Il Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari Vincenzo Zucchi S.p.A. ha deliberato per accettare la proposta presentata dalla società francese di investimenti Astrance Capital S.A.S. per l’acquisto di una quota pari all’80% del capitale sociale di Descamps S.A.S.. A darne notizia ieri è stata proprio la Zucchi nel precisare come la società francese di investimenti Astrance Capital S.A.S. sia parte non correlata alla società italiana, e come il corrispettivo per la cessione ammonti a 2 milioni di euro che, per la cedente, costituiranno una plusvalenza. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore delegato della Vincenzo Zucchi S.p.A., Matteo Zucchi, l’operazione si spinge in direzione del processo di rilancio e di risanamento di Descamps S.A.S. con la società italiana che da un lato manterrà comunque una quota di minoranza, e dall’altro potrà maggiormente focalizzarsi sul polo italiano con i marchi Bassetti e Zucchi che, grazie al riposizionamento di mercato ed agli interventi di ristrutturazione degli ultimi anni, hanno permesso di ridurre i costi e di tornare all’utile nei primi sei mesi di quest’anno.
Borsa Italiana
Eurotech: ordine milionario per Parvus Corporation
Parvus Corporation, società controllata da Eurotech, Gruppo leader nel comparto dei sistemi embedded e dei computer ad elevate prestazioni, ha acquisito un ordine per computer da missione DuraCOR 810 avente un controvalore pari a 3,1 milioni di dollari. A darne notizia in data odierna è stata la stessa Eurotech nel precisare che i computer da missione DuraCOR 810 saranno utilizzati nei veicoli terrestri dell’esercito statunitense, e che ogni altra informazione sia sul progetto, sia sul cliente finale, risulta essere regolata da specifici accordi di riservatezza con il cliente stesso; Eurotech stima che la fornitura avrà inizio già quest’anno per poi concludersi nell’anno 2011. La commessa acquisita da Parvus, in accordo con quanto messo in risalto da Eurotech con una nota, individua la continuazione del business dei computer da missione che negli Stati Uniti risultano essere impiegati da fornitori di primo piano nel comparto della difesa a valere su programmi inerenti i mezzi aereospaziali, le imbarcazioni ed i veicoli tattici.
Campari acquista nuovi brand di qualità
Irish Mist, Frangelico e Carolans. Sono questi i tre brand che il Gruppo Campari ha reso noto d’aver acquisito nell’ambito del percorso di rafforzamento societario in America, ma anche nei principali mercati internazionali. Al riguardo, il Gruppo Campari ha infatti posto l’accento sul fatto che l’operazione da un lato risulta essere significativa dal punto di vista finanziario, e dall’altro anche caratterizzata da un profilo di rischio alquanto basso. Nel dettaglio, Irish Mist, marca premium, è leader nella categoria dei liquori che sono a base di Irish whiskey, mentre il brand Frangelico risulta essere il leader tra i liquori appartenenti alla categoria delle marche premium specialty; il terzo ed ultimo brand acquisito, Carolans, è invece, secondo quanto messo in risalto proprio dal Gruppo Campari con una nota ufficiale, il secondo Irish cream liqueur di livello mondiale.
Lyxor sempre più innovativa: ora l’Etf guarda ai dividendi attesi
La giornata di oggi era molto attesa a livello di investimenti finanziari per il debutto nel nostro paese del nuovo Exchange Traded Fund targato Lyxor: il prodotto lanciato e quotato dalla società di gestione del risparmio francese si chiama Lyxor Etf EuroStoxx 50 Dividends, e consente ai soggetti interessati di ottenere una esposizione interessante in relazione ai dividendi che le compagnie appartenenti all’indice europeo Eurostoxx 50 si attendono. Le innovazioni non sono di poco conto, anche perchè, come hanno sottolineato gli stessi vertici di Lyxor, si tratta di un Etf unico nel suo genere. Il prodotto è stato appositamente ideato per guardare ai dividendi come una vera e propria classe di assets distinta rispetto alle altre: l’obiettivo dell’investitore in questo caso è quello di focalizzare le strategie del proprio portafoglio su una sola negoziazione borsistica.
Marcolin e Timberland ancora insieme fino al 2013
Si rinnova il sodalizio, nel campo dell’occhialeria, tra Marcolin, società quotata in Borsa a Piazza Affari, e la società The Timberland Company. Marcolin in data odierna, lunedì 13 settembre 2010, ha infatti annunciato d’aver rinnovato fino all’anno 2013 l’accordo di licenza finalizzato al design, alla produzione ed alla distribuzione di montature da vista e di occhiali da sole a marchio Timberland. A fronte di un accordo che originariamente doveva scadere il 31 dicembre del corrente anno, la partnership Marcolin – Timberland è stata estesa fino al 31 dicembre del 2013, alle stesse condizioni, e con la contestuale possibilità di rinnovare, e quindi prolungare, l’accordo per altri due anni. Secondo quanto dichiarato dal GM & Vice President of Global Accessories and Licensing di The Timberland Company, Tim Diaz, il rinnovo dell’accordo rappresenta un asset enorme per l’offerta integrata relativa ai prodotti a marchio Timberland in virtù dell’impegno nello sviluppo, nel design, e nel garantire una qualità eccellente da parte di Marcolin.
