Credit Suisse ha deciso di buttarsi a capofitto sul comparto dei certificati di investimento: l’ultima proposta del gruppo bancario elvetico è infatti indirizzata a tutti coloro che amano questi specifici strumenti finanziari, visto che l’emissione riguarda un Callable Bonus. Il prodotto in questione prevede una scadenza a due anni e un collegamento molto stretto con un paniere di indici azionari; inoltre, è stato scelto il segmento dei derivati Sedex di Borsa Italiana, quindi si andrà a beneficiare di una negoziazione continua, di una liquidazione di tipo monetario e di un esercizio europeo come avviene molto spesso in questi casi. I soggetti interessati devono inoltre ricordare che l’operatore che sarà incaricato ad assolvere l’impegno di quotazione è Banca Finnat Euramerica, una società per azioni di lunga data (è stata fondata addirittura nel 1898) e che è quotata presso il comparto Star della stessa Piazza Affari.
Credit Suisse
Sberbank e Credit Suisse unite da un fondo miliardario
Oao Sberbank, una delle più celebri banche di tutta la Russia, e Credit Suisse, istituto elvetico molto attivo in ambito finanziario, hanno deciso di unire le loro forze in un progetto piuttosto interessante: la collaborazione dei due gruppi è arrivata fino alla pianificazione di un fondo privato da un miliardo di dollari, il quale sarà destinato a degli investimenti in territorio russo, secondo quanto affermato dai vertici di Mosca. Il contributo in questione sarà equo e entrambe le parti forniranno una cifra pari a cento milioni di dollari per dar vita a questo prodotto finanziario, il cui avvio dovrebbe avvenire prima della fine dell’anno attualmente in corso. C’è comunque da precisare che questo specifico progetto non andrà a focalizzarsi su una industria in particolare, ma si prenderanno a riferimento i migliori settori e le opportunità più appetibili. L’intento di Sberbank è quello di attrarre il maggior numero di investimenti diretti nella vasta nazione dell’Europa orientale.
Credit Suisse: collocato in Italia il fondo Cycle Invest
Il Credit Suisse Fund Fixed Income Cycle Invest è la nuova soluzione di investimento proposta dal gruppo creditizio elvetico per il mercato del nostro paese: il collocamento è stato appena avviato e, come si può evincere facilmente dalla denominazione del prodotto, si tratta di una scelta focalizzata sul reddito fisso, le cui piazze di riferimento vantano attualmente tassi di interesse inferiori alla media e un’incertezza in crescita. Questi ultimi due elementi sono alla base dell’ideazione dello strumento in questione, il quale si propone di gestire in maniera più accorta gli scenari, attraverso rendimenti appetibili e corretti per il rischio stesso. Può forse sorprendere che Credit Suisse voglia focalizzarsi su uno dei segmenti maggiormente in difficoltà al giorno d’oggi, visto che i ritorni economici non sono affatto interessanti, così come i premi di rischio, ma tale opportunità è volta proprio a migliorare la percezione e la confidenza degli investitori nei confronti dei redditi fissi.
Credit Suisse propone quattro Etf su azioni e mercato monetario
L’Italia è il terzo paese in ordine temporale, dopo Svizzera e Germania, che Credit Suisse ha scelto per offrire degli Etf diversificati a seconda delle asset class e delle aree geografiche; i prodotti in questione appositamente pensati per il nostro paese sono quattro Exchange Traded Fund, gran parte dei quali sono inediti. Si tratta, nello specifico, di Credit Suisse Etf on Credit Suisse Global Alternative Energy, Cs Etf on Eonia, Cs Etf on Fed Funds Effective Rate e Cs Etf on Msci World. Le denominazioni fanno già intendere qualche caratteristica, ma esaminiamo nel dettaglio ogni fondo. L’Etf relativo alle energie alternative consente una replica fisica totale per quel che concerne gli investimenti internazionali in ben trenta società, in particolare quelle che sono attive nell’ambito delle energie rinnovabili.
Obbligazioni strutturate: Credit Suisse punta sui CoCo bond
Prodotti finanziari avveniristici o ennesima diavoleria nel campo degli investimenti? L’opinione è nettamente divisa per quel che concerne la valutazione dei cosiddetti CoCo bond, obbligazioni sfruttate dagli istituti di credito per rispettare in maniera puntigliosa i dettami di Basilea 3, ma soprattutto lo strumento del momento grazie anche all’emissione da record di Credit Suisse, circa 4,6 miliardi di euro. Che cosa intende ottenere la banca elvetica in questo modo? I Contingent Convertible bond rappresentano una tipica obbligazione ibrida, la quale può essere convertita in titolo azionario quando i requisiti del patrimonio raggiungono determinati limiti. La decisione di Credit Suisse riguarda un lancio che avverrà a partire dagli ultimi mesi del 2013, ma non vi sarà alcun tipo di scadenza.
Credit Suisse, il fondo long-only punta sui trend più solidi
Credit Suisse, seconda banca di tutta la Svizzera, sta adottando delle strategie ben precise per quel che riguarda gli investimenti finanziari: l’ultima di esse, in particolare, si riferisce ai fondi comuni, visto che il gruppo creditizio di Zurigo ha deciso di focalizzare la propria attenzione sui cosiddetti strumenti “long-only” (letteralmente si tratta di fondi che puntano soprattutto sul lungo termine). Il nuovo prodotto, il Credit Suisse Solutions Megatrends è stato pensato appositamente per quella tipologia di investitori che hanno interesse a puntellare il loro portafoglio sugli archi temporali più ampi, anche perché l’obiettivo principale è quello di guadagnare attraverso i trend finanziari più solidi, senza far troppo riferimento alle performance dei mercati.
