Stellantis, le promesse di Carlos Tavares

Stellantis torna al centro delle cronache per via dell’editoriale di Carlos Tavares pubblicato su Il Sole 24 Ore. Dove si evincerebbe la volontà di assumere personale per alcuni stabilimenti dell’azienda.

Stellantis è pronta a investire?

È importante sottolineare che è difficile nelle attuali condizioni prendere immediatamente come buona una simile affermazione. Gli ultimi mesi, dove soprattutto a Mirafiori la cassa integrazione si è succeduta per un numero importante di reparti, non consentono di essere ottimisti da questo punto di vista. Come parrebbe essere il manager di Stellantis.

Il ceo dell’azienda ammette che sul tavolo vi sia una sfida delicata da affrontare. E che Stellantis è intenzionata ad affrontare questo periodo storico di trasformazione con responsabilità senza fuggire dalla realtà dei fatti. All’interno del pezzo Carlos Tavares sottolinea come Stellantis si augura di continuare a dimostrare l’impegno nei confronti dell’Italia della propria azienda, continuando a lavorare con passione, responsabilità e professionalità. Ricordando gli investimenti relativi all’estensione della produzione della Fiat Panda a Pomigliano fino al 2029 e della 500 ibrida a Mirafiori.

Nessuno mette in dubbio che siano stati messi in campo degli investimenti. Le parti sindacali sottolineano però, giustamente, che ciò che sta avvenendo negli ultimi tempi non sembra supportare l’occupazione italiana di Stellantis. È vero:  vi sono alcuni stabilimenti in maggiore incertezza rispetto agli altri meno problematici. Ma in generale, tutto ciò non cancella la cassa integrazione in atto e i reparti fermi.

In attesa di risposte per il comparto

Quindi per quanto legittimo sia l’editoriale scritto dal ceo di Stellantis, allo stesso tempo non bisogna stupirsi se vi sono delle risposte non propriamente conformi alle informazioni pubblicate dal quotidiano economico. Soprattutto se giusto recentemente sono state inaugurate nuove linee di produzione di auto elettriche in Serbia. E allo stesso tempo diversi fornitori stanno presentando ricorsi contro l’azienda per via dei prezzi fermi al 2002.

Per Stellantis rimane poi in piedi il discorso gigafactory. Non dobbiamo dimenticare che recentemente è stato bloccato il progetto in Italia. E sia i sindacati che il ministero competente sono in attesa di avere alcune risposte in merito. Anche prendendo in considerazione il polo di Melfi, la cronaca ci mostra come le prossime settimane saranno cruciali per i lavoratori e per il futuro di Stellantis sul territorio italiano.

La promessa presentata all’interno dell’editoriale, di mantenere l’Italia al centro delle attività, sarà rispettata? Si tratta di domande che è necessario porsi, soprattutto a livello occupazionale. Dove un abbandono seppur minimo delle attività avrebbe conseguenze estremamente rilevanti sull’intero comparto.

Lascia un commento