Cir: Sorgenia, ricavi in ascesa nei primi nove mesi

Nei primi nove mesi del 2010 la società Sorgenia, Gruppo CIR, ha conseguito una crescita dei ricavi del 12,3% a 1,95 miliardi di euro a fronte di un Ebitda in progresso dell’11,6% a 107,7 milioni di euro, ed un utile netto in ascesa a 57,6 milioni di euro. In accordo con un comunicato ufficiale emesso da Sorgenia, la società nei nove mesi è tornata a far registrare un margine operativo lordo in crescita grazie al robusto balzo dell’ultimo trimestre. Nel frattempo, Sorgenia ha portato avanti il proprio piano industriale attraverso il completamento della costruzione, a Lodi, di una centrale, mentre per quel che riguarda il fotovoltaico in Sardegna è stato avviato un impianto fotovoltaico; nell’eolico, inoltre, Sorgenia ha fatto presente come in Francia due parchi, aventi una potenza complessiva cumulata pari ad oltre 40 MW, risultino essere in fase di completamento.

Sorgenia, una società che, lo ricordiamo, è controllata da Cir e partecipata anche da Verbund, un Gruppo austriaco, ha inoltre avviato alla fine dei primi nove mesi un impianto alimentato a biomasse che si trova a Castiglione d’Orcia, Comune in Provincia di Siena, e che ha una potenza pari all’incirca a 1W. Entrando nel dettaglio dei dati consolidati dei primi nove mesi del 2010 di Sorgenia, la crescita del 12,3% del fatturato nel periodo è stata conseguita dalla società grazie all’aumento dei volumi di vendita che sono stati in grado di andare compensare ampiamente il calo dei prezzi unitari dei prodotti energetici.

L’Ebitda che, come accennato, è cresciuto dell’11,6%, ha beneficiato dell’aumento dei volumi dell’attività elettrica che ha fatto registrare un +14,1%. Questo incremento ha più che compensato il guasto di fine marzo della centrale di Termoli, a Campobasso, che è rimasta ferma, nonché le riduzioni dei margini gas ed i costi legati alla congestione sulla rete nazionale. Al 30 settembre 2010 l’indebitamento netto di Sorgenia si è attestato a 1.740,9 milioni di euro rispetto ai 1.673,2 milioni rilevati alla fine del trimestre precedente; l’aumento dell’indebitamento netto è spiegabile con gli investimenti in nuova capacità produttiva.

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