Venerdì scorso, 12 marzo 2010, la Consob, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ha approvato un importante regolamento che, a conclusione di due consultazioni pubbliche, introduce nuove norme in materia di operazioni con parti correlate. La nuova disciplina riguarda nello specifico l’introduzione di maggiori tutele a favore degli azionisti di minoranza quando ci sono operazioni che possono portare potenzialmente ad un conflitto di interesse tra le società quotate e gli amministratori, azionisti di controllo, sindaci, dirigenti, includendo anche i familiari più stretti, ed azionisti di riferimento per operazioni come ad esempio gli aumenti di capitale riservati, le fusioni, le operazioni di dismissione e le acquisizioni. Il nuovo regolamento approvato dalla Consob risponde agli interventi necessari a seguito della riforma del diritto societario e che al riguardo, come precisato dalla Consob, fanno seguito ad un indirizzo parlamentare che ha affidato all’Autorità di Vigilanza il compito di definire in merito la normativa atta a garantire correttezza e trasparenza nelle operazioni con le parti correlate.
Borsa Italiana
Banca Profilo: esercizio 2009 chiuso con ritorno all’utile
Si è chiuso con il ritorno all’utile il 2009 per Banca Profilo; il Consiglio di Amministrazione della Banca, presieduto da Matteo Arpe, ha infatti approvato i risultati al 31 dicembre scorso, caratterizzati da un utile netto consolidato che si è attestato a 3,1 milioni di euro rispetto ad una perdita di 77,9 milioni di euro con cui si è chiuso l’esercizio 2008. Nel segno del recupero si è attestato anche il dato sul margine di intermediazione consolidato, a 35,4 milioni di euro rispetto ad una perdita pari a 13 milioni di euro nell’anno 2008. Spicca il volo rispetto all’anno precedente anche la raccolta totale con un +38% a 2,3 miliardi di euro e con un andamento che, in accordo con quanto riferisce Banca Profilo, presenta una proiezione positiva anche per quel che riguarda questi primi mesi del 2010, e con un andamento complessivo che conferma le indicazioni che la Banca ha fornito con il Piano Industriale.
Landi Renzo e Toyota insieme per la mobilità eco-compatibile
I modelli Toyota Aygo e Yaris sbarcano in Italia il 6 ed il 7 marzo prossimo, nel corso di un Open Weekend, con l’impianto ad alimentazione alternativa, ovverosia a Gpl. Questo dopo che il colosso automobilistico Toyota ha scelto Landi Renzo, leader mondiale nel campo dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Gpl e metano per l’autotrazione, per la produzione dei veicoli Toyota bifuel Gpl. Aygo e Yaris, due dei modelli di punta della Toyota, saranno venduti con alimentazione eco-compatibile a conferma di come anche il colosso automobilistico nipponico consideri gli impianti di alimentazione alternativa molto importanti per l’utente finale. Secondo quanto dichiarato da Claudio Carnevale, Amministratore Delegato di Landi Renzo, società quotata dal giugno 2007 sul segmento Star gestito da Borsa Italiana S.p.A., la scelta di Toyota dimostra come Landi Renzo abbia capacità e livelli tecnologici in grado di sostenere lo sviluppo di programmi complessi portati avanti da grandi partner come le case automobilistiche mondiali.
Gruppo MutuiOnline: ricavi Q4 2009 e risultato netto a due velocità
Ricavi e risultato netto a due velocità nel quarto trimestre 2009 per il Gruppo MutuiOnline. Il Consiglio di Amministrazione della società, infatti, ha esaminato il resoconto intermedio relativamente al trimestre chiusosi lo scorso 31 dicembre 2009, da cui è emersa una crescita dei ricavi del 3,3% a 47,9 milioni di euro a fronte di un risultato netto, attribuibile ai soci dell’Emittente, sceso da 14,8 milioni a 14,4 milioni di euro. Per quanto riguarda le prospettive di brevissimo termine, il Gruppo MutuiOnline, per il trimestre in corso, il primo del 2010, prevede per la Linea di Business MutuiOnline una crescita, seppur modesta, dei ricavi rispetto al primo trimestre fiscale del 2009, mentre per le altre Linee di Business la società stima una prosecuzione della tendenza in contrazione.
