Al fine di andare a finanziare, così come indicati nel Piano Industriale, i progetti per lo sviluppo della rete elettrica, Terna, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel dispacciamento dell’energia, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 8 marzo 2011, d’aver concluso con un grande successo un’emissione obbligazionaria avente un controvalore pari a ben 1,25 miliardi di euro. Il Bond, destinato non alla clientela retail, ma agli investitori istituzionali, è stato collocato da un sindacato di banche che ha chiuso l’operazione con successo nella stessa giornata. In qualità di joint-lead managers e di joint-bookrunners, gli Istituti che hanno composto il sindacato di banche sono stati WestLB AG, Banca Akros, UniCredit Bank AG, Natixis ed MPS Capital Services. I titoli emessi, che hanno una scadenza pari a dieci anni, e che pagano una cedola annuale, saranno quotati, e quindi negoziabili, presso la Borsa del Lussemburgo, e sono stati prezzati rispetto al tasso di riferimento, il corrispondente midswap, con uno spread pari a 130 punti base.
azionario
Recordati: l’outlook per il 2011
Fatturato sul livello dei 750 milioni di euro, a fronte di un utile operativo a 160 milioni di euro circa, ed un utile netto attorno ai 110 milioni di euro. Sono questi i target per l’esercizio 2011 comunicati da Recordati, società quotata in Borsa a Piazza Affari, dopo che il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi in data odierna, mercoledì 9 marzo 2011, ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio della capogruppo, caratterizzato da ricavi netti consolidati in moderata discesa, del 2,6%, a 728,1 milioni di euro, a fronte di un utile operativo in contrazione del 4,6%, a 154,8 milioni di euro, corrispondente al 21,3% dei ricavi; l’utile netto scende anno su anno dell’1,8% a 108,6 milioni di euro a fronte di una posizione finanziaria netta che, al 31 dicembre del 2010, fa registrare una disponibilità pari a 46 milioni di euro.
Autogrill: dividendo 2010 in pagamento a maggio
Sarà pagato a maggio, il giorno 26, con stacco cedola il 23 maggio 2011, il dividendo Autogrill a valere sull’esercizio 2010. A darne notizia è stato proprio il Gruppo Autogrill dopo che il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato i dati annuali, caratterizzati in particolare da ricavi in crescita del 7,1%, anno su anno, a 5,7 miliardi di euro a fronte di una crescita del fatturato a cambi omogenei pari al 4,5%. L’Ebitda, allo stesso modo, cresce su base annua del 7,3%, e del 4,4% a cambi omogenei, a quota 605,4 milioni di euro; l’utile netto d’esercizio per il Gruppo balza così a 103,4 milioni di euro rispetto ai 37 milioni di euro dell’esercizio 2009. In virtù di questi dati il Consiglio di Amministrazione di Autogrill ha deliberato per proporre all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo pari a 0,24 euro per azione.
Bulgari: Opa LVHM a 12,25 euro per azione
Al fine di rafforzare nel medio e nel lungo termine lo sviluppo del Gruppo Bulgari, società quotata in Borsa a Piazza Affari, la Famiglia Bulgari in data odierna, lunedì 7 marzo 2011, ha reso noto d’essersi alleata con il Gruppo LVMH, ed a tal fine viene conferita la partecipazione di maggioranza che la Famiglia detiene in Bulgari S.p.A., mentre a favore degli azionisti di minoranza il Gruppo LVMH andrà a promuovere un’OPA, ovverosia un’Offerta Pubblica di Acquisto, ad un prezzo pari a ben 12,25 euro per azione con un forte premio rispetto ai valori di chiusura di venerdì scorso. Nella giornata di ieri, domenica 6 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo LVMH ha approvato all’unanimità l’operazione dopo la conclusione dell’accordo avvenuta proprio nello scorso week-end; allo stesso modo anche il Consiglio di Amministrazione di Bulgari S.p.A. ha approvato all’unanimità il progetto finalizzato al conferimento al Gruppo LVMH della partecipazione di controllo della Famiglia nel capitale sociale dell’azienda quotata in Borsa a Piazza Affari.
Geox: dividendo 2010, payout all’80%
Grazie ad un secondo semestre in accelerazione, con un +9% di crescita del fatturato, Geox, società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel comparto delle calzature, ha archiviato il 2010 con un giro d’affari pari a 850,1 milioni di euro rispetto ai 865 milioni di euro dell’esercizio 2009. A comunicarlo è stata proprio la società del fondatore e presidente, Mario Moretti Polegato, dopo che il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato i dati annuali, caratterizzati inoltre da una posizione di cassa netta, pari a 92,1 milioni di euro, che si è mantenuta solida a fronte di un Ebit a 93,4 milioni di euro, ed un Ebitda a 132,3 milioni di euro. Il risultato netto nell’anno, con un margine al 6,8%, si è attestato a 58 milioni di euro rispetto ai 66,7 milioni di euro con cui era stato chiuso l’esercizio 2009.
