Conto deposito DConto di BancaSai

Ha un tasso attivo pari al 2% lordo per le somme depositate fino a 50 mila euro, mentre oltre tale soglia il tasso offerto è quello Bce; i soldi sono sempre disponibili e si possono trasferire sul conto corrente tradizionale sempre e solo a cura dell’intestatario. Si presenta così “DConto“, il conto di deposito remunerato di BancaSai che offre un elevato tasso di interesse sulle giacenze a fronte di zero spese, e con la possibilità di poter gestire il denaro anche attraverso il proprio conto corrente ordinario. Questo grazie a SaiVoice, il servizio di banca telefonica di BancaSai, ed a SaiOnline, il servizio di home banking. Quindi, affiancato al conto corrente ordinario, DConto di BancaSai diventa uno strumento per far fruttare i propri risparmi con la capitalizzazione trimestrale degli interessi e, grazie alla possibilità di poter effettuare in qualsiasi momento i bonifici in ingresso ed in uscita, gestire al meglio il proprio capitale a fronte delle zero spese.

Libretti di risparmio per minori del Credito Valtellinese

Si chiamano “Risparmio Junior 0-11 Anni” e “Risparmio Teen 12-17 Anni“, e sono i due libretti di risparmio proposti alla clientela, ed in particolare ai genitori di figli di età inferiore ai 18 anni, dal Gruppo bancario Creval, Credito Valtellinese, attraverso le filiali della Banca omonima, ma anche attraverso gli Istituti di credito controllati che sono il Credito Artigiano, il Credito Siciliano, il Credito Piemontese, Carifano, Banca Cattolica, Banca Ciociaria e la  Banca Artigianato e Industria. I libretti di risparmio proposti dal Creval sono finalizzati alla gestione dei soldi messi da parte dai più piccoli, e per questo, per “Risparmio Junior 0-11 Anni“, innanzitutto, i minori fino a 11 anni possono fruire di uno strumento di accumulo del risparmio senza spese di gestione ed a zero imposta di bollo. In questo modo con “Risparmio Junior 0-11 Anni” i genitori possono gestire a costo zero lo strumento andando ad accumulare a favore dei propri bambini un capitale che poi potrà rivelarsi di bisogno per poter gestire le prime disponibilità ed i primi bisogni a livello finanziario.

Bce al minimo: acquistati bond per soli 176 milioni di euro

La settimana che si è appena conclusa e di cui si cominciano a tirare le somme proprio in questi giorni in relazione alla situazione finanziaria europea, si è caratterizzata per un dato incontrovertibile e dalle indicazioni ben precise: in effetti, da quanto è emerso dalle rilevazioni statistiche, la Banca Centrale Europea ha provveduto ad acquistare titoli di Stato per un ammontare vicino ai 176 milioni di euro, una quantità davvero troppo bassa, soprattutto se deve essere confrontata con i 302 milioni dei sette giorni precedenti (il che equivale praticamente a dire che si è verificato un calo di poco inferiore al 50%). Non solo ci troviamo di fronte a un valore al di sotto delle attese, ma soprattutto è il totale più basso che è stato fatto registrare dall’istituto creditizio dell’Unione Europea da quando è stato posto in essere il programma speciale, il progetto che è stato appositamente ideato per fronteggiare in maniera adeguata la crisi del debito del Vecchio Continente.

Banca Centrale Europea: i covered bond superano i 60 miliardi

18fb394c-8cc6-4a54-a7c8-1859453c4823È stato reso l’ammontare esatto di covered bond che sono stati acquistati, da un anno a questa parte, dalla Banca Centrale Europea: tali obbligazioni vengono utilizzate, come è noto, per agevolare gli istituti di credito a uscire da periodi di crisi come quello attuale, e in questo caso hanno superato quota 60 miliardi di euro (per la precisione sono 60,2 miliardi). Si tratta di una informazione molto interessante e significativa, visto che lo stesso istituto di Francoforte può in tal modo dichiararsi sicuro che le difficoltà relative alla liquidità del sistema bancario siano state superate. La data più attesa è proprio quella di domani, quando si provvederà alla restituzione dei 442 miliardi che erano stati ricevuti nel 2009 per porre in essere un rifinanziamento a lungo termine dell’area dell’euro.