Portogallo: cessione da 3,5 miliardi di euro per i bond sindacati

Ammontano a ben 3,5 miliardi di euro le obbligazioni a cinque anni che il Portogallo ha provveduto a vendere nella sua prima vendita di bond sindacati dell’anno: i titoli in questione hanno beneficiato di un prezzo pari a 360 punti base al di sopra del tasso midswap di mercato, secondo quanto rilevato dagli analisti finanziari. L’ultima cessione di questo tipo era avvenuta praticamente un anno fa, il 10 febbraio del 2010. C’è da dire, tra l’altro, che la differenza di rendimento tra le obbligazioni lusitane a dieci anni e i bund tedeschi ha raggiunto un vero e proprio record per quel che concerne l’area dell’euro; la nazione dovrebbe seguire con tutta probabilità l’esempio della Grecia, alla disperata ricerca di un pacchetto di salvataggio economico dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale.

Secondo Nomura International, visto che vi sono stati di recente dei cambiamenti nel trading delle obbligazioni periferiche e che lo stesso governo di Lisbona non può beneficiare di grossi riscatti almeno fino ad aprile, è quantomeno irragionevole attendersi che il paese rinunci agli stimoli economici. Le previsioni del 2011 parlano di una vendita di bond pari a venti miliardi di euro, la quale dovrebbe consentire di finanziare il budget e far fronte al debito in scadenza: a tal fine si stanno accrescendo le tasse e implementando tagli di spesa, così da convincere gli stessi investitori ad essere più fiduciosi nei confronti della situazione finanziaria complessiva.

Inoltre, le stime complessive del 2010 dovrebbero far emergere un deficit di bilancio pari al 7% del prodotto interno lordo, una percentuale inferiore rispetto alle previsioni degli economisti (7,3%); come ha precisato il premier Josè Socrates, il Portogallo punta al 4,6% del Pil in questo 2011, in modo da rientrare nel parametro europeo del 3% nel 2012. La cessione obbligazionaria verrà curata da banche prestigiose, quali Barclays, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Hsbc e Morgan Stanley.