Banca Imi, l’organo di investimento di Intesa Sanpaolo, è celebre soprattutto per i suoi certificati finanziari: le tipologie messe a disposizione degli investitori sono sempre diverse, in modo da venire incontro a un numero maggiore di esigenze (come accaduto con i diciassette Equity Protection dello scorso mese di novembre). La giornata odierna sarà invece dedicata al lancio di due nuovi prodotti sul segmento Sedex di Borsa Italiana. Di cosa si tratta esattamente? Gli Equity Protection in questione andranno a seguire da vicino le performance dell’indice Eurostoxx 50 e i migliori riferimenti per quel che concerne quest’ultimo e l’americano S&P 500.
Equity Protection
Crédit Agricole aggancia il proprio Equity Protection a Telecom Italia
La celebre banca francese Crédit Agricole ha iniziato da qualche giorno la negoziazione dei suoi nuovi certificati di investimento sull’apposito segmento di Borsa Italiana, il Sedex: si tratta, nello specifico, di Equity Protection che andranno a monitorare con la massima attenzione il titolo azionario di Telecom Italia. Quali sono le caratteristiche più importanti in questo senso? Anzitutto, bisogna precisare che la liquidazione sarà di tipo monetario: in aggiunta, la data di negoziazione ex-diritto al versamento dell’importo periodico comincerà a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione. Lo strumento in questione (il codice Isin di riferimento è GG00B716M659) prevede una maturazione tra cinque anni, con la data di scadenza che è stata fissata al 22 dicembre del 2017.
Banca Imi quota diciassette certificati Equity Protection
Banca Imi, l’organo di investimento di Intesa Sanpaolo, dimostra ancora una volta di pensare soprattutto agli investitori amanti dei certificati: in effetti, l’ultima negoziazione di questo tipo è stata avviata oggi presso il segmento Sedex di Borsa Italiana, una operazione che ricomprende diciassette strumenti finanziari incentrati sugli indici azionari. Di cosa si tratta esattamente? L’istituto di credito in questione ha deciso di focalizzare la propria attenzione sui sottostanti europei, vale a dire l’Eurostoxx 50, lo Europe 600 Health Care, l’Eurostoxx Telecommunications e l’Eurostoxx Oil & Gas. Le scadenze, poi, sono piuttosto variegate e vanno da quella minima nel 2013 a quella massima nel 2016 (si tratta dunque di un termine quinquennale), ma sono contemplati anche il 2014 e il 2015.
UniCredit Bank: da domani ventidue nuovi certificati
La giornata di domani sarà senz’altro fondamentale per UniCredit Bank: il gruppo milanese, tra le principali realtà del credito all’interno del credito del Vecchio Continente, ha infatti deciso di puntare tutto sul segmento Sedex di Borsa Italiana, proponendo ben ventidue certificati di investimento, dunque una scelta piuttosto variegata per gli amanti di questo specifico strumento finanziario. Di cosa si tratta con esattezza? L’offerta è suddivisa in quattro Equity Protection su indici e diciotto Equity Protection su titoli azionari. Passando invece ad esaminare quelle che sono le caratteristiche principali di tali prodotti, c’è da dire che i certificati che osserveranno da vicino gli indici beneficeranno di una liquidazione di tipo monetario e di una modalità di esercizio prettamente europea; i due sottostanti che sono stati scelti dallo stesso istituto di credito sono anch’essi europei, vale a dire il Ftse Mib e l’Eurostoxx 50, con le scadenze che si verificheranno sempre nel mese di dicembre, sia del 2011 che del 2012.
Banca Imi: i nuovi certificati puntano sul cambio euro-sterlina
Il tasso di cambio tra euro e sterlina, una protezione finanziaria garantita al 100% e una durata quadriennale: sono queste le caratteristiche principali dei certificati di investimento lanciati da Banca Imi presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, una buona opportunità per coloro che sono interessati ai mercati valutari. La banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo (l’istituzione risale al 2007, quando Banca Imi e Banca Caboto hanno dato vita a questa nuova realtà) ha deciso infatti di puntare su degli Equity Protection Short Certificates Quanto, la cui scadenza è stata fissata al 9 febbraio del 2015. Anzitutto, bisogna precisare che gli investitori possono fare affidamento su dei rating piuttosto lusinghieri per quel che concerne la società emittente: Moody’s e Fitch si sono sbilanciati con dei giudizi che contraddistinguono un’ottima affidabilità, rispettivamente Aa3 e AA-, mentre Standard & Poor’s ha valutato la banca con un A+ (discreta affidabilità).