Finalmente siamo giunti al tanto atteso nulla osta da parte dell’Ecofin in merito al regolamento per il nuovo fondo strategico europeo per gli investimenti (il quale ha avuto origine dal ‘piano Juncker’).
Finalmente siamo giunti al tanto atteso nulla osta da parte dell’Ecofin in merito al regolamento per il nuovo fondo strategico europeo per gli investimenti (il quale ha avuto origine dal ‘piano Juncker’).
Banca Europea degli Investimenti, Fondo Salva-Stati e Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo: sono questi gli enti protagonisti delle sei negoziazioni avviate ieri presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni di Borsa Italiana (vedi anche EuroMot: da domani tre prestiti della Bei). Il segmento coinvolto è ancora una volta quello dell’EuroMot, più precisamente la classe delle cosiddette euro-obbligazioni, dei titoli di emittenti esteri e di altri titoli di debito. Anzitutto, bisogna precisare che il termine di liquidazione è stato fissato al terzo giorno che segue la data di stipula dei contratti di compravendita.
La giornata odierna del segmento EuroMot del Mercato Telematico delle Obbligazioni ha avuto come protagonista assoluta la Banca Europea degli Investimenti (meglio nota con l’acronimo Bei): l’istituzione finanziaria della Ue, attiva nei progetti di finanziamento, ha scelto ancora una volta Borsa Italiana per lanciare tre titoli obbligazionari a tasso fisso, con i consueti termini di liquidazione, vale a dire il terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Volendo essere più precisi, si ricordano almeno due occasioni della Bei associata all’EuroMot. Anzitutto, all’inizio di quest’anno si associarono Bei, Ue, Francia e Efsf per sei nuovi bond.
La Banca Europea per gli Investimenti, uno dei principali organi finanziari dell’Unione Europea (la sua istituzione risale al 1957, in concomitanza col Trattato di Roma), ha trovato una collocazione ideale nell’EuroMot di Borsa Italiana: l’istituto lussemburghese ha infatti deciso di avviare le negoziazioni di un nuovo titolo obbligazionario presso questo segmento, un prodotto che cercherà di venire incontro alle esigenze di quegli investitori che vogliono focalizzare la loro attenzione sull’economia comunitaria. La quotazione vera e propria avverrà nel corso della giornata di domani. Si tratta, nello specifico, dell’Eib Eur 2,5 per cent Earns due 15 October 2018, una denominazione che sembra complicata, ma che in realtà ci fa già conoscere alcuni dettagli fondamentali dell’emissione.
La Banca Europea per gli Investimenti e la Repubblica Federale Tedesca sono le due emittenti a cui far riferimento per la nuova emissione obbligazionaria dell’EuroMot di Borsa Italiana: nello specifico, l’istituto di proprietà dell’Unione Europea e la nazione teutonica hanno lanciato nel complesso tre titoli (uno nel primo caso, due nel secondo), strumenti che cominceranno ufficialmente le loro negoziazioni fra tre giorni esatti, il 30 agosto. Si tratta dello Schatz 0,75% due on 13 September 2013 (il codice Isin di riferimento è DE0001137354), del Bund 2,25% due on 4 September 2021 (DE0001135457) e dell’Eib $ 1,125% Notes due 2014 (US29878FR21).
La Banca Europea per gli Investimenti (Bei), il Regno di Spagna e il gruppo bancario tedesco KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau) sono ancora una volta in prima linea per promuovere prodotti di investimento interessanti destinati alla piazza italiana: le tre società emittenti hanno infatti deciso di affidare i loro strumenti all’EuroMot, proponendo caratteristiche e strutture piuttosto variegate. Bisogna subito specificare che i titoli emessi dalla Bei, l’istituto di credito a lungo termine dell’Unione Europea, sono due, mentre le due altre emittenti hanno lanciato un prodotto a testa. Eib $ 2,50% Notes Due 2016 e Eib Eur 3,625 per cent Earns due 15 January 2021 sono i due riferimenti dell’istituto del Vecchio Continente: non esiste alcun garante in questo caso, ma un taglio e un lotto minimo di negoziazione, entrambi pari a mille.
La Fiat e la BEI, Banca europea per gli investimenti, hanno siglato a Torino un accordo per un contratto di finanziamento avente un controvalore pari a 250 milioni di euro. A darne notizia è stata la multinazionale automobilistica nel precisare come il finanziamento abbia come finalità quella di sostenere i piani ed i progetti di ricerca e sviluppo in Italia, ed in particolare per l’efficienza energetica e per la riduzione delle emissioni. L’accordo siglato si inquadra nel piano di iniziative della BEI di sostenere progetti per la protezione dell’ambiente, per il miglioramento dell’efficienza energetica e per la diminuzione delle emissioni. L’accordo segue quello che BEI e Fiat, nel 2009, stipularono sempre per i progetti del Gruppo Fiat nella ricerca e nello sviluppo attraverso un prestito avente un controvalore pari a 400 milioni di euro.
La Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e l’Unione Europea sono state accomunate da una recente emissione finanziaria di estremo interesse per gli investitori: il riferimento va a sei titoli pensati appositamente per chi guarda con attenzione all’economia del Vecchio Continente e alle performance dell’euro. Le negoziazioni in questione sono cominciate lo scorso 11 febbraio e hanno riguardato l’Eib Eur 2,125% Earns due January 2014, l’Eib Eur 4,625% Earns due 2020, l’Eib Dollar 1,25% Notes Due 2014, l’Eib Dollar 2,25% Notes Due 2016, l’Eib Eur 3% Bonds due September 2022 e l’European Union Eur 2,375% Notes due 22 september 2017. Come si può evincere facilmente da queste denominazioni, è stata la stessa Bei a farla da padrona, con cinque prodotti su sei, mentre anche le quotazioni del dollaro sono spuntate nel nome di uno degli strumenti.
Banca Sella, uno dei nomi di punta per quel che concerne il nostro paese e le banche di stampo privato, non può che ringraziare la generosità dimostrata dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei): in effetti, è stata proprio l’istituzione finanziaria dell’Unione Europea a mettere a disposizione della spa biellese una nuova e sostanziosa linea di credito. Si tratta di ben settanta milioni di euro, somma di denaro che verrà utilizzata in maniera particolare per alcune iniziative della stessa banca e per dar vita a nuovi investimenti relativi alle piccole e medie imprese d’Italia. Il riferimento, in questo caso, va soprattutto a quei progetti che non sono ancora stati portati a compimento.
DomesticMot e EuroMot sono due dei principali segmenti finanziari di Borsa Italiana e, come si evince già dal loro nome, rappresentano la piazza ideale per lo scambio di obbligazioni telematiche: entrambi i comparti saranno protagonisti proprio nel corso della giornata di domani di importanti emissioni e negoziazioni che potrebbero interessare gli investitori più vicini a tale mercato. Procediamo però con ordine e analizziamo nel dettaglio le caratteristiche dei nuovi prodotti che stanno per essere lanciati. Anzitutto, c’è da considerare il DomesticMot (è il mercato composto da prodotti liquidati essenzialmente in Italia, quindi titoli di Stato e titoli di debito): quest’ultimo sarà protagonista della negoziazione del bond Ubi Scp Tasso Fisso 2,15% 2010-2012, uno strumento la cui gestione verrà curata ovviamente dall’Unione di Banche Italiane.