Gruppo Piaggio: Piano Strategico 2010-2013

Ben 1.900 milioni di euro di ricavi nel 2013 a fronte di un Ebitda sul livello dei 285 milioni di euro. Sono questi alcuni degli obiettivi principali del Piano Strategico 2010-2013 del Gruppo Piaggio, presentato alla comunità finanziaria, col quale si punta, tra l’altro, sia ad un consolidamento della posizione di mercato sul mercato americano e su quello europeo, sia sulla crescita delle vendite nei Paesi asiatici. Il tutto, nel periodo dal 2010 al 2013, a fronte di un forte aumento della produttività industriale, nuovi impianti in Vietnam ed in India, e lo sviluppo di gamme di prodotti diversificate per i mercati in cui il Gruppo Piaggio è presente. Inoltre, è prevista una nuova piattaforma per i veicoli elettrici e, dal punto di vista finanziario, una riduzione dell’indebitamento che, nel 2013, poterà ad una posizione finanziaria netta attesa a 300 milioni di euro circa.

Il debutto di Agricultural Bank apre la strada a nuovi investimenti

Guardare alla Cina in questo momento per quel che concerne gli investimenti finanziari può dar luogo a due visioni differenti: si tratta, infatti, della terza economia a livello mondiale, un ottimo punto di approdo dunque e soprattutto un paese dalle dimensioni vaste e per tale motivo ancora più appetibile. Allo stesso tempo, però, l’ex Impero Celeste è uno stato forse troppo lontano per i risparmiatori del nostro paese, nonostante le sue promesse allettanti. Le capitalizzazioni globali sono guidate in modo deciso da compagnie della nazione asiatica (PetroChina, Icbc, China Mobile e China Construction Bank sono degli esempi formidabili), ma l’accesso non è sempre agevole. Una conferma in tal senso è giunta alla luce dell’ultima Ipo, ovvero quella che ha coinvolto Agricultural Bank, il quarto istituto di credito cinese appena quotato sul listino di Shanghai, anche se senza grandissimi entusiasmi (ma molto probabilmente con il tempo questo atteggiamento cambierà in modo radicale).

Elica sbarca in Cina con acquisizione del 55% di Putian

elica-cina-putian-acquisizioneIl Gruppo Elica, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore della produzione di cappe aspiranti da cucina, ha reso noto nella giornata di ieri d’essere entrata ufficialmente nel mercato cinese attraverso l’acquisizione del 55% di Zhejiang Putian Electric Co. Ltd, società proprietaria del marchio “Putian”, uno dei brand più noti in Cina per quel che riguarda la produzione e la commercializzazione di cappe, sterilizzatori per stoviglie e piani a gas. L’operazione, avente un controvalore pari a 13,8 milioni di euro, permette al Gruppo Elica di entrare in un mercato come quello cinese che risulta essere attualmente il secondo maggior mercato al mondo per quel che riguarda le cappe, dopo aver rafforzato la propria presenza diretta in India, in America ed in Europa. La Zhejiang Putian Electric Co. Ltd ha il proprio stabilimento produttivo a Shengzhou, ovverosia in uno dei distretti industriali più noti ed importanti per quel che riguarda la produzione di elettrodomestici per il settore cottura.

Gruppo Piaggio si rafforza in Asia

piaggioAttraverso la rete della joint venture Piaggio Zongshen Foshan, dal prossimo mese di agosto partirà in Cina la commercializzazione dello scooter MP3 del Gruppo Piaggio. A darne notizia è la società nel sottolineare come il Gruppo punti in Asia ad un rafforzamento attraverso la produzione in India della Vespa, l’ampliamento della produzione in Vietnam ed un’espansione sul mercato cinese attraverso non solo lo sviluppo delle motorizzazioni elettriche, ma anche con nuovi veicoli a quattro ed a tre ruote. Il Gruppo Piaggio, che detiene nella joint venture Piaggio Zongshen Foshan, creata nell’aprile del 2004 con il Gruppo Zongshen, una quota del 45%, punta inoltre per il futuro a commercializzare sul mercato cinese anche Mp3 Hybrid, la versione dello scooter Piaggio MP3 dotata di alimentazione ibrida termica ed elettrica.

