Banco Popolare prepara l’aumento di capitale, da un miliardo di euro. Esso non prevederà l’emissione di bond convertibili o convertendo. Suona come una scommessa, su tutta la linea, nonché come un banco di prova per risollevare l’intero sistema italiano. Nei giorni in cui in Borsa stanno affondando i titoli del settore, la notizia ha una certa rilevanza.
Banco Popolare
Previsioni Banco Popolare secondo Saviotti
Il massimo vertice di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, ha voluto diramare qualche previsione sul futuro del proprio istituto di credito. Previsioni giunte nel mezzo di un’assemblea molto partecipata, all’interno della quale sono emerse diverse interpretazioni su ciò che potrebbe accadere alla banca. “Non siamo la pecora nera delle banche italiane” – ha esclamato Saviotti.
Banco Popolare colloca bond per 1,25 miliardi con spread a 310
Dopo il tentativo poco fortunato di ottobre scorso, Banco Popolare è tornato sul mercato dei capitali attraverso un’emissione obbligazionaria accuratamente preparata nelle ultime settimane con scambi di contatti frequenti con investitori istituzionali di grande caratura internazionale. Alla fine Banco Popolare ha emesso un bond con scadenza triennale per complessivi 1,25 miliardi di euro. L’importo emesso è stato finora visto solo con le emissioni di grandi istituti di credito. Il successo del collocamento ha quasi oscurato l’emissione della spagnola Santander, che ha allocato 2 miliardi di covered bond.
Bankitalia accusa Moody’s
Il colosso del rating mondiale Moody’s fa’ un altro passo falso nella valutazione degli istituti bancari dell’Eurozona e più precisamente sui voti di Banco Popolare e Ubi Banca. Le mosse strategiche di Moody’s convincono sempre meno gli investitori e la sensazione è che a muovere l’istituto ci siano interessi che vanno oltre le semplici valutazioni, vista la grande distanza tra il mercato reale e le valutazioni dell’agenzia.
Banco Popolare: da domani bond a tasso misto e Step Up
Il Domestic Mot di Borsa Italiana è il vero protagonista delle contrattazioni di questa settimana: oltre alla britannica Royal Bank of Scotland, anche Banco Popolare è pronto a lanciare due specifici titoli, vale a dire il Banco Popolare 2011-2017 Tasso Misto Cap&Floor Banco Posta Serie 1 (il codice Isin di riferimento è IT0004703317) e il Banco Popolare 2011-2014 Step Up Banco Posta Serie 1 (IT0004703309), due bond dalle caratteristiche piuttosto specifiche. La scelta del mercato telematico delle obbligazioni non è casuale, in effetti le caratteristiche sono quelle tipiche di questo strumento finanziario, con un tasso della cedola pari al 4% e al 5% e la scadenza fissata al 31 maggio del 2014 e del 2017, quindi la durata è triennale e di sei anni. Le normative di riferimento in questo caso sono due specifiche direttive europee, vale a dire 71 del 2003 (la cosiddetta “Direttiva sul prospetto informativo”) e la 809 del 2004, la quale non è altro che un’esecuzione vera e propria della prima.
Banco Popolare vara il nuovo modello
Via libera al nuovo modello di grande banca popolare al servizio del territorio. Ad approvarlo sono stati congiuntamente il Consiglio di Gestione ed il Consiglio di Sorveglianza del Banco Popolare per un’operazione che, tra l’altro, prevede l’incorporazione delle Popolari di Verona, Novara, Lodi e della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno, ed il passaggio dalla governance “duale” al Consiglio di Amministrazione tradizionale. In accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Banco Popolare, l’operazione, a regime, sarà in grado di generale un impatto positivo sull’utile netto pari ad oltre 90 milioni di euro. Per quanto riguarda invece il Credito Bergamasco, la Banca manterrà il suo stato di società quotata nonché il controllo, il coordinamento e la direzione da parte del Banco Popolare.
