Piazza Affari: esordio per l’Etn iPath di Barclays

La storia degli Etn come investimento finanziario è relativamente breve: la prima quotazione risale infatti al 12 giugno di 2006 grazie a Barclays, vera e propria leader in tale comparto, che da quel momento sta cercando di espandersi in maniera progressiva. Il debutto di questi giorni presso Borsa Italiana di questo specifico strumento è una conferma importante dell’interesse crescente nei confronti degli Exchange Traded Notes: la firma è sempre la medesima e inconfondibile, quella della britannica Barclays, la quale ha deciso dunque di mettere a disposizione il suo secondo prodotto destinato al nostro paese. La struttura è quella tipica, visto che l’Etn altro non è che un titolo di debito non subordinato e quotato appunto da un istituto di credito; la sua caratteristica conformazione consente agli investitori di accedere ai rendimenti dei vari indici di mercato, usualmente collegati a una strategia benchmark.

Kinexia: impianto fotovoltaico Recanati completato

A Recanati, in Provincia di Macerata, sono stati ultimati i lavori riguardanti un impianto di produzione di energia pulita con il fotovoltaico avente un controvalore pari all’incirca a 2,7 milioni di euro, ed una potenza installata cumulata pari a circa 1 MW. A darne notizia è stato il Gruppo Kinexia S.p.A. con un comunicato ufficiale nel precisare al riguardo come i lavori siano stati ultimati attraverso Volteo Solar S.p.A., una società controllata, e come il parco fotovoltaico, finanziato dalla società Unicredit Leasing, rientri in un pacchetto conto terzi di cinque commesse che sono state acquisite dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari il 14 aprile scorso; in particolare, tutti gli impianti fotovoltaici da realizzare hanno una potenza complessiva pari a 2,7 MW, si trovano tutti nella Regione Marche, e saranno tutti ultimati entro il 31 dicembre 2010.

Amplifon perfeziona acquisto NHC Group Ltd

Via libera all’acquisto, da parte di Amplifon, del 100% del capitale sociale di  NHC Group Ltd. A darne notizia in data odierna, venerdì 10 dicembre 2010, è stata proprio la società italiana quotata in Borsa nel rendere noto alla comunità finanziaria come i costi inerenti l’operazione siano stati coperti, per una quota pari a 70 milioni di euro, quali costi di transazione, attraverso un’operazione di aumento di capitale riservato, ed i 460 milioni di dollari australiani, pari al controvalore dell’operazione, attraverso un finanziamento bancario. Con l’acquisizione del Gruppo NHC, Amplifon ha così rilevato una società che è strategica per lo sviluppo del proprio business societario; questo perché NHC può vantare su circa 200 negozi in India, Nuova Zelanda e Australia per quel che riguarda la commercializzazione di soluzioni per l’udito; nei mercati in cui opera NHC l’area geografica non risulta ancora essere pienamente presidiata, ragion per cui sono ampi i margini e le potenzialità di crescita per il futuro.

Finmeccanica: Standard & Poor’s conferma rating lungo termine

Il credit rating della società Finmeccanica è stato confermato dall’Agenzia Standard & Poor’s a “BBB”, mentre l’outlook è stato invece rivisto da “stabile” a “negativo”. A darne notizia è stata con un comunicato ufficiale proprio il colosso aerospaziale italiano nel precisare in particolare che la revisione da parte dell’Agenzia di rating rifletta “il profilo di rischio finanziario di Finmeccanica potrebbe non migliorare in misura adeguata all’attuale categoria di rating“. Ebbene, al riguardo la società quotata in Borsa a Piazza Affari nella nota ha colto l’occasione per confermare il proprio impegno al fine di poter preservare il proprio rating attraverso il ritorno dell’outlook a “stabile”; questo attraverso il mantenimento di un solido profilo finanziario, nonché attraverso un miglioramento della performance operativa. Inoltre, Finmeccanica ha altresì fatto presente come la visibilità sui ricavi futuri sia assicurata dalla backlog di ordini a fronte di un portafoglio di prodotti ben equilibrato.

Seat Pagine Gialle chiude le pendenze col Fisco

In merito ad un processo verbale di constatazione che è stato notificato lo scorso 15 marzo 2010, Seat Pagine Gialle in data odierna ha sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate un verbale di accertamento con adesione. A darne notizia è stata proprio Seat Pagine Gialle che, comunque, con un comunicato ufficiale è tornata a ribadire la convinzione di come al tempo, nel 2004, la società avesse rispettato sia le norme del codice civile, sia le Leggi tributarie. La controversia, in particolare, ha riguardato la deducibilità degli interessi passivi sul debito assunto da Seat Pagine Gialle nel 2004, e sugli ammortamenti del Customer Database. Come diretta conseguenza, la società delle Directory ha scelto la via dell’adesione con il Fisco al fine di evitare che su Seat Pagine Gialle, per un tempo indeterminato, continuasse a pendere un contenzioso che anche in caso di esito favorevole avrebbe comunque gravato sulla società in maniera significativa.