Prysmian: monte dividendi 2010 a 35 milioni di euro
Prysmian, società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader a livello mondiale nel settore dei cavi e dei sistemi per le telecomunicazioni e per l’energia, distribuirà nel mese di aprile del 2011 un monte dividendi pari a complessivi 35 milioni di euro a valere sull’esercizio di bilancio 2010. A darne notizia è stata proprio Prysmian dopo che il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato il progetto di bilancio 2010, caratterizzato in particolare dal raggiungimento dell’obiettivo di redditività annuale per effetto di un Ebitda adjusted 2010 a 387 milioni di euro a fronte di ricavi a 4,57 miliardi di euro che hanno fatto registrare una crescita organica del 3,2%. Prysmian nel secondo semestre, rispetto alla media annuale di crescita conseguita, ha fatto registrare un andamento del business in accelerazione con un crescita organica balzata del 9,7%, ed un Ebitda adjusted pari a 206 milioni di euro rispetto ai 181 milioni di euro dei primi sei mesi del 2010. Il portafoglio ordini, per quel che riguarda la trasmissione di energia, ha superato al 31 dicembre del 2010 la quota di 1,5 miliardi di euro, andando così a registrare un forte incremento rispetto ai 900 milioni di euro al 31 dicembre del 2009.
De’ Longhi: risultati 2010 sopra le attese
Si è chiuso con risultati brillanti ed oltre le attese il 2010 per De’ Longhi. Il Consiglio di Amministrazione della società ha infatti esaminato ed approvato i dati al 31 dicembre 2010, caratterizzati innanzitutto da un balzo del 131,5% dell’utile netto, che sale anno su anno a 124,4 milioni di euro; i ricavi si sono attestati in crescita del 15,8% a 1,62 miliardi di euro grazie anche alla forte crescita, con un +36,7% anno su anno, del fatturato nei Paesi Emergenti. L’Ebit 2010, prima degli oneri non ricorrenti, si è attestato a 199,1 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto, a 4,7 milioni di euro, è stato da un anno all’altro quasi azzerato. Per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, De’ Longhi con un comunicato ufficiale sottolinea come il 2011 sia ancora caratterizzato da uno scenario incerto; pur tuttavia, la società ritiene di poter proseguire nel percorso di crescita facendo leva su mercati ad elevato potenziale di crescita, sul mix vincente dei propri prodotti, nonché sulla continua attività finalizzata all’innovazione.
Investimenti e Sviluppo: nuovo Piano Industriale 2011-2015
Una nuova impostazione aziendale, ma anche una riorganizzazione delle attività al fine di ottenere a regime un diverso posizionamento strategico del Gruppo. Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi del nuovo Piano Industriale 2011-2015 della società Investimenti e Sviluppo che è stato approvato nella giornata di ieri, martedì 1 marzo 2011, dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, tenendo conto del nuovo assetto a livello societario, la riorganizzazione operativa è stata predisposta in modo tale che, attraverso una business platform integrata, si ottenga il massimo ritorno sul capitale investito. Questo, in particolare, avverrà sia con investimenti diretti e indiretti, sia con attività di financial advisory ad ampio raggio; il tutto con l’obiettivo di andare a concentrare ed a massimizzare, a favore degli azionisti della società, tutte le opportunità che portano alla creazione di valore. A tal fine, in accordo con un comunicato ufficiale emesso nella giornata di ieri da Investimenti e Sviluppo, la società, tra l’altro, mira anche a portare avanti forme di investimento innovative quali i fondi di fondi, i fondi di private equity, ed i fondi di coinvestimento.
Ansaldo STS: dividendo 2011 aumenta dell’8%
Aumenta dell’8% il dividendo che sarà pagato agli azionisti Ansaldo STS a valere sull’esercizio 2010; il Consiglio di Amministrazione della società di Finmeccanica, infatti, si è riunito per esaminare e per approvare il progetto di bilancio 2010, e proporrà all’Assemblea il pagamento di una cedola pari a 0,28 euro per azione, con un incremento, appunto dell’8% rispetto al dividendo pagato lo scorso anno. Il 2010 per Ansaldo STS s’è chiuso con un utile netto consolidato in crescita dell’8%, a 95 milioni di euro, a fronte di un Ebit aumentato del 10% a 137 milioni di euro; il valore della produzione, anno su anno, registra un balzo del 9% a 1,28 miliardi di euro a fronte di una crescita dei nuovi ordini, sempre nell’anno, dell’11% a quasi due miliardi di euro. E così, al 31 dicembre 2010, il portafoglio ordini di Ansaldo STS ha fatto registrare un’impennata del 21% a 4,55 miliardi di euro a fronte di una posizione finanziaria netta positiva per 318 milioni di euro.
Emak: le prospettive per il 2011
Per l’anno in corso Emak, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nella produzione e nella commercializzazione di macchine per la manutenzione del verde, tra cui le motozappe, i decespugliatori ed i rasaerba, stima una crescita del fatturato dell’ordine del 5%, in linea con le previsioni di mercato. A darne notizia è stata la società con un comunicato ufficiale in concomitanza con l’esame e l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati relativi all’esercizio 2010. Emak ha sottolineato come anche la crescita 2010 sia stata del 5% circa dopo la crisi 2009 che ha penalizzato il business societario. Per il 2011, comunque, la crescita del mercato di settore non sarà omogenea visto che Emak da un lato s’attende una ripresa significativa negli Usa e soprattutto nei Paesi Emergenti, mentre in Europa, ed in particolare in Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo ci sono ancora delle sacche di crisi. A fronte di un 5% di crescita del fatturato 2011 stimato da Emak, quella mondiale di mercato, sempre nell’anno in corso, è attesa tra +4% e +6%.
