Deutsche Bank, una delle principali banche tedesca ed europee, ha deciso di affidarsi nuovamente ai cosiddetti Twin Win Certificates, strumenti derivati in cui il prezzo dipende in larga misura dal livello del sottostante, dalla volatilità dei mercati e dai dividendi attesi: stavolta si fa un gran affidamento sull’indice per eccellenza del Vecchio Continente, vale a dire l’Eurostoxx 50. La negoziazione di questi specifici prodotti è avvenuta proprio nel corso della giornata di ieri e ha beneficiato della collocazione presso il comparto Sedex di Borsa Italiana.
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Deutsche Bank: S&P500 ed Eurostoxx per il nuovo certificato
I certificati di investimento sono una delle prerogative principali di Deutsche Bank e gli investitori ormai questo fatto lo conoscono bene: non è quindi un caso se proprio nel corso della giornata di ieri il comparto Sedex di Borsa Italiana ha accolto un nuovo Express Certificate su basket di indici. Di cosa si tratta esattamente? Il prodotto in questione, con liquidazione monetaria e modalità europea di esercizio, prevede nello specifico due distinti indici sottostanti, vale a dire l’americano S&P500 e l’europeo Eurostoxx 50: “vecchio” e “nuovo” mondo vengono dunque accomunati in una sola quotazione finanziaria, la quale giungerà a scadenza tra due anni, visto che la data di maturazione che l’istituto di Francoforte ha stabilito è il 24 maggio del 2013.
Deutsche Bank propone tre nuovi certificati Bonus Cap
Deutsche Bank, uno dei principali gruppi bancari di Germania e con un’ottima presenza anche nel nostro paese, si affida nuovamente ai certificati di investimento per la propria offerta finanziaria: la tipologia prescelta in questo caso è quella dei Bonus Cap, visto che ben tre di essi verranno negoziati presso il comparto Sedex di Borsa Italiana a partire dalla giornata di domani. Di cosa si tratta esattamente? Il riferimento di tali prodotti sarà rappresentato anzitutto dagli indici azionari. In pratica, ricordando che la negoziazione sarà continua e la liquidazione monetaria, c’è da precisare che l’emittente di Francoforte ha deciso di focalizzare la propria attenzione su tre indici piuttosto celebri, lo statunitense S&P 500, l’Eurostoxx 50 e il teutonico DivDax.
Deutsche Bank propone un Express Certificate dal 5,2% annuo
Deutsche Bank ha confermato, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, la sua predilezione per i certificati come prodotto di investimento: l’ultima collocazione in ordine temporale da parte del gruppo di Francoforte ha riguardato, nello specifico, un Express Certificate che promette già un rendimento pari al 5,2% ogni anno. Questa sottoscrizione è appena cominciata, eppure non è rimasto molto tempo per i soggetti interessati, dato che il 4 aprile è l’ultima data utile per poter investire in questa maniera. Come è strutturato esattamente tale strumento? Anzitutto, bisogna precisare che l’indice azionario a cui si farà riferimento è l’Eurostoxx 50, dunque si farà molto affidamento sul Vecchio Continente; la scadenza è prevista tra cinque anni, anche se gli investitori potranno beneficiare di un’opportunità ulteriore, la cosiddetta “opzione autocallable”, la quale permette di ottenere un rimborso già dopo un anno appena.
Threadneedle: intesa con Deutsche Bank per 34 nuovi fondi
Che cosa può nascere dalla collaborazione tra Threadneedle, società finanziaria britannica con ampia copertura internazionale, e il celebre istituto di credito tedesco Deutsche Bank? L’accordo stipulato in questi giorni dalle due compagnie ha reso possibile l’emissione di ben trentaquattro nuovi fondi, i quali verranno appunto distribuiti presso gli sportelli della banca di Francoforte. Per quel che concerne l’Italia, poi, c’è da dire che sarà la rete Finanza & Futuro Banca a gestire l’intera raccolta. La società di Swindon si conferma in tal modo un gestore di fondi di prim’ordine, con una gamma completa e in grado di soddisfare una vasta clientela. Deutsche Bank si è invece posta l’obiettivo di operare con un numero sempre maggiore di case di investimento. Per cercare di capire quali strumenti invaderanno il mercato a partire da quest’anno, si possono ricordare i prodotti che già beneficiano della strategica partnership tra le due parti.
