Standard & Poor’s mette in credit watch Banca MPS

Tra la giornata di oggi e quella di ieri il settore bancario si è fortemente rivalutato; da “zavorra” per l’indice FTSE-Mib e per tutta Piazza Affari si è trasformato da un giorno all’altro ad artefice della ripresa che ora festeggia i 12700 punti di indice raggiunti.

Il settore guadagna nel complesso il 2,60% a più di un ora dalla chiusura del mercato; in testa, sia all’indice settoriale sia all’indice delle blue-chips, c’è Mediolanum che guadagna oltre il 7,50%, seguita da Mediobanca con un progresso del 6,20% e Banca Popolare dell’emilia Romagna in terza posizione a +5.95%. Immediatamente dopo troviamo Banca MPS che nel settore è l’unica finita nel mirino delle agenzie di rating.

Mentre la ripresa sembra essere stata avviata, con l’eurozona che recupera terreno e Wall Street che tenta di consolidare i 12800 punti di Dow Jones, Standard & Poor’s accende i riflettori su Monte dei Paschi di Siena mettendo in “credit watch” il rating di lungo e breve termine.

Borse Europee contrastate intorno alla parità

Tensione superficiale al limite a distanza di una settimana dal G20 in programma in Messico; il tema centrale del summit resta l’Euro e la crisi che sta attraversando e per questo le borse del vecchio continente si congelano intorno ai valori di ieri. Bene tutto sommato Milano, che archivia la seduta con un +0.7% guidato da poche blue-chips.

►CRISI EURO: COSA USCIRA’ DAL SUMMIT UE?

Meglio la giornata di Madrid, che si chiude con un guadagno prossimo all’1,4% sull’IBEX 35, e bene anche il francese CAC 40 che chiude le contrattazioni in prossimità dello 0,6%.

Risultati asta BTP maggio 2012

I risultati dell’asta di BTP di maggio 2012 creano nuovi contrasti sul mercato finanziario; l’emissione ha ricevuto ancora una volta una forte domanda (anche se in leggero calo rispetto alla precedente) ma nonostante questo lo spread risente ancora una volta dell’incertezza e di riflesso scattano le vendite sul mercato azionario.

Il collocamento di titoli non più in corso di emissione è stato complessivamente pari a 1,75 miliardi di euro, ovvero il massimo dell’offerta prevista dal MEF; il titolo di marzo 2020 con rendimento al 4,25% è stato venduto per 542 milioni di euro, mentre il BTP con scadenza marzo 2022 al 5% lordo annuo è stato acquistato per un importo complessivo pari a 651 milioni di euro. Infine, il titolo di marzo 2025 è stato emesso per 557 milioni di euro.

Morgan Stanley contro l’Eurozona: ma siamo davvero in pericolo?

Ogni scusa sembra buona per dare contro all’Europa in ogni occasione; prima Grecia e Spagna nel mirino, poi l’Italia e da qualche giorno girano brutte voci anche per Francia e Germania. Ma si tratta di un effetto domino, oppure il problema è un’altro? La crisi che ha investito gli Stati Uniti ha messo in discussione tutto il sistema del credito minando la credibilità delle banche d’affari e degli istituti principali. Quello che le agenzie di rating e le stesse banche d’affari stanno facendo in questa nuova fase di crisi è spostare l’attenzione costantemente sul Vecchio Continente; non si sente mai parlare infatti delle responsabilità a lungo termine della crisi del debito USA ma sempre e solo di probabili Paesi Europei che potrebbero saltare da un momento all’altro, che sono in crisi, ecc.