Juventus Football Club: CdA approva la semestrale 2010-2011
Si è chiuso con ricavi in calo del 29%, a 88,8 milioni di euro, il primo semestre 2010/2011 di Juventus Football Club. A darne notizia è la società dopo che il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato i dati semestrali, caratterizzati altresì da un risultato netto negativo per 39,5 milioni di euro rispetto ad un saldo positivo, pari a 14,2 milioni di euro, conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente. Per quel che riguarda il calo semestrale del fatturato, Juventus Football Club ha precisato come questo sia da spiegarsi con i minori proventi incassati dalla competizioni in ambito Uefa, ma anche per effetto dell’entrata in vigore della nuova normativa sulla vendita centralizzata dei diritti televisivi. I costi operativi nel periodo sono cresciuti del 16,8% a 100,1 milioni di euro sia per effetto di incentivazioni all’esodo che, una tantum, sono state riconosciute alle cessioni, sia in virtù dei maggiori costi per l’acquisizione temporanea dei diritti di prestazione pluriennale di alcuni calciatori.
Danieli & C.: ricavi 2010 in forte aumento
Si è chiuso con gli indicatori economici e finanziari in forte crescita il 2010 per il Gruppo Danieli. Giovedì scorso, 24 febbraio 2011, il Consiglio di Amministrazione di Danieli & C. si è infatti riunito per esaminare ed approvare la la relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2010, caratterizzata da ricavi in crescita del 33% a 1,4 miliardi di euro a fronte di un Ebitda balzato del 62%, ed un utile netto di Gruppo cresciuto del 34% a 84,1 milioni di euro rispetto ai 62,8 milioni di euro al 31 dicembre del 2009. Questi dati, in accordo con una nota ufficiale emessa dalla società, sono frutto dei livelli di produzione di acciaio nel 2010, caratterizzati a livello mondiale da un record storico per effetto di una ripresa dei volumi in Europa, Stati Uniti e Giappone unitamente alla crescente richiesta da parte di economie emergenti come quelle di Brasile, India e Cina. Per l’anno in corso, inoltre, il Gruppo Danieli stima una conferma ed una prosecuzione della crescita nei Paesi emergenti unitamente al consolidamento della domanda di acciaio nei comparti dell’automotive, della cantieristica e della meccanica, mentre più limitata è attesa l’espansione della domanda nei settori delle infrastrutture e delle costruzioni.
Telecom Italia aumenta la cedola
Aumenta di 160 milioni di euro circa il monte dividendi da retrocedere agli azionisti ordinari e di risparmio di Telecom Italia. A darne notizia è stato il colosso italiano delle telecomunicazioni dopo che il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato la relazione finanziaria al 31 dicembre del 2010, caratterizzata in particolare da ricavi a livello di Gruppo cresciuti del 2,5% a 27.571 milioni di euro rispetto al 31 dicembre del 2009; l’utile netto nel periodo si è attestato a 3.121 milioni di euro con un aumento di 1.540 milioni di euro rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente; al netto delle partite non ricorrenti i profitti del Gruppo Telecom Italia sono cresciuti anno su anno del 18,4%. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Telecom Italia, Franco Bernabe’, il Gruppo nel 2010, in quello che è stato un anno di grande trasformazione, ha conseguito un rilevante recupero di competitività, ha migliorato la propria struttura patrimoniale, ed ha accresciuto la propria presenza in America Latina.
Prysmian: delisting azioni Draka ad aprile
E’ fissato per il prossimo 7 aprile 2011 il delisting delle azioni Draka Holding N.V.. Questo dopo che l’Offerta lanciata dal leader dei sistemi per le comunicazioni e dei cavi Prysmian si è conclusa con il pieno di adesioni, ed in particolare al 99,02% delle azioni ordinarie; si è trattato, lo ricordiamo, di un’offerta mista in cash ed azioni pari a 8,60 euro in denaro per ogni azione Draka Holding N.V. portata in OPA, più 0,6595 azioni ordinarie Prysmian di nuova emissione per ciascuna azione Draka. L’Offerta è stata lanciata il 5 gennaio scorso da Prysmian, e poi l’8 febbraio scorso è stata anche dichiarata incondizionata. In merito all’offerta pubblica di acquisto e scambio su tutte le azioni ordinarie di Draka Holding N.V. in circolazione Prysmian con un comunicato ufficiale ha fatto presente come si sia concluso nella giornata di ieri, martedì 22 febbraio 2011, alle ore 18 ad Amsterdam, il periodo della cosiddetta accettazione post-closing che ha portato in adesione all’OPAS altre 4.175.694 azioni della società Draka Holding N.V..