Eurotech: collaborazione strategica con Wind River
Eurotech e Wind River hanno unito le forze attraverso la stipula di una collaborazione strategica finalizzata, per quel che riguarda le applicazioni embedded, ad accelerarne lo sviluppo. A darne notizia è stata proprio Eurotech mercoledì scorso, 8 settembre 2010, sottolineando come la collaborazione strategica andrà a supportare attività comuni di marketing, di vendita e di distribuzione portando l’esperienza del PC pronto all’uso nel mercato dei sistemi embedded. In particolare Eurotech distribuirà i cosiddetti Embedded Development Kit che permettono agli sviluppatori di software embedded di avviare la fase di sviluppo di un’applicazione nell’arco di una sola ora rispetto invece ai sistemi tradizionali per i quali spesso servono non solo giorni, ma anche settimane.
Cattolica Assicurazioni acquista quota Intermonte Sim
Il Gruppo assicurativo Cattolica Assicurazioni acquisterà una quota dell’11,75% di Intermonte Sim. Questo grazie ad un’intesa che la compagnia di assicurazioni ha raggiunto con Intermonte Holding nell’ambito di un accordo quadro di collaborazione e di sviluppo in diverse aree. L’operazione di acquisizione dell’11,75% di Intermonte Sim, società di intermediazione mobiliare che, per quel che riguarda i rapporti con gli investitori istituzionali, è leader sul mercato azionario domestico, avverrà attraverso un aumento di capitale riservato, ed è altresì subordinata alla concessione del necessario nulla osta da parte della Banca d’Italia. A fronte dell’acquisizione dell’11,75% di Intermonte Sim da parte di Cattolica Assicurazioni, il Gruppo Monte dei Paschi di Siena resterà azionista con una quota del 17,65%, mentre la controllante Intermonte Holding manterrà in Intermonte Sim una quota del capitale sociale superiore al 70%.
Finmeccanica: commessa per sistemi protezione Eurofighter
Continua ad aumentare a pieno ritmo il portafoglio di commesse acquisite dal colosso aerospaziale Finmeccanica. Attraverso la controllata Selex Galileo, infatti, l’ultima “conquista” in ordine di tempo da parte della società italiana è una commessa per sistemi di protezione Eurofighter avente un controvalore pari a ben 490 milioni di euro. Il contratto, corrispondente ad un controvalore di 400 milioni di sterline, è stato in particolare sottoscritto con BAE Systems, la quale quindi potrà far leva, in linea con quanto stipulato, sulla fornitura dei cosiddetti “DASS“, sistemi di protezione Praetorian Defensive Aids Sub System, per la Tranche 3A degli Eurofighter. Per la metà dell’anno 2012 è previsto che i primi sistemi Praetorian vengano consegnati e quindi forniti alle quattro nazioni partner, ovverosia il Regno Unito, l’Italia, la Germania e la Spagna.
Finmeccanica: commessa milionaria per SuperJet International
Un accordo fino a ben 300 milioni di dollari. E’ questa la commessa milionaria che, in accordo con quanto è stato riferito da Finmeccanica nei giorni scorsi, ha acquisito SuperJet International, una joint venture costituita da un lato da Sukhoi Holding, e dall’altro da Alenia Aeronautica, una delle società controllate dal colosso aerospaziale italiano. L’accordo, che prevede l’acquisto di 6 velivoli SSJ100, Sukhoi Superjet 100, unitamente a quattro opzioni, ha un controvalore stimato che, come accennato, arriva fino a ben 300 milioni di dollari, ed è stato firmato con Willis Lease Finance Corporation, società americana quotata negli Usa sul circuito telematico del Nasdaq, ed avente il quartier generale a Novato, nello Stato della California. Per i Sukhoi Superjet 100, che sono velivoli a lungo raggio in configurazione da 98 posti, nell’ambito della commessa acquisita, la prima consegna è prevista per il mese di settembre 2010 per quella che rappresenta la scelta migliore nel campo degli aerei da cento posti.