TerniEnergia: nuovi impianti fotovoltaici in Centro e Sud Italia
Prosegue l’espansione della società TerniEnergia dal fronte delle energie rinnovabili, ed in particolare dal versante relativo al fotovoltaico; l’azienda, facente parte del Gruppo Terni Research, e quotata a Piazza Affari sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha infatti annunciato d’aver avviato lavori per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici aventi una potenza complessiva pari a ben 10 MW di potenza. Questi impianti, in particolare, saranno realizzati nel Centro e nel Sud Italia, e per la precisione nelle Marche, in Umbria, in Sicilia e nella Regione Puglia, con quest’ultima che, lo ricordiamo, è la Regione leader in Italia per quel che riguarda la potenza installata ed incentivata da fotovoltaico. TerniEnergia prevede di concludere i lavori per la costruzione degli impianti entro il prossimo mese di marzo: le opere sono destinate per 5,5 MW per conto di clienti terzi, di cui 3,5 MW di potenza senza fornitura di pannelli fotovoltaici, mentre 4,5 MW di potenza, in accordo con quanto comunica TerniEnergia con una nota, sono destinati alle Joint Venture.
Brembo si rafforza in Cina con acquisto fonderia
Sessione sui guadagni oggi a Piazza Affari per Brembo; il titolo, infatti, al giro di boa della seduta guadagna poco più di due punti percentuali anche in scia all’annuncio di un’importante operazione che consolida in Cina la posizione della società leader nel settore degli impianti frenanti a disco per veicoli. Nel dettaglio, al fine di far nascere un nuovo polo industriale integrato, Brembo ha acquistato a Nanchino una fonderia che gli permetterà, entro l’anno 2013, di triplicare sul mercato cinese la produzione di dischi e pinze freno. Questo avverrà attraverso un piano di investimenti, da qui ai prossimi quattro anni, avente un controvalore complessivo di 50 milioni di euro; la società italiana punta così ad espandersi in un mercato chiave come quello cinese che, lo ricordiamo, in termini di veicoli venduti, nel 2009 è diventato il più grande del mondo con ben 13,5 milioni di unità commercializzate.
Mercato ExtraMOT: segmento per strumenti obbligazionari corporate
Tra i circuiti di scambio di strumenti finanziari, ed in particolare di obbligazioni, oltre al MOT, mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana S.p.A., c’è anche il mercato ExtraMOT, un segmento dove sia su richiesta specifica di un operatore, sia su iniziativa di Borsa Italiana, possono essere scambiati titoli di debito ed obbligazioni che risultano essere già quotati ed ammessi a negoziazione in uno dei mercati regolamentati dell’Unione Europea. L’ExtraMOT è quindi un mercato regolamentato dove viene di conseguenza garantito pari accesso agli investitori, e di conseguenza anche a quelli non professionali. Il mercato ExtraMOT si caratterizza per la presenza di molte obbligazioni societarie e di lotti minimi di negoziazione più elevati rispetto al MOT, con asta di apertura che parte la mattina alle ore 8, per poi concludersi alle ore 9, mentre la negoziazione continua dei titoli avviene dalle ore 9 alle ore 17,30.
Etf per investire in Russia
I mercati azionari appartenenti alla categoria degli “emergenti” offrono l’opportunità di conseguire rendimenti elevati, quando le cose vanno bene, a fronte però dell’assunzione di un rischio molto elevato, con la conseguenza che questi mercati sono a conti fatti adatti e consigliabili solo a chi ha un profilo di rischio molto elevato. Inoltre, specie in passato, l’accesso diretto a questi mercati azionari emergenti è stato sia difficoltoso, sia costoso. Successivamente, sono nati molti fondi comuni di investimento che investono in tali aree, con profili di rischio e di diversificazione alti e medio/alti, ma oramai sul mercato, ed in particolare sul circuito di Borsa Italiana S.p.A., ci sono anche gli Etf che permettono di scommettere sui mercati emergenti. Tra questi, c’è uno specifico Etf che investe sul mercato azionario russo; trattasi del “Lyxor Etf Russia“, codice ISIN FR0010326140, commissione totale annua dello 0,65% e nessuna commissione di entrata, di uscita o di performance.
Codice ISIN per la ricerca univoca degli strumenti finanziari
Per individuare uno strumento finanziario quotato, ad esempio, sul circuito di Borsa Italiana S.p.A., esiste un particolare codice, detto “codice ISIN“, che lo identifica in maniera univoca nel senso che non possono esistere due strumenti finanziari con lo stesso codice. Il codice ISIN si compone di dodici caratteri, con i primi due che identificano il Paese di emissione. E così, ad esempio, le azioni ENI, aventi codice ISIN IT0003132476, hanno come primi due caratteri “IT”, ovverosia l’identificativo del nostro Paese, mentre, per fare un altro esempio, il “Lyxor Etf Ftse Mib” ha come codice ISIN FR0010010827, con “FR” che indica la Francia proprio perché lo strumento finanziario, pur essendo negoziabile sul mercato italiano, è emesso da una società, ovverosia da un emittente, con sede operativa in Francia, con la conseguenza che è anche francese per questo particolare strumento la legislazione di riferimento.
