I bond della Slovenia e il declassamento di Moody’s

slovenia-flag-aikijuanma-300x225Meglio tardi che mai: verrebbe da sintetizzare in questa maniera l’emissione obbligazionaria della Slovenia, una vendita che ha coinciso con l’inatteso taglio del rating nazionale fino al livello “spazzatura” (vedi anche Non esiste un rischio-euro secondo Ersel). La domanda per il debito di Lubiana è stata buona. In effetti, i due bond in offerta hanno beneficiato di scadenze a cinque e dieci anni, per una richiesta complessiva pari a quindici miliardi di dollari, al di sopra della stima del mercato (circa undici miliardi per la precisione).

Le obbligazioni dell’Illinois vengono declassate da Moody’s

Il rating dei titoli obbligazionari dello stato federale dell’Illinois non godono certo di una buona reputazione: l’ultimo provvedimento dell’agenzia americana Moody’s si è reso necessario per ridimensionare questa valutazione, la quale è passata da A1 ad A2, sempre nell’ambito della buona affidabilità di investimento, ma pericolosamente vicina al giudizio inferiore. Tra l’altro, in questa maniera l’Illinois rappresenta lo stato a stelle e strisce con il rating più basso in assoluto per quel che concerne la compagnia in questione, non certo un primato di cui ci si può vantare. Il declassamento a cui si sta facendo cenno, inoltre, ha delle motivazioni ben precise e serie.

Detroit emette dei bond municipali a scadenza trentennale

La municipalità di Detroit non ha avuto alcun problema nel vendere 484 milioni di dollari del proprio debito, relativo in particolare ai servizi idrici e alle fognature, nel mercato obbligazionario locale; in realtà, però, qualche preoccupazione vi dovrebbe essere, visto che la città americana vanta qualche difficoltà fiscale non certo indifferente. In effetti, il prezzo può essere sintomatico di questa situazione, con dei rendimenti compresi tra 0,6 e 1,8 punti percentuali al di sopra del benchmark dotato di tripla A a livello di bond municipali. Nel dettaglio, una tranche di questa offerta, il cui importo è pari a 225 milioni di dollari, giungerà a maturazione nel 2041 (la scadenza è di tipo trentennale), mentre il ritorno economico è stato fissato al 5,35%.