandosi a quota 103,74 dollari il barile. La giornata di ieri era stata invece contraddistinta da una buona crescita oltre i 104 dollari.

PREVISIONI PREZZO BENZINA 2012

Il petrolio Brent ha invece fatto registrare un declino di trentaquattro centesimi (-0,3% per la precisione) a Londra, con il medesimo mese a caratterizzare il tutto. Il petrolio newyorkese, tra l’altro, ha una resistenza tecnica che dura ormai da cinquanta giorni; i contratti futures hanno interrotto bruscamente la loro avanzata, con le vendite di ordinativi che si sono avvicinate ai livelli di resistenza. Intanto, la Libia ha pianificato il superamento del proprio output pre-guerra civile nel giro dei prossimi due mesi, una notizia incoraggiante per l’oro nero.

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