Raiffeisen si sofferma sugli emergenti: focus su India, Turchia e Cechia

È diventata quasi un’abitudine soffermarsi, a livello di investimenti finanziari, sulle principali economie emergenti del panorama internazionale, un attestato di fiducia importante, visto che esse vengono ritenute da numerosi analisti come la principale ancora di salvataggio per affrontare la crisi: l’ultima analisi di questo tipo giunge direttamente da Raiffeisen, gruppo bancario tedesco spesso alle prese con indagini simili, il quale ha messo in luce gli interessanti trend di crescita delle economie dell’Europa centro-orientale, in particolare in nazioni come la Polonia e la Repubblica Ceca. Ma il riferimento va anche al di là di questa specifica zona, contemplando persino la Turchia, paese che gode di ottima salute attualmente, e l’India. Cerchiamo di approfondire le situazioni che vivono Repubblica Ceca, India e Turchia per comprendere il modo con cui si possono sfruttare momenti così positivi.

La ripresa ceca è di tutta evidenza: la produzione dell’industria rappresenta un’ottima spinta per tali incrementi, con le esportazioni in buon rialzo e valori medi superiori alle attese degli analisti. Inoltre, l’inflazione si mantiene ancora stabile su livelli fondamentali (l’ultimo tasso di interesse promosso dalla banca centrale ammontava allo 0,75%). Il discorso che può essere fatto in relazione alla Turchia è davvero molto simile. In effetti, i titoli azionari della Repubblica della mezzaluna sono stati in grado di porre in essere ricavi molto promettenti (anche vicini ai dieci punti percentuali), mentre non bisogna dimenticare i profitti dell’indice Ise 100 (+14%).

Inoltre, le banche turche, grazie ai loro consistenti portafogli obbligazionari, godono di prospettive molto migliori rispetto agli altri istituti. Infine, c’è l’India: perno del gruppo Bric, la nazione asiatica si sta affermando quest’anno come uno dei maggiori mercati emergenti, grazie al buon andamento delle quotazioni e agli alti flussi di mezzi che provengono dagli investitori stranieri, uno dei motori propulsivi del comparto dei titoli azionari: per i prossimi mesi l’outlook sarà ancora positivo, a tutto vantaggio delle contrattazioni.