Rbs Market Access, la divisione di Royal Bank of Scotland che si occupa di prodotti strutturati, ha deciso di cancellare dal listino di Borsa Italiana dieci Exchange Traded Fund a partire dal prossimo 13 maggio (vedi anche A fine mese delisting per due Etf di Amundi). Il delisting in questione è una liquidazione a tutti gli effetti, cerchiamo di capire quali prodotti finanziari sono coinvolti. Le tipologie di fondi sono diverse, dunque andiamo per ordine: si fa riferimento soprattutto all’indice britannico Ftse 100, il Ftse Mib, il Dax di Francoforte, l’EuroStoxx 50 e lo Standard & Poo’rs Gsci (Goldman Sachs Commodity Index).
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Borsa Italiana: a maggio verranno esclusi dodici Etc
Dodici Exchange Traded Commodities (Etc) della società Etfs Commodity Securities verranno cancellati dal listino ufficiale di Borsa Italiana a partire dal prossimo 8 maggio: volendo essere più precisi, il segmento che verrà coinvolto da questo delisting sarà l’EtfPlus, mentre i prodotti in questione non sono altro che strumenti finanziari derivati cartolarizzati. Tra l’altro, il provvedimento adottato in questo caso è stato motivato con il fatto che sussistono diverse condizioni relative al regolamento per l’esclusione dalle negoziazioni degli Etc in questione (vedi anche A fine mese delisting per due Etf di Amundi).
A fine mese delisting per due Etf di Amundi
Come comunicato in via ufficiale da Borsa Italiana, a partire dalla giornata del prossimo 26 febbraio saranno cancellati dal listino due Exchange Traded Fund: gli Etf oggetto del delisting si riferiscono entrambi alla società Amundi Investment Solutions, compagnia celebre proprio per tali strumenti finanziari. Entrando maggiormente nel dettaglio, i fondi da liquidare e cancellare sono l’Amundi Etf All Commodities S&P Gsci Light Energy (il codice Isin di riferimento è FR0010821728) e l’Amundi Etf Commodities S&P Gsci Non Energy (l’Isin è FR0010821777), entrambi quotati in euro.
Borsa Italiana: delisting per ventiquattro Etf di iShares
Non sono passati che pochi giorni da quando BlackRock si è assicurata la divisione Etf di Crédit Suisse ed è già necessario parlare di nuovo di tale piattaforma: gli Exchange Traded Fund sono stati lanciati e offerti in maniera poco controllata e ragionata, dunque è giunto il momento per una razionalizzazione vera e propria. IShares ha annunciato in via ufficiale il delisting da Borsa Italiana (quindi la revoca della negoziazione) di ventiquattro di questi strumenti finanziari. L’intervento verrà concretizzato il prossimo 18 febbraio, senza dimenticare che sarà coinvolto perfino l’Euronext di Parigi, con altri quattordici fondi “delistati”.
Dell verso delisting?
Secondo quanto riportato da alcune fonti d’oltre Oceano, Dell starebbe valutando l’effettuazione di una operazione di private equity per formalizzare il delisting. Una transazione che, di fatto, toglierebbe dai listini di Wall Street uno dei principali produttori di computer al mondo. Sempre stando alle indiscrezioni che sono circolate negli ultimi giorni, il fondatore e chief executive della società, Michael Dell, avrebbe chiesto a due società di private equity di studiare la fattibilità dell’operazione.
Hera lancerà opas su Acegas-Aps con obiettivo delisting
Hera lancerà un’offerta pubblica di acquisto e scambio su Acegas-Aps. L’obiettivo dell’opas è il delisting da Piazza Affari dell’azienda multiservizi operante in Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Balcani. Dopo il perfezionamento della fusione tra l’utility bolognese e quella triestina, avvenuta il 1° gennaio, Hera potrà occuparsi dell’opas su 20,39 milioni di azioni ordinarie di Acegas-Aps, pari al 37,09% del capitale. Hera dovrà fare i conti con un esborso totale di 5,57 milioni di euro cash (pari a 0,27 euro per azione) e 84,83 milioni di nuove azioni.
Opa Marcolin
Secondo quanto rivela la Reuters, il fondo di private equity PAI ha concluso un accordo per rilevare il 78,39 per cento del capitale di Marcolin a 4,25 euro per azione. Successivamente, il fondo è intenzionato a lanciare un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sempre a 4,25 euro, per un prezzo inferiore alla chiusura di venerdì (a 4,78 euro). Vediamo dunque cosa è accaduto – e cosa accadrà – ai titoli Marcolin e ai possessori delle quote di partecipazione nella società.
Speculazione delisting Parmalat
Passato, presente e (forse) futuro tormentato per Parmalat. Uno dei colossi alimentari italiani, recentemente terminato nell’orbita di Lactalis, sta infatti fronteggiando un atteggiamento speculativo da parte degli investitori, convinti che la compagnia possa presto giungere all’annuncio del delisting che lo porterebbe al di fuori dai listini dei mercati regolamentati. E così, le azioni Parmalat hanno subito un pronto rialzo durante le quotazioni a Piazza Affari, con scambi che in poche ore avevano superato ampiamente la media mensile.
Roma non esce dalla Borsa
La società AS Roma non esce dai listini di Piazza Affari. A confermarlo è Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit, istituto di credito azionista del club, secondo cui il delisting non sarebbe attualmente in programma. A margine della presentazione dell’Uefa Champion League Trophy Tour 2012, Fiorentino ha inoltre affermato che assegnerebbe la Champions League al presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, “direi anche per acclamazione. Non andrei neanche alla votazione (…) Draghi sta dimostrando leadership e una capacità di interpretazione del ruolo straordinaria”.
Borsa Italiana sancisce il delisting di cinque Etf
Ben cinque Exchange Traded Fund saranno cancellati dal listino ufficiale di Borsa Italiana il prossimo 31 maggio: la decisione è ufficiale ed è stata comunicata ufficialmente oggi da Palazzo Mezzanotte, il quale ha fornito tutte le informazioni e i dettagli del caso. Anzitutto, bisogna precisare che i prodotti in questione fanno tutti capo a un’unica società, vale a dire ETFX Fund Company Plc. Di quali strumenti si sta parlando con precisione? L’elenco ricomprende il DaxGlobal Steel Fund (il codice Isin a cui fare riferimento è IE00B3CNJ002), oltre a l’S-Network Global Water Fund (IE00B3CNHB79), l’Eurostoxx 50 Double Short (2x) Fund (IE00B4QNJ141), l’Eurostoxx 50 Leveraged (2x) Fund (IE00B4QNJG91) e il Russell 1000 Us Large Cap Fund (IE00B3CNHH32).
Borsa Italiana cancella dai listini sei Etf di JPMorgan
Borsa Italiana ha comunicato in via ufficiale di aver liquidato, e conseguentemente cancellato dal listino, sei Exchange Traded Fund a marchio JPMorgan: la società oggetto di questo avviso di delisting è il comparto Structured Fund Management della stessa banca americana, il quale dovrà ora fare i conti con questa cancellazione che avrà effetto a partire dal prossimo 3 gennaio. Che cosa è successo di preciso? I fondi che sono rimasti coinvolti sono quelli Gbi Emu (la divisione selettiva del gruppo), per la precisione quello collegato agli Stati Uniti e gli altri prodotti con scadenze diversificate (da 1 a 3 anni, da 3 a 5 anni, da 5 a 7 anni e da 7 a 10 anni). Il comunicato inoltre ha precisato anche i motivi per una decisione così drastica.