Per Sandag 300 milioni di dollari in nuove obbligazioni

L’acronimo Sandag sta a indicare la San Diego Association of Governments, vale a dire l’associazione dei governi locali, una sorta di organizzazione metropolitana della contea: ebbene, questo stesso ente ha lanciato titoli obbligazionari per un importo totale di trecento milioni di dollari, denaro che dovrà essere sfruttato per progetti relativi ai trasporti e alle infrastrutture. Come è stato sottolineato dai vertici societari, si tratta di una sorta di “testamento” economico che vuole mettere in luce la forza fiscale di questo preciso momento storico, cercando al contempo di venire incontro alle esigenze degli investitori.

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In aggiunta, è stato assicurato che i tassi di interesse saranno competitivi e interessanti, un finanziamento fondamentale per i molti progetti regionali che dovranno essere implementati da qui ai prossimi anni. Il debutto ufficiale degli strumenti in questione è avvenuto poco tempo fa e ha beneficiato di un rendimento iniziale pari a 4,1 punti percentuali, tanto che gli investitori e i risparmiatori interessati ne hanno sottoscritti in gran massa nel giro di circa due ore. Tra l’altro, già la settimana scorsa era stata caratterizzata dall’ingresso al medesimo mercato sempre da parte di Sandag, con 151 milioni di dollari di ammontare complessivo e dei bond a tasso variabile; in pratica, questi ultimi potevano anche essere convertiti in prodotti a tasso fisso e a un costo netto pari a zero.

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Tale conversione, inoltre, ha ridotto l’esposizione dell’associazione al rischio che è insito nella scelta di un tasso variabile. Il denaro cash necessario nel breve termine dovrebbe essere soddisfatto in maniera piena, in particolare quello per l’Early Action Program, il quale include diversi piani, in primis quelli relativi al confine tra Stati Uniti e Messico. Il debito emesso in questi ultimi giorni sarà poi ripagato con alcune ricevute fiscali da TransNet, una imposta che viene applicata sulle vendite di tale tipo.