Banco Popolare: parte buyback per premio aziendale 2010
Lunedì 13 giugno 2011 partirà il programma di acquisto di azioni proprie, da parte del Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari Banco Popolare, a servizio, nell’ambito del premio aziendale 2010, del piano di attribuzione dei titoli a favore dei dipendenti del Gruppo bancario. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 3 giugno 2011, è stato proprio il Banco Popolare nel ricordare come l’avvio del piano di buyback per il premio aziendale 2010 avvenga in forza ad una deliberazione, il 24 aprile del 2010, da parte dell’Assemblea dei Soci del Gruppo bancario riunitasi per l’occasione in sede ordinaria. Il tutto, in sede di acquisto dei titoli, a fronte di un controvalore massimo del buyback pari a 35 milioni di euro; l’acquisto dei titoli avverrà comunque fino al raggiungimento di quel numero di azioni del Banco Popolare sufficienti per andare a soddisfare le adesioni pervenute da parte dei dipendenti.
Banco Popolare cede partecipazione in Bormioli
Il 95,4% della società Bormioli Rocco & figlio SpA è stata ceduta dal Gruppo bancario Banco Popolare al fondo di private equity Vision Capital a fronte di un controvalore dell’operazione pari a 250 milioni di euro. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 20 maggio 2011, è stato proprio il Gruppo bancario Banco Popolare dopo che l’operazione ha ottenuto il via libera da parte del proprio Consiglio di Gestione; la cessione, in particolare, è avvenuta attraverso la controllata Partecipazioni Italiane Spa, che detiene l’81,1% della Bormioli Rocco & figlio SpA, e di Efibanca Spa, che è in possesso del 14,3% del capitale sociale. A fronte del perfezionamento dell’operazione, soggetta al via libera da parte degli organi regolatori, il Gruppo bancario Banco Popolare conseguirà dall’operazione un miglioramento dei propri ratios patrimoniali in ragione di tre punti base sul Total Capital Ratio, e due punti base sia sul Tier 1 Capital Ratio, sia sul Core Tier 1 ratio.
Banco Popolare distribuisce 53 milioni di dividendi
Ammonta a 53 milioni di euro il monte dividendi che il Banco Popolare distribuirà a valere sull’esercizio 2010. Questo dopo che il Consiglio di Sorveglianza ed il Consiglio di Gestione del Gruppo bancario hanno esaminato il progetto di bilancio, ed hanno di conseguenza ritenuto opportuno proporre la distribuzione di un dividendo pari a 3 centesimi di euro per azione con pagamento in data 26 maggio e stacco fissato per il 23 maggio del 2011. L’anno per il Banco Popolare s’è chiuso con un utile netto consolidato in crescita, dai 267 milioni di euro del 2009 ai 308 milioni di euro al 31 dicembre del 2010; luce verde anche per i proventi operativi, che sono aumentati del 2% a 3.720 milioni a fronte di un +3,3% per quel che riguarda la gestione operativa, a 1.268 milioni di euro. Bene anche la performance della rete commerciale del Banco Popolare con una forte crescita, pari a ben il 10%, dei mutui ai privati a fronte di un +8% dei finanziamenti alle imprese retail, +1% per i prestiti personali, ed un robusto +13% per quel che riguarda la Bancassicurazione.
Banco Popolare: Tremonti Bond, rimborso integrale
Via libera in data odierna, lunedì 14 marzo 2011, da parte del Banco Popolare, al rimborso integrale dei cosiddetti “Tremonti Bond“. A darne notizia oggi è stato proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari nel ricordare come gli strumenti finanziari siano stati emessi in data 31 luglio del 2009 a favore del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per un controvalore complessivo pari a 1,45 miliardi di euro; contestualmente al rimborso integrale dei Tremonti Bond, in accordo con una nota ufficiale del Gruppo Banco Popolare, sono stati altresì versati gli interessi, pari a 86.443.836 euro, maturati dalla data dell’1 luglio 2010 e fino ad oggi, lunedì 14 marzo 2011. Il rimborso degli strumenti finanziari è avvenuto perfettamente in linea con le previsioni e dopo che il Banco Popolare ha concluso con pieno successo un’operazione di rafforzamento patrimoniale caratterizzata da un’operazione di aumento del capitale sociale.