Deutsche Bank: sedici certificati su indici Ftse e Dax
I certificati di investimento rimangono una delle prerogative principali di Deutsche Bank: l’istituto di credito tedesco ha deciso infatti di emettere nei giorni scorsi sedici nuovi strumenti sul Sedex, il comparto di strumenti derivati di Borsa Italiana, un’opportunità interessante per chi è abituato a diversificare il proprio portafoglio in questa maniera. Volendo essere più precisi, l’operazione finanziaria è stata gestita interamente da db-X markets, il gruppo attivo nella distribuzione e nel trading di prodotti quali covered warrant, fondi comuni, obbligazioni ed Etf. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che sei di questi certificati appartengono alla tipologia Bonus, altri sei si riferiscono invece alla categoria Bonus Cap con un particolare riferimento agli indici europei Eurostoxx 50 e Ftse Mib, mentre gli ultimi due osservano da vicino l’indice teutonico Dax.
Deutsche Bank, i nuovi Etf soddisfano tutti i gusti
Deutsche Bank, istitutori credito tedesco che vanta una leadership importante a livello nazionale ed europeo, ha deciso di venire incontro a diverse esigenze degli investitori finanziari: l’offerta di Exchange Traded Fund da parte dell’emittente di Francoforte sul Meno è infatti molto diversificata e si caratterizza per un unico punto comune, il classico marchio X-trackers. Di quali proposte si tratta? Anzitutto, si può cominciare con l’Etf che andrà a osservare da vicino le performance dell’indice S&P 500: il codice Isin di riferimento è LU0490619193, con investimenti mirati nelle società americane ad alta capitalizzazione (le cosiddette “blue chip”) e una commissione di gestione annua che è stata fissata allo 0,30%.
Certificates: Deutsche Bank opta per un autocallable europeo
Deutsche Bank non si smentisce mai quando si parla di investimenti finanziari e ha cominciato a lavorare sodo sin da subito per quel che riguarda le emissioni del 2011: una delle novità di maggiore rilievo sarà rappresentata sicuramente dal certificato di tipo autocallable (questa definizione è tipica degli strumenti che possono essere rimborsati in anticipo rispetto alla scadenza naturale), un prodotto che andrà a osservare da vicino ben due performance, vale a dire l’andamento dell’indice Eurostoxx 50 e quello dell’Euribor a dodici mesi, mostrando dunque un certo interesse per il Vecchio Continente. C’è comunque da precisare che il certificato in questione verrà emesso soltanto a partire da febbraio, ma la sua struttura rimane pur sempre interessante. Quali vantaggi ci saranno per gli investitori?
Obbligazioni: Deutsche Bank sfida il dominio di JP Morgan
Deutsche Bank, nome di punta del credito della Germania, dell’Europa e del mondo, è riuscita a salire fino al secondo posto nell’ambito delle sottoscrizioni di obbligazioni nel 2010: la sfida è ormai apertissima nei confronti di JP Morgan Chase, il cui “regno” dura incontrastato da tre anni. Come è noto, si tratta di uno dei maggiori gestori di prestiti a livello internazionale (ben 176 miliardi di dollari, il 5,5% complessivo), un risultato che deve comunque essere confrontato con il 6,7% e i 212 miliardi di dollari dell’azienda americana. Gli istituti di credito sono stati capaci di concorrere per migliori porzioni di sottoscrizioni di bond anche e soprattutto a causa del declino delle quotazioni relative al debito finanziario.
