La giornata di ieri presso il Chicago Mercantile Exchange è stata caratterizzata da un calo delle contrattazioni relative ai futures sulla carne bovina (vedi anche La tempesta di neve americana fa rialzare i futures bovini). Tutto questo è accaduto nonostante un record al rialzo per quel che concerne la scelta americana di manzo all’ingrosso, come messo in luce dagli analisti e dai trader. La bella stagione si avvicina anche negli Stati Uniti, di conseguenza sta diventando sempre più circoscritta la domanda per bistecche e hamburger.
Chicago Mercantile Exchange
Il momento difficile dei futures sulla carne suina
I contratti futures relativi alla carne suina sono calati ieri per la prima volta dopo tre sessioni consecutive in positivo (vedi anche In rialzo i futures sulla carne suina): il motivo di un simile declino è presto detto, visto che negli Stati Uniti è stato registrato il livello più basso da settembre per quel che riguarda i prezzi all’ingrosso di tale bene. In pratica, questa performance ha segnalato chiaramente come sia in rallentamento la domanda per la carne in questione. Al contrario, i futures bovini sono stati protagonisti di un rialzo.
La tempesta di neve americana fa rialzare i futures bovini
I contratti futures collegati alla carne bovina hanno fatto registrare oggi il primo rialzo settimanale (vedi anche Commodities: la situazione al limite della carne bovina). In pratica, questi derivati hanno beneficiato della speculazione secondo cui una tempesta invernale che sta per abbattersi sugli Stati Uniti potrebbe ridurre il peso degli animali, mentre le esportazioni di manzo sono cresciute a buon ritmo. Per quel che concerne i futures sulla carne suina, questi prodotti finanziari hanno interrotto il peggior declino degli ultimi quindici mesi. Si parla, nello specifico, di ben trenta centimetri di neve in alcune parti delle Grandi Pianure, stando almeno alle previsioni metereologiche del National Weather Service.
Il rally dei futures sulla carne bovina
È davvero interessante il rally di cui si stanno rendendo protagonisti i contratti futures sulla carne bovina: i rialzi sono stati registrati in contemporanea ai segnali di minori scorte per quel che concerne il manzo americano. I futures sulla carne suina hanno invece concluso la giornata di ieri con un ribasso. Nello specifico, la produzione di manzo scenderà di ben cinque punti percentuali il prossimo anno, raggiungendo 24,68 miliardi di libbre complessive (11,2 milioni di tonnellate per la precisione), almeno secondo gli ultimi dati del dipartimento agricolo americano.
I futures bovini in crescita grazie alla domanda di carne
I futures sulla carne bovina sono riusciti ad ampliare il loro rally, nonostante il ridimensionamento dell’offerta di manzo statunitense: più che altro, l’influenza principali per quel che riguarda questi strumenti finanziari è stata esercitata dall’accresciuta domanda di carne, visto che i grossisti hanno provveduto a rifornirsi in maniera adeguata prima che comincino le festività natalizie. La produzione commerciale di manzo americano nei dieci mesi che si sono conclusi lo scorso 31 ottobre è scesa infatti di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
In rialzo i futures sulla carne suina
Verso la metà di questo mese i futures bovini e suini erano in controtendenza, cosa è cambiato nel giro di due settimane: il primo riferimento interessante è quello relativo ai contratti che osservano da vicino le performance dei prezzi della carne suina. Entrando maggiormente nel dettaglio, infatti, questi strumenti finanziari sono oggi protagonisti di un incremento pari a cinque centesimi dollaro, mentre quelli collegati alla carne bovina risultano essere in ribasso di quindici centesimi. Tornando al primo caso, il mercato viene ampiamente sostenuto dalle scommesse improntate al rialzo.
Futures bovini e suini in controtendenza
Il rialzo dei futures sulla carne bovina non è stato solamente un fatto casuale di una settimana fa: in effetti, questi strumenti finanziari hanno fatto registrare proprio ieri un altro interessante incremento, vale a dire il rialzo più consistente delle ultime due settimane. Si tratta, in pratica, della conseguenza più immediata che si può riscontrare in relazione alla maggiore domanda che gli Stati Uniti hanno avanzato per quel che riguarda il manzo. Al contrario, bisogna sottolineare che i contratti futures collegati alle performance della carne suina sono scesi di livello nelle loro ultime negoziazioni.
In rialzo i futures sulla carne bovina
I contratti futures collegati alle performance della carne bovina si sono mossi verso l’alto nel corso dell’ultima giornata di contrattazioni presso il Chicago Mercantile Exchange: nello specifico, le spedizioni di ottobre hanno fatto registrare una quotazione pari a 124,7 dollari la libbra, vale a dire 135 punti al di sopra della chiusura precedente. Le cose sono sostanzialmente cambiate da questa estate, dato che a giugno i futures su bovini e suini erano in calo a Chicago.
