Rottura dell’Euro a breve?

Il premier Britannico rilancia l’allarme; David Cameron lancia l’ennesimo allarme sul rischio di una spaccatura interna nella zona Euro, con conseguenze impreviste sui debiti sovrani. Secondo Cameron, nessun paese sarebbe escluso dagli effetti di una scissione dell’area Euro oppure anche “solo” dall’uscita di un Paese, come potrebbe essere la Grecia.

Il discorso del premier si conclude con una posizione molto chiara; secondo Cameron, i Paesi Membri dell’Euro si trovano di fronte ad una scelta che condizionerà pesantemente la Moneta Unica. Da un lato, se le cose procedono come ora la scissione sarà inevitabile ed andrà gestita con uscite strategiche e possibili ribaltamenti importanti negli equilibri mondiali, visto che il diretto concorrente del Dollaro USA verrebbe a meno nella sua posizione di forza.

L’unica alternativa è un ricompattamento sia politico che monetario; la gestione dei debiti pubblici, la gestione delle politiche monetarie e le scelte importanti dovranno subire una stretta ed anche gli aiuti dovranno essere più mirati. Si pensa nuovamente all’introduzione degli Eurobond per garantire la stabilità oltre che a misure simili per dare forza ad un esecutivo ancora troppo distante e disorganizzato.

Il problema sollevato è ancora una volta lo stesso; sembra che l’Eurotower sia ormai distante dalla finanza Europea e completamente ferma ad aspettare i risultati degli aiuti inviati; il disastro della Grecia è seguito “alla finestra” e dopo il default controllato (deciso alla fine unicamente dal programma swap più che dagli aiuti) ora anche il rischio di uscita dalla Moneta Unica viene visto con distacco e quasi disinteresse.

CRISI GRECIA PESA A PIAZZA AFFARI

In realtà ci si stà lentamente accorgendo che l’istituzione che dovrebbe governare sull’Euro è stata completamente inadeguata al periodo di crisi precedente ed in un momento in cui dovrebbe prevalere la crescita c’è invece una seconda fase di arretramento.

CAUSE DELLA CRISI IN GRECIA

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