Brembo si rafforza in Cina con acquisto fonderia

freni-bremboSessione sui guadagni oggi a Piazza Affari per Brembo; il titolo, infatti, al giro di boa della seduta guadagna poco più di due punti percentuali anche in scia all’annuncio di un’importante operazione che consolida in Cina la posizione della società leader nel settore degli impianti frenanti a disco per veicoli. Nel dettaglio, al fine di far nascere un nuovo polo industriale integrato, Brembo ha acquistato a Nanchino una fonderia che gli permetterà, entro l’anno 2013, di triplicare sul mercato cinese la produzione di dischi e pinze freno. Questo avverrà attraverso un piano di investimenti, da qui ai prossimi quattro anni, avente un controvalore complessivo di 50 milioni di euro; la società italiana punta così ad espandersi in un mercato chiave come quello cinese che, lo ricordiamo, in termini di veicoli venduti, nel 2009 è diventato il più grande del mondo con ben 13,5 milioni di unità commercializzate.

Etf alto potenziale: investire in azioni delle società indiane

mercato-indianoDopo la Cina, l’India è una delle economie emergenti che negli ultimi anni ha fatto registrare elevati tassi di crescita, e contestualmente a rivalutarsi, e non di poco, è stato anche il mercato azionario. Anche nella fase più acuta della crisi finanziaria ed economica, l’India, seppur con livelli di crescita inferiori, ha continuato a crescere in termini di prodotto interno lordo, candidandosi così per i prossimi anni a diventare con la Cina una tra le potenze economiche e commerciali più influenti nel mondo. Per chi ha un profilo di rischio medio/alto, e punta ad investire una quota del proprio patrimonio sull’azionario dei mercati emergenti, c’è la possibilità di “entrare” sul mercato azionario delle società indiane o attraverso i Fondi Comuni che investono nell’area, oppure ancor più semplicemente comprando un Etf sull’India che replica passivamente l’andamento medio registrato dai titoli a più elevata capitalizzazione.

Etf per investire sui mercati emergenti

mercati_emergentiIl 2009 sta per chiudersi ed è tempo di bilanci per le economie; quelle più mature, dall’Europa agli Stati Uniti passando per il Giappone, hanno attraversato una fase recessiva come non si vedeva da decenni, mentre quelle emergenti, seppur con ritmi più bassi, India e Cina su tutti, sono proseguite lungo il sentiero della crescita. Rispetto al passato, investire sull’azionario di questi Paesi è più semplice ed immediato grazie agli Etf settoriali che, nello specifico, permettono di replicare passivamente l’andamento di un indice o di un paniere di azioni principali, e di avere sempre i prezzi sotto controllo. Tra gli Etf settoriali sui mercati emergenti ci sono quelli Lyxor di Société Generale, che permettono di posizionarsi sull’azionario di Paesi emergenti come l’India, la Cina e la Russia, ma anche Brasile, Sud Africa, Malesia, Taiwan, Hong Kong, Corea e Turchia.

Etf per investire in Cina

etf-lyxor-chinaPer chi vuole investire sul mercato cinese, una delle aree a più elevato tasso di sviluppo visto che il Paese in futuro si candida a diventare la prima potenza economica mondiale, c’è la possibilità di “scommettere” sull’azionario “made in China” sfruttando i vantaggi offerti dagli Etf, ovverosia liquidità, possibilità di poter negoziare lo strumento nei giorni di Borsa aperta, e bassi costi. Uno degli Etf quotati sul mercato italiano che replica l’andamento dell’azionario cinese è il Lyxor Etf China, codice ISIN FR0010204081, emesso da Lyxor International Asset Management S.A. L’Etf è armonizzato, prevede la possibilità di ottenere annualmente un dividendo, e replica passivamente l’HSCEI, l’indice Hang Seng China Enterprises che viene sia calcolato, sia pubblicato, dall’Hang Seng Indexes Company Limited. L’indice, nello specifico, si compone delle più importanti azioni cinesi che vengono negoziate in dollari di Hong Kong.