Impregilo vince gara internazionale ad Abu Dhabi

Impregilo s’è aggiudicata, nell’ambito di una gara internazionale indetta da “Abu Dhabi Sewerage Services Company”, una maxi-commessa avente un controvalore pari a circa $ 200 milioni. A darne notizia è stata la società italiana, quotata in Borsa a Piazza Affari, precisando che il nuovo contratto acquisito ad Abu Dhabi preveda la realizzazione di un tunnel idraulico, ed in particolare di un nuovo lotto di costruzione per 10 chilometri, dopo che Impregilo sta già provvedendo a costruirne i primi quindici chilometri. Il tunnel ha una lunghezza complessiva pari a 40 chilometri, e servirà una volta completato per andare a raccogliere le acque reflue per gravità, e poi andarle a trattare in una stazione che di trova presso la località di Al Wathba. I 200 milioni di dollari di commessa acquisiti da Impregilo si vanno così ad aggiungere ai 243 milioni di dollari circa della commessa precedente, sempre per la realizzazione del tunnel, nel mese di settembre dello scorso anno.

Fotovoltaico: Kinexia ottiene finanziamento in leasing

Ai fini della realizzazione del parco fotovoltaico da 3 MW di potenza ad Aprilia, in Provincia di Latina, il Gruppo Kinexia, già Schiapparelli 1824, quotato in Borsa a Piazza Affari, ed attivo nel settore delle fonti e delle energie rinnovabili, ha reso noto che Unicredit Leasing S.p.A ha deliberato la concessione di un finanziamento in leasing per un controvalore complessivo pari a quasi 10,7 milioni di euro. In particolare, il finanziamento in leasing è stato deliberato e concesso da Unicredit Leasing S.p.A. a PN Solar S.r.l., società che a sua volta è controllata dalla subholding di partecipazioni  Volteo Energie S.p.A.. Il parco fotovoltaico, che già ha ottenuto le relative autorizzazioni nell’aprile scorso, sarà in grado di produrre annualmente energia elettrica pari a ben 4.170.000 kWh. Per quel che riguarda la delibera di Unicredit Leasing S.p.A. inerente la concessione del finanziamento in leasing, questo viene erogato a favore di PN Solar S.r.l. con indicizzazione all’euribor, durata pari a 18 anni, e condizioni sospensive standard che sono previste per accordi di questo tipo.

Investire in oro con Lyxor

Per investire in oro le soluzioni possono essere sostanzialmente due: comprare oro fisico e tenerlo a casa, o meglio in una cassetta di sicurezza, oppure comprare strumenti finanziari collegati all’andamento sul mercato del metallo giallo. Questa seconda soluzione è per certi versi più comoda visto che la negoziabilità dello strumento, e quindi del sottostante, può avvenire in tempo reale ai prezzi di mercato tutti i giorni di Borsa aperta. Ma in che modo è possibile tutto ciò? Ebbene, sul mercato ETFplus di Borsa Italiana si possono negoziare strumenti finanziari di questo tipo, tra cui il “Lyxor ETN Gold“, con codice ISIN XS0416722857, che è acquistabile sul mercato senza commissioni di ingresso e/o di uscita con la sola eccezione dei costi di negoziazione richiesti dalla propria banca o società di intermediazione mobiliare (Sim). Prima di investire in questo strumento finanziario, come in qualsiasi altro, occorre chiaramente sia leggere con attenzione le note informative, sia accertarsi che l’operazione da effettuare risulti essere perfettamente in linea con il proprio profilo di rischio.

Damiani: esercizio 2010/2011, buona crescita dei ricavi

Ricavi in crescita del 27,1% a 29,1 milioni di euro rispetto ai 22,9 milioni di euro al 30 settembre 2009. Si è chiuso con questo buon dato di fatturato il secondo trimestre fiscale dell’esercizio 2010/2011 di Damiani, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nella creazione, nella realizzazione e nella distribuzione di gioielli ad elevato design e di alta gamma. Prendendo a riferimento invece il primo semestre dell’esercizio 2011, i ricavi consolidati di Damiani sono scesi dell’1,5% a 55,5 milioni di euro, rispetto ai 56,3 milioni di euro al 30 settembre 2009; in ogni caso, nel periodo, i ricavi del canale retail sono cresciuti del 19% passando da 14,7 a 17,5 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato e Presidente della società, Guido Damiani, è stato conseguito nell’ultimo trimestre un buon tasso di crescita grazie al buon andamento delle vendite nei negozi a gestione diretta, ed in generale per effetto della buona domanda dai mercati esteri mentre in Italia il canale wholesale continua a mantenere per gli acquisti un approccio conservativo.

