Barclays mette in vendita dei CoCo Bond a dieci anni

La banca britannica Barclays ha annunciato di essere pronta ad emettere dei Contingent Convertible Bond, meglio noti con il più semplice acronimo CoCo (vedi anche Barclays emette un CoCo Bond a dieci anni). La vendita in questione non è altro che una parte dei piani molto più ampi dell’istituto di credito, il quale deve necessariamente rispettare i requisiti che sono imposti dagli enti regolatori per quel che riguarda il capitale. Come è noto, i CoCo Bond sono dei titoli obbligazionari che agevolano l’eliminazione dei piani di salvataggio per il settore bancario, mettendo a disposizione delle compagnie finanziarie una sorta di ammortizzatore destinato ai finanziamenti in denaro.

Swiss Re sta curando l’emissione di un CoCo Bond

Un CoCo Bond per la società assicurativa Swiss Re: i convertible contingent bond sono obbligazioni che stanno avendo gran lustro da diverso tempo a questa parte, strumenti ibridi bancari, convertibili in titoli azionari, che sono in grado di offrire dei rendimenti molto elevati (vedi anche Barclays emette un CoCo Bond a dieci anni). L’utilizzo del capitale contingente da parte della compagnia di Zurigo sarà fondamentale, senza dimenticare il roadshow e i vari appuntamenti che andranno a riguardare i momenti precedenti alla quotazione vera e propria.

Barclays emette un CoCo Bond a dieci anni

L’istituto di credito britannico Barclays ha quotato dei CoCo Bond decennali per un importo pari a tre miliardi di dollari e con un rendimento iniziale fissato a 7,625 punti percentuali: nel dettaglio, bisogna subito precisare che gli ordini degli investitori sono stati superiori di oltre cinque volte (diciassette miliardi di dollari per la precisione). Come si spiega un simile successo? La forte domanda che si è appena descritta può essere motivata, in particolare, con l’alto ritorno economico, il quale può però anche risultare in una perdita totale a danno degli obbligazionisti.

Pressioni su Crédit Suisse per l’emissione di Coco Bond

Crédit Suisse, tra i maggiori istituti di credito della Svizzera e del continente europeo, è pronta a emettere sei miliardi di franchi in bond convertibili, meglio noti con il nome di Coco Bond: il programma in questione prevede la scelta di questi titoli, simili a delle normali obbligazioni ma ovviamente convertibili in azioni, una modalità che spesso è utile per scongiurare gli aumenti di capitale (la sigla Coco sta proprio a indicare degli strumenti contingenti e convertibili per l’appunto), anche perché non esistono molte altre alternative valide. L’amministratore delegato del gruppo elvetico, Brady Dougan, è stato messo sotto pressione dagli ultimi annunci della Swiss National Bank, visto che quest’ultima ha candidamente messo in luce come la banca stessa non abbia incrementato il proprio capitale in maniera sufficientemente veloce.

Duemme Sgr punta con decisione sui CoCo Bond

Il 2009, l’anno in cui hanno cominciato a farsi sentire i primi devastanti effetti della crisi economica internazionale, è stato caratterizzato anche dalle prime discussioni in merito ai cosiddetti CoCo Bond: queste obbligazioni (la sigla identifica i Contingent Convertible Bond) rappresentano uno strumento finanziario piuttosto innovativo, ideato appositamente per gli istituti di credito che intendono potenziare il loro capitale, risparmiando gli investitori dai rischi di default. Anche Duemme Sgr, la società di gestione del risparmio che fa parte del gruppo Banca Esperia, ha deciso di focalizzare la propria attenzione su tale prodotto, lanciando un nuovo fondo, Duemme CoCo Credit Fund. Si tratta in pratica di un fondo di tipo speculativo che consentirà di puntare su titoli obbligazionari subordinati e altri titoli ibridi. Tutta la consulenza del caso, invece, verrà messa a disposizione da Algebris Investments.

Obbligazioni strutturate: Credit Suisse punta sui CoCo bond

Prodotti finanziari avveniristici o ennesima diavoleria nel campo degli investimenti? L’opinione è nettamente divisa per quel che concerne la valutazione dei cosiddetti CoCo bond, obbligazioni sfruttate dagli istituti di credito per rispettare in maniera puntigliosa i dettami di Basilea 3, ma soprattutto lo strumento del momento grazie anche all’emissione da record di Credit Suisse, circa 4,6 miliardi di euro. Che cosa intende ottenere la banca elvetica in questo modo? I Contingent Convertible bond rappresentano una tipica obbligazione ibrida, la quale può essere convertita in titolo azionario quando i requisiti del patrimonio raggiungono determinati limiti. La decisione di Credit Suisse riguarda un lancio che avverrà a partire dagli ultimi mesi del 2013, ma non vi sarà alcun tipo di scadenza.