Amplifon perfeziona acquisizione in Lussemburgo
Sono saliti a ben 15 i Paesi dove opera Amplifon, società quotata in Borsa a Piazza Affari, sul segmento Star organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ed attiva nel comparto della distribuzione e dell’applicazione degli apparecchi acustici e dei servizi ad essi correlati. Amplifon ha infatti annunciato il perfezionamento, in Lussemburgo, della Audition Luxembourg, con la conseguenza che la società in questo modo va ulteriormente a rafforzare ed a consolidare la propria presenza in Europa. Il Gruppo, infatti, vanta oltre 3.000 punti vendita e ben 2.900 centri di servizio sparsi non solo in Italia, ma anche in Francia, Olanda, Irlanda, Belgio, Ungheria, Germania, Regno Unito, Lussemburgo, Svizzera, Portogallo, Spagna, ma anche in Egitto, negli Stati Uniti ed in Canada. L’ultima acquisizione di Amplifon, Audition Luxembourg come sopra detto, è una società che è stata fondata nel 2002 e che, con un fatturato annuale al 30 giugno 2010 pari a 158 mila euro, ha attirato l’interesse della società italiana in virtù della qualità delle soluzioni offerte alla propria clientela.
Sogefi: nasce nuova joint-venture per il mercato indiano
Si chiama Allevard IAI Suspensions, ed è una nuova società nata da una joint-venture tra Sogefi, con una quota del 51%, e l’operatore indiano Imperial Auto. A darne notizia nella giornata di ieri è stata la società di componentistica appartenente al Gruppo Cir nel precisare che per il mercato indiano Allevard IAI Suspensions andrà a produrre componenti per sospensioni in un’area ad elevata crescita. L’obiettivo, nello specifico, è quello per Sogefi fi andare a conseguire nel 2012 in India un fatturato per 15 milioni di euro grazie anche al fatto che Imperial Auto è uno dei più importanti player di settore sul mercato indiano; l’accordo, tra l’altro, prevede che nella joint-venture Allevard IAI Suspensions vada a confluire l’attuale attività di Imperial Auto per quel che riguarda le barre stabilizzatrici. Dal punto di vista finanziario, Sogefi, in possesso quindi della quota di controllo in Allevard IAI Suspensions, andrà ad investire nel biennio 2010 – 2011 due milioni di euro con l’obiettivo di andare a generare un fatturato di 5 milioni di euro nel 2012 così da portare a circa 15 milioni di euro il volume d’affari complessivo in India.
Fastweb: speculazione su acquisto quota Swisscom
Nella giornata di ieri a Piazza Affari la sessione è stata a dir poco scintillante per le azioni della società Fastweb, che in particolare hanno fatto registrare un forte rally a seguito dei rumors circolati nelle sale operative in merito ad un possibile incremento della quota complessivamente posseduta dalla società controllante Swisscom. Ebbene, al riguardo, sebbene di norma Fastweb sia solita non commentare le voci ed i rumors di mercato, Swisscom è intervenuta con una nota ufficiale citando proprio le speculazioni di ieri sul titolo Fasweb a Piazza Affari. Ebbene, in merito alla valutazione ed ai vantaggi derivanti dal possibile acquisto di quote di minoranza in Fastweb, rispetto ad altre possibili alternative, Swisscom afferma di non aver ancora preso al riguardo nessuna decisione.
Biancamano: azioni passano al segmento Star
Avverrà mercoledì prossimo, 8 settembre 2010, il passaggio della quotazione delle azioni Biancamano dall’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., al segmento “Star” organizzato e gestito sempre da Borsa Italiana S.p.A.. A darne notizia è stata proprio la società operante nel nostro Paese nel comparto del waste management, precisando altresì che il passaggio al segmento “Star” è avvenuto dopo aver presentato proprio alla società Borsa Italiana S.p.A. la domanda di ammissione al segmento il 12 luglio scorso. L’iter, così come previsto dal Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana, è stato così concluso con successo da Biancamano in virtù del fatto d’aver soddisfatto sia i requisiti, sia le procedure ai sensi del Regolamento sopra citato; sul segmento Star per le azioni Biancamano, in accordo con una nota emessa dalla società, sarà dall’8 settembre prossimo Intermonte SIM la Società di Intermediazione Mobiliare a ricoprire il ruolo di Specialista.
Kinexia: valore della produzione, forte crescita nel primo semestre
Nei primi sei mesi di quest’anno Kinexia S.p.A., società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel business delle energie rinnovabili, ha conseguito una forte crescita del valore della produzione che, nello specifico, è passato da 7,9 a 30,8 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta ha risentito dell’acquisizione inerente il business del teleriscaldamento. Sono questi, in particolare, due dei tratti caratteristici più importanti della semestrale 2010 di Kinexia che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della società; nel dettaglio, la posizione finanziaria netta nel periodo è passata dai -12,6 milioni di euro al 31 dicembre 2009 ai -53 milioni di euro al 30 giugno 2010 per le ragioni sopra accennate. Contestualmente c’è stata un’inversione del risultato netto, che da negativo per 0,1 milioni di euro nel primo semestre del 2009 è passato in positivo a +0,7 milioni di euro al 30 giugno 2010; il tutto a fronte di un Ebitda passato da 0,9 a 6,4 milioni di euro, e di un Ebit che passa dai 0,3 milioni di euro al 30 giugno 2009 ai 2 milioni di euro alla stessa data del corrente anno.