Commodities: comprare energia e metalli con gli Etf
Investire sull’energia e sui metalli ha rappresentato negli ultimi anni, e probabilmente lo sarà anche in futuro, una buona occasione per ottenere performance superiori sia all’azionario, sia all’obbligazionario. Pur tuttavia, l’accesso diretto a materie prime come il gas, l’argento e l’oro, impone l’acquisto dei relativi contratti su mercati come il Nymex, il Cbot ed il Cme, mentre acquistando strumenti finanziari derivati senza leva si può sia mediare il rischio, sia accedere ai beni legati all’energia, ai metalli preziosi ed ai prodotti agricoli in maniera semplice ed a basso costo. Sul circuito telematico di Borsa Italiana S.p.A. c’è uno strumento di questo tipo, ed è nello specifico un Etf, emesso da Lyxor International Asset Management S.A., chiamato Lyxor Etf Commodities Crb, con codice ISIN FR0010270033; lo strumento finanziario è armonizzato e non prevede la retrocessione dei dividendi, in quanto questi sono soggetti a capitalizzazione.
Seat Pagine Gialle: obiettivi e strategie per i prossimi mesi
Entro la fine del prossimo mese di gennaio 2010, Seat Pagine Gialle prevede di rendere noto alla comunità finanziaria l’esito relativo a dei colloqui che sono stati avviati con l’istituto di credito estero Royal Bank of Scotland per mettere a punto delle operazioni di emissioni di debito al fine di allungare la scadenza media del proprio indebitamento. Contestualmente, a causa delle condizioni macroeconomiche, che nel frattempo sono peggiorate, Seat Pagine Gialle ha altresì annunciato una revisione al ribasso delle aspettative e degli obiettivi attesi per l’anno 2010 e per il 2011. Quindi, non potranno essere più rispettati i target tracciati nel Piano Industriale 2009-2011 che l’azienda aveva messo a punto nel febbraio 2009; al termine dei colloqui e del relativo esito sul rifinanziamento parziale del proprio debito con Royal Bank of Scotland, Seat Pagine Gialle informa che provvederà poi alla presentazione delle previsioni relative al prossimo anno.
Private Equity: investire “facile” con gli Etf
Il settore del private equity in passato ha rappresentato un campo dove ad operare erano praticamente solo o quasi gli “addetti ai lavori“, ma col tempo si è capito come l’apertura di questo comparto al mercato potesse rappresentare una grande opportunità di sviluppo e di crescita. In ogni caso, l’accesso diretto nel capitale azionario di società che operano nel private equity può essere sia difficoltoso, sia rischioso, mentre puntare su un paniere permette come al solito di mediare il rischio e di cogliere le opportunità offerte da un comparto che spesso riesce a dare delle belle soddisfazioni anche quando la congiuntura economica mondiale non è delle migliori, o si verificano bolle e tempeste finanziarie.
Obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014
Il 20 novembre scorso, sul mercato obbligazionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., sono ufficialmente partite le negoziazioni dell’obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014, con codice ISIN IT0004540842, e con un rating dell’emittente “AA-” assegnato dalla società specializzata Standard & Poor’s, ed un rating per l’emissione pari allo stesso modo ad “AA-” sempre emesso a cura di Standard & Poor’s. L’Obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014 è negoziabile per lotti pari 1.000 euro nominali, o multipli, per un totale di 650 milioni di euro di controvalore nominale dei titoli che sono in circolazione. L’obbligazione, in particolare, può essere particolarmente interessante per chi di norma destina una quota parte del proprio risparmio ai titoli emessi da società italiane a grande capitalizzazione, e punta a conseguire nel tempo dei rendimenti in linea con quelli attuali di mercato ma comunque superiori a quelli offerti da strumenti finanziari a breve termine come possono essere i Buoni Ordinari del Tesoro (Bot).
Certificates su azioni, indici, valute e commodities
I Certificates sono degli strumenti finanziari che, con o senza l’effetto leva, permettono di replicare l’andamento di azioni, indici, valute, commodities ed altri sottostanti che magari sono difficilmente accessibili direttamente da parte di un investitore. I Certificates, come accennato, si distinguono in due categorie: quelli senza leva, definiti anche come Certificates “investment“, e quelli “leverage“, ovverosia quelli su cui c’è un effetto leva; in quest’ultimo caso, rispetto al sottostante, le oscillazioni dello strumento finanziario sono più ampie e di conseguenza si amplifica anche il rischio di conseguire maggiori perdite o di ottenere guadagni superiori. Sono tante le tipologie di Certificates che, scambiati giornalmente come le azioni, consentono, ad esempio, di investire sul petrolio o magari sull’indice di una Borsa meno “accessibile” come quella russa o cinese.