Credit Suisse ha fatto tredici: il segmento Oicr accoglie nuovi Etf
Credit Suisse, il noto gruppo di servizi finanziari che ha sede a Zurigo, ha deciso di focalizzare in maniera più che decisa i propri investimenti presenti in portafoglio: in effetti, proprio a partire dalla giornata odierna è stata avviata la negoziazione di ben tredici nuovi strumenti finanziari che beneficiano appunto di questa società emittente. In particolare, la compagnia che si occuperà della gestione in questione è quella specializzata in Exchange Traded Fund, perché proprio di Etf si tratta. Il segmento coinvolto in questo senso, inoltre, è quello degli Oicr, sigla che sta a indicare gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, con Flow Traders, azienda indipendente di arbitraggio in prima linea. Di quali strumenti finanziari si tratta nello specifico?
Mercati emergenti: nuova opportunità finanziaria con Credit Suisse
Credit Suisse ha annunciato attraverso il proprio comparto che si occupa di Asset Management, l’imminente lancio di un nuovo fondo: il prodotto in questione dovrebbe beneficiare, in base alle indiscrezioni, di un miliardo di dollari di capitale sottoscritto, con un piccolo gruppo di azionisti chiave pronti ad effettuare investimenti nei mercati emergenti a livello globale. La proposta in questione testimonia quanto sia forte la predisposizione finanziaria dell’istituto elvetico in merito a tali mercati, oltre che dell’ulteriore valore che può essere creato in questo senso. L’intenzione principale di questa strategia di portafoglio, comunque, è abbastanza precisa.
Obbligazionari: Credit Suisse propone la durata fissa
Gli obbligazionisti più incalliti avranno da questo mese un nuovo motivo per spiegare la loro predilezione: l’offerta in questione riguarda Credit Suisse, la quale, con i suoi Fund (Lux) Fixed Maturity 2013 EUR e Fund (Lux) Fixed Maturity 2015 EUR, lancerà sul mercato tra poco più di due settimane dei fondi davvero interessanti che, come anche suggerisce il loro nome, beneficiano del requisito della durata fissa (tre e cinque anni). La sottoscrizione potrà avvenire in maniera immediata. Come sono strutturati questi prodotti nello specifico? Anzitutto, c’è da dire che la divisa di riferimento sarà l’euro e che il rating di entrambe le offerte sarà pari all’Investment Grade, con la possibilità di sostituzione in caso di deterioramento della qualità del credito in questione ovviamente. La struttura dei Fixed Maturity è davvero molto interessante e uno degli elementi che li rende così appetibili è la diversificazione, visto che si può beneficiare della scelta di 100 obbligazioni diverse.
Yen sottovalutato? Con Credit Suisse si sfrutta l’apprezzamento
Lo yen, valuta giapponese di importante riferimento sui mercati finanziari, si trova ancora in una fase di sottovalutazione. Eppure, la divisa nipponica è la protagonista assoluta delle ultime offerte del mondo degli investimenti: in particolare, Vontobel Europe, per mezzo del suo direttore del comparto, Massimo Jakelich, ha fatto sapere di avere effettuato consistenti acquisti proprio in yen, una curiosità e una conferma allo stesso tempo che è stata svelata agli investitori al momento della presentazione del fondo target return, il quale fa completo affidamento alla gestione dell’Italia. Tutto questo interesse è presto spiegato. In effetti, c’è la convinzione che il fatto che la moneta asiatica sia attualmente asiatica prelude a una intensa fase di apprezzamento valutario, almeno per quel che concerne il breve termine. Allora è possibile sfruttare in qualche modo questa opportunità con adeguati prodotti finanziari?
Credit Suisse rinnova il brand della propria piattaforma Etf
Aria di novità in casa Credit Suisse per quel che riguarda la piattaforma di Exchange Traded Fund dell’istituto di credito svizzero. In effetti, a partire dal prossimo 4 maggio verranno modificate molte delle denominazioni dei prodotti finanziari in questione; anzitutto, si provvederà a utilizzare la sigla CS Etf in sostituzione dell’attuale brand Xmtch per identificare i due Etf appartenenti al diritto lussemburghese, vale a dire Xmtch on MSCI EMU Large Cap, ma anche Xmtch on MSCI Emerging Markets. I nuovi nomi saranno, rispettivamente, CS Etf on MSCI EMU Large Cap e CS Etf on MSCI Emerging Markets; in questo caso, però, occorre ricordare che, nonostante la modifica relativa al branding, i codici Isin e di negoziazione con cui identificare tali strumenti rimarranno sempre gli stessi, così come anche gli obiettivi e le politiche di investimento che i due fondi tenteranno di perseguire.
Xmtch e i nuovi Etf per il mercato italiano
Gli ultimi giorni del 2009 hanno visto il trionfo di un nuovo protagonista del mercato degli Exchange Traded Funds (Etf): si tratta di Xmtch, la piattaforma dell’istituto di credito elvetico Credit Suisse. Il gruppo bancario punta ora a conquistare sempre più le preferenze degli investitori italiani di questi prodotti finanziari, puntando soprattutto su una vasta gamma di offerte e su nuove quotazioni in questi primi mesi del 2010. L’obiettivo di medio-lungo termine dell’emittente è sostanzialmente quello di posizionarsi tra gli operatori dominanti del settore in Europa; non bisogna dimenticare infatti che il mercato italiano degli Etf è uno dei principali a livello continentale, secondo solamente a quello tedesco. Già ad ottobre, Credit Suisse ha provveduto a quotare 17 nuovi Etf armonizzati, i quali hanno raggiunto, come confermato da Enrico Camerini, responsabile per il nostro paese di Xmtch, il quarto posto per numero di quotazioni di Borsa Italiana.