Prysmian verso OPAS su Draka

Il Gruppo Prysmian ha comunicato al mercato la propria intenzione di voler lanciare un’OPAS, ovverosia un’Offerta Pubblica di Acquisto e di Scambio, sulla società Draka al fine di dar vita alla creazione di un’azienda leader al livello globale nel comparto della produzione di cavi per il settore delle telecomunicazioni e per il comparto dell’energia. Per ciascuna azione ordinaria Draka, Prysmian offre 17,201 euro a fronte di un’Offerta per cui ci sono alla base motivazioni significative sia di natura industriale, sia strategica. Con l’OPAS su Draka, infatti, si verrebbero a generare, tra l’altro, importanti complementarietà di know-how tanto per la gamma di prodotti quanto per la diffusione geografica. Il tutto a fronte di nessuna dismissione significativa o di break up per Draka, ragion per cui Prysmian stima una contestuale creazione di valore nonché di utili a partire dal 2011 grazie anche alla possibilità di generazione di sinergie e crescita organica. L’OPAS, a 17,201 euro, si compone di 8,60 euro pagabili in denaro per ciascuna azione ordinaria Draka, e l’importo restante per singola azione nel rapporto di 0,6595 azioni Prysmian per ogni azione ordinaria Draka.

Noemalife vince gara per servizi di radiologia

E’ stato ufficialmente formalizzato da NoemaLife S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario, il contratto finalizzato all’aggiudicazione di una gara d’appalto che la società ha vinto con Athena s.r.l., in raggruppamento temporaneo d’impresa. A darne notizia nella giornata di ieri è stata proprio la società NoemaLife nel precisare che il contratto, avente un importo pari all’incirca a due milioni di euro, per l’Azienda Sanitaria Locale numero 7 di Carbonia, riguarda la realizzazione per l’ASL citata di un sistema RIS/PACS. Il RIS/PACS, nello specifico, è un sistema integrato di Radiology Information System (RIS) e di Picture Archiving and Communication System (PACS) con fornitura di durata pari a sette anni con l’obiettivo di garantire presso l’Azienda Sanitaria Locale di Carbonia la gestione delle attività di diagnostica per immagini svolte in modalità informatizzata. Nella commessa, inoltre, rientrano anche la progettazione, la realizzazione delle opere di impiantistica che sono necessarie per l’installazione del sistema, nonché il funzionamento e l’assistenza per tutta la durata dell’accordo.

Hera e Acam: accordo per futura aggregazione

Venerdì prossimo, 19 novembre 2010, a La Spezia, con inizio alle ore 15,30, sarà presentato l’accordo per l’avvio di un futuro percorso di aggregazione tra la società Hera ed Acam, entrambe operanti sul mercato in qualità di multiutility. In accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna, mercoledì 17 novembre 2010, la firma del memorandum è stata infatti fissata per venerdì prossimo al fine di giungere, entro l’anno 2012, all’integrazione di Acam in Hera in accordo con obiettivi che risultano essere stati condivisi dai Consigli di Amministrazione delle due società. In particolare, oltre al contributo di Hera, è atteso anche quello degli istituti finanziari e dei soci di Acam per il raggiungimento di una situazione finanziaria ed economica sostenibile ed equilibrata unitamente ad un rafforzamento dal punto di vista industriale; questo, in particolare, potrà avvenire nei prossimi mesi attraverso operazioni di cessione degli immobili, ma anche con lo scorporo degli impianti idrici, delle rete e dell’impianto C.D.R. di Saliceti.

Banca Imi inonda Borsa Italiana di Reflex Certificates

Piazza Affari ha assistito al debutto ufficiale dei nuovi certificati di Banca Imi: la banca di investimento del gruppo Intesa Sanpaolo, nata dalla fusione tra Caboto e la stessa Imi, ha infatti deciso di lanciare la negoziazione di ben venticinque prodotti, di cui ventitre altro non sono che Reflex Certificates, mentre gli ultimi due sono degli Equity Protection. Ma il dettaglio in questo caso ancora non è completo e allora occorre essere ancora più precisi. Anzitutto, l’istituto ha emesso undici prodotti Reflex Long, i quali andranno ad osservare da vicino un numero simile di indici azionari con tre diverse scadenze, vale a dire ottobre 2013, dicembre 2014 e dicembre 2015; gli altri certificati di tipo Reflex saranno dodici Short, collegati fedelmente a quattro indici internazionali e otto di tipo settoriale (si tratta dello Stoxx Europe 600, il quale viene rappresentato da seicento componenti fisse), ma tutti con la medesima scadenza, vale a dire dicembre 2011.

Fotovoltaico Kinexia: business rinnovabili, performance positiva

Nei primi nove mesi del corrente anno il business del Gruppo Kinexia, nel comparto delle fonti rinnovabili, ha fatto registrare una performance positiva sebbene sulla redditività abbia influito l’avviamento e la riorganizzazione settoriale. Questo è quanto, tra l’altro, emerso dai dati al 30 settembre 2010 che sono stati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Kinexia; dai dati, nello specifico, è emerso che il valore della produzione al 30 settembre 2010 si è attestato in forte crescita a 49,2 milioni di euro rispetto agli 11,5 milioni di euro del periodo gennaio settembre 2009. Allo stesso modo, l’Ebitda è cresciuto passando dai 0,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009 ai 6,1 milioni di euro dello stesso periodo del corrente anno grazie anche al business del teleriscaldamento che, nello specifico, ha influito ed ha contribuito positivamente al dato relativo al valore della produzione.