Deutsche Bank: Samurai Bond in vendita a causa della volatilità
Una delle citazioni del codice d’onore dei samurai indica espressamente come unico nemico di questa tradizionale figura militare giapponese l’imprudenza: ebbene, anche Deutsche Bank, maggior prestatore di tutta la Germania, dovrebbe tenersi lontano dalle azioni imprudenti, visto che l’ultima operazione finanziaria di rilievo ha riguardato proprio dei titoli nipponici. Il gruppo bancario di Francoforte ha infatti ottenuto ben ottanta miliardi di yen dai cosiddetti “Samurai Bond”, dopo che il governo della Polonia ha provveduto a posticipare la vendita programmata per la giornata di ieri a causa della volatilità dei mercati. Quando si parla di Samurai Bond, il riferimento va immediatamente alle obbligazioni denominate in yen, quotate a Tokyo da una compagnia non giapponese, ma soggette comunque alle leggi della nazione asiatica.
Deutsche Bank quota sei nuovi Etc su petrolio, oro e gas
Agricoltura, gas naturale, petrolio, oro ed energia: sono queste le materie prime che vengono replicate dai nuovi sei Exchange Traded Commodities lanciati oggi da Deutsche Bank sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana. A dire la verità, comunque, la vera e propria società emittente responsabile di questa quotazione è Deutsche Bank Etc Index Plc, una delle controllate più attive a livello di investimenti finanziaria dell’istituto creditizio di Francoforte. Analizziamo nel dettaglio tutti questi strumenti, cercando di esaminarne gli elementi più interessanti. Si comincia anzitutto con un Etc “agricolo”, il Db Agricolture Booster Euro Hedged (il codice Isin è DE000A1ED2G8), passando poi per il Db Natural Gas Booster Euro Hedged e il Db Energy Booster Euro Hedged.
Deutsche Bank, Express e Discount certificates per il Sedex
“Passion to perform” recita espressamente il motto di Deutsche Bank e le nuove iniziative finanziarie dell’istituto di Francoforte confermano questa volontà di porre in essere le migliori performance a livello finanziario: la banca tedesca ha infatti dato il via da due giorni alle negoziazioni di due nuovi certificati di investimento, i quali beneficeranno appunto di questo marchio e della quotazione presso il Sedex, il mercato telematico dove si scambiano prodotti derivati appunto. Di cosa si tratta esattamente? La scelta di Deutsche Bank è andata nella direzione di due tipologie di certificato, l’Express e il Discount, con la proposta di due distinti prodotti. Ma procediamo con ordine.
Deutsche Bank: debutto ufficiale nel mercato degli Etc
Deutsche Bank rappresenta da sempre uno dei principali riferimenti per molti tipi di investimento finanziario, ma fino a questo momento mancava ancora un segmento da “esplorare”, gli Exchange Traded Commodities: questa lacuna è stata prontamente colmata dal gruppo bancario di Francoforte, il quale si appresta a debuttare in maniera ufficiale sul mercato con ben sei Etf fisici che faranno riferimento ai principali metalli preziosi. L’istituto teutonico si tuffa dunque con entusiasmo nell’avventura degli Etc: come primo passo, è stato deciso di collegare i prodotti a metalli come l’oro (gli Exchange Traded Commodities in questione saranno due, con la possibilità di scegliere tra la copertura o meno sul rischio di cambio tra euro e dollaro), l’argento (altri due strumenti, con la medesima copertura degli Etc aurei), platino e palladio (in questo, si beneficerà invece della sopracitata copertura dai rischi).
Deutsche Bank: via libera al trading “dark pool” a Hong Kong
Deutsche Bank, il noto istituto di credito tedesco, ha deciso di porre in essere un cosiddetto trading “dark pool” a Hong Kong a partire da questa settimana: si tratta, in estrema sintesi, di un provvedimento finanziario che si è reso necessario per venire incontro alla sempre più crescente domanda della regione. Dopo la piazza cinese, la banca teutonica ha intenzione di focalizzare la propria piattaforma di trading sull’Australia, il Giappone e Singapore, così come è stato anche confermato da Mark Davis, numero uno del comparto equity-linked per la regione dell’Asia-Pacifico. L’evoluzione elettronica degli scambi e degli investimenti finanziari si stanno espandendo in modo sorprendente all’interno del continente asiatico e da Francoforte fanno sapere che si vuole venire incontro alle nuove esigenze di clienti e risparmiatori, desiderosi di avere strumenti in grado di agevolare la liquidità e di ridurre gli effetti dei mercati.