Banco Popolare: pieno successo per l’aumento di capitale
Si è concluso con pieno successo, e addirittura senza l’intervento del consorzio di garanzia sull’inoptato, l’aumento di capitale del Banco Popolare. A darne notizia è stato il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale, precisando al riguardo come i diritti inoptati siano stati offerti ed acquistati tutti nella prima sessione di riofferta in Borsa. Ricapitolando, l’operazione prevedeva l’offerta in opzione di numero 1.122.980.404 azioni ordinarie del Gruppo Banco Popolare di nuova emissione; nel periodo di offerta, dal 17 gennaio all’11 febbraio 2011, per un controvalore complessivo pari a 1.984.331.452,32 euro, sono stati esercitati diritti per l’acquisto di azioni di nuova emissione per una percentuale pari a ben il 99,832% del totale dell’offerta; tutti i diritti riofferti in Borsa sono stati poi acquistati ed esercitati per 1.122.980.404 azioni di nuova emissione pari ad un controvalore di euro 3.343.862,76. L’aumento di capitale si è chiuso così con il pieno di adesioni, ovverosia con la sottoscrizione integrale di complessive 1.122.980.404 azioni del Banco Popolare di nuova emissione a fronte di un controvalore pari a quasi due miliardi di euro, per la precisione 1.987.675.315,08 euro.
Banco Popolare: aumento capitale, pieno successo offerta in opzione
L’offerta in opzione agli azionisti, nell’ambito dell’aumento di capitale del Gruppo bancario Banco Popolare, si è chiuso con pieno successo. A darne notizia è stata proprio la società bancaria quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come sia stato sottoscritto il 99,812% dell’offerta in opzione agli azionisti per un controvalore complessivo pari a 1,98 miliardi di euro. La quota residua dei diritti di opzione non esercitati, ai sensi del Codice Civile, sarò riofferta in Borsa a partire dalla data di mercoledì prossimo, 16 febbraio 2011. Le azioni sottoscritte nell’ambito dell’offerta in opzione sono state numero 1.120.874.811 a fronte di numero 1.503.995 diritti di opzione non esercitati per sottoscrivere azioni del Banco Popolare di nuova emissione per un controvalore pari a 3.726.899,61 euro. Il periodo di riofferta in Borsa dei diritti, come sopra accennato, partirà il 16 febbraio 2011, quando sarà offerto l’intero quantitativo dell’inoptato; le quote residue dei diritti non acquistati nel primo giorno di riofferta in Borsa saranno poi proposti nelle sedute successive, ed in particolare il 17, 18, 21 e 22 febbraio 2011.
Banco Popolare: obbligazioni, riaperta terza serie OBG
Il Gruppo bancario Banco Popolare ha riaperto la terza serie di covered bond a 3 anni. A darne notizia è stato in data odierna, giovedì 10 febbraio 2011, proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari nel far presente come l’emissione rientri nell’ambito di un programma di collocamento di OBG, Obbligazioni Bancarie Garantite, pluriennale in essere dal mese di febbraio del 2010. Per quel che riguarda la terza riapertura, il Banco Popolare ha emesso titoli per un controvalore pari a 250 milioni di euro, ragion per cui, considerando le serie precedenti, si arriva ad un importo nominale complessivo emesso pari a 950 milioni di euro a fronte di una scadenza fissata al 31 marzo del 2014. In qualità di Sole Bookrunner, per la terza riapertura il Banco Popolare si è avvalsa della Goldman Sachs, mentre per quel che riguarda il tasso delle obbligazioni, la terza serie delle OBG, come al solito riservata non agli investitori retail, ma a quelli istituzionali, intermediari finanziari ed investitori qualificati, i titoli pagano una cedola pari al 3,875% a fronte di un prezzo di emissione al 99,126%, e ad un tasso pari a quello di riferimento, il mid swap, più uno spread pari a 170 punti base.
Polizze Vita del Banco Popolare
Prodotti tradizionali, ma anche quelli finalizzati a cogliere le migliori opportunità offerte dai mercati finanziari. Queste sono le caratteristiche delle Polizze Vita proposte dal Gruppo bancario Banco Popolare attraverso gli Istituti di credito controllati, tra cui la Banca Popolare di Verona, il Banco San Marco, il Credito Bergamasco, la Banca Popolare di Lodi, la Cassa di Risparmio di Imola e la Banca Popolare di Crema. Per quel che riguarda le polizze vita tradizionali, il Banco Popolare propone alla propria clientela prodotti a rendimenti minimo garantito, con le somme che confluiscono in una apposita Gestione Separata, e con la possibilità di poter andare a preservare il capitale investito in quanto in prevalenza il capitale conferito viene investito in obbligazioni a reddito fisso ed in titoli di Stato.