Futures: bovini e suini in calo a Chicago
I futures relativi alla carne suina hanno fatto registrare ieri il quarto giorno consecutivo di ribasso: si tratta del rallentamento più lungo da un mese a questa parte per tali strumenti finanziari, causato soprattutto dall’abbondanza di scorte per quel che concerne i prodotti americani. I futures relativi alla carne bovina si sono invece caratterizzati per un calo piuttosto leggero. Tornando a parlare dei suini, c’è da precisare che la produzione commerciale dello scorso mese negli Stati Uniti ha raggiunto il totale di quasi due miliardi di libbre (1,93 per la precisione, circa 874mila tonnellate per la precisione), vale a dire il 9,5% in più rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
Il caso americano di mucca pazza fa rialzare i futures bovini
I contratti futures relativi alla carne bovina sono tornati in territorio positivo dopo un declino che durava ormai da diversi mesi: molti paesi, in primis il Canada e il Giappone, hanno annunciato ufficialmente di voler continuare a importare il manzo americano, nonostante il governo di Washington abbia reso noto il primo caso di “mucca pazza” dopo ben sei anni. Lo stesso Canada, oltre al Messico, al Giappone e alla Corea del Sud, i quattro maggiori acquirenti di questa carne, non bloccheranno dunque gli acquisti dopo l’ufficializzazione della malattia, nota in gergo medico con il nome di “encefalopatia spongiforme bovina”. Il caso in questione è stato certificato nella California centrale, ma è stata paradossalmente questa notizia a sospingere verso l’alto i prodotti finanziari di cui si sta parlando.
Futures: carne bovina e suina in controtendenza
I contratti futures che seguono da vicino le performance della carne bovina presso il Chicago Mercantile Exchange hanno fatto registrare un deciso rialzo nel corso della giornata odierna: gli strumenti finanziari in questione sono stati capaci di realizzare questo balzo in avanti grazie, in particolare, agli aumenti subiti dai prezzi all’ingrosso del manzo, tanto che i trader si sono visti costretti a modificare le loro posizioni prima del report del governo americano. Gli analisti sono in attesa di stime piuttosto precise per quel che concerne i calcoli effettuati dallo Us Department of Agriculture, vale a dire un calo per quel che concerne il numero di carne bovina collocata nel corso del mese di marzo.
Futures, rialzo speculativo per la carne suina
I contratti futures relativi alla carne suina sono cresciuti per la seconda sessione consecutiva a causa della speculazione che ha riguardato questo specifico consumo: in effetti, si è scommesso sul fatto che la gente andrà ad acquistare la commodity in questione, preferendola al manzo, le cui tariffe sono decisamente più alte. Allo stesso tempo, gli strumenti collegati alle performance dei bovini sono riusciti a compensare le perdite conseguite nel corso dell’ultimo mese. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che i prezzi relativi ai maiali sono aumentati di 0,4 punti percentuali. Si tratta del primo guadagno in assoluto che è stato conseguito da febbraio, con la domanda in crescita di carne che ha fatto senza dubbio da traino, senza dimenticare le temperature più miti negli Stati Uniti.
Nuovi record per i futures su bovini e suini
I futures sulla carne bovina sono aumentati al loro livello più alto di tutti i tempi per la decima volta nel corso di quest’anno: il motivo è presto detto, sta crescendo in maniera importante la domanda per il manzo statunitense, oltre ai costi più alti per quel che concerne le principali catene di ristoranti, tra cui si può ricordare Chipotle Mexican Grill Incorporated. Allo stesso modo, anche i contratti futures che osservano da vicino le performance della carne suina sono risultati in rialzo. C’è anche da dire che i prezzi globali del cibo sono incrementati nel corso del mese di gennaio come non succedeva da almeno undici mesi, secondo quanto stimato in maniera opportuna dalle Nazioni Unite.
La domanda americana di manzo trascina i futures sui bovini
I contratti futures collegati alla carne bovina sono cresciuti in maniera sostenuta: il merito di questo rialzo si deve soprattutto alle scorte animali che hanno caratterizzato il mercato americano, oltre all’aumento importante della domanda globale di manzo, la quale ha sostenuto i costi dalla carne stessa per le più importanti catene attive nella ristorazione. I consumatori statunitensi dovranno quindi pagare cinque centesimi di dollaro in più per il manzo nel corso di questo 2012, più di qualsiasi altro alimento (perfino quelli di mare). Nel dettaglio, la carne ha subito un incremento di dieci punti percentuali lo scorso anno, così come è stato